San
Gavino Monreale (in sardo Santu Bainju) è un comune
della provincia del Sud Sardegna. San Gavino è una
cittadina della Sardegna situata nel cuore del Campidano.
Il paese è bagnato a nord dal Rio Pardu. Fino a poco
tempo fa era attraversato dalla ferrovia, ma il percorso
è stato recentemente deviato, spostando la nuova
stazione alla periferia est. È ubicato lungo la Strada
Statale 197, attraverso la quale è collegata ai centri
di Guspini e Sanluri. Altre strade provinciali collegano
il paese ai centri di Villacidro, Pabillonis e Sardara.
Per diversi decenni l'economia della cittadina si è
retta sulle attività industriali insediate presso
la cittadina e nella vicina area industriale di Villacidro.
La fonderia di San Gavino è stata una delle più
importanti realtà industriali del territorio, ma
la chiusura di numerose fabbriche del villacidrese e la
sempre più povera produzione all'interno della fonderia
hanno reso necessario ricostruire l'economia della cittadina.
Oggi la realtà economica è prevalentemente
caratterizzata da piccole e medie imprese e dallo sviluppo
del settore terziario. Numerosi uffici pubblici e il locale
ospedale sono i luoghi di maggior impiego delle risorse
umane nel terziario cittadino. Il settore primario in particolar
modo l'agricoltura, persiste ma non a livello di produzione
di massa atta alla commercializzazione del prodotto. Il
turismo non è ancora particolarmente valorizzato
ed è quindi poco diffuso.
ETIMOLOGIA
Il paese prende il nome di San Gavino come conseguenza dell'insediamento
dei primi abitanti intorno al villaggio di Nurazzeddu, che
comprendeva una piccola chiesa dedicata a San Gavino. Il
nome Monreale venne aggiunto in un secondo momento, durante
la dominazione Spagnola, sotto il giudicato d'Arborea, per
la vicinanza del paese al castello di Monreale.
MANIFESTAZIONI
Per la tradizionale vocazione alla coltivazione dello zafferano,
di cui è il maggiore produttore nazionale, nel mese
di novembre si svolge la Sagra dello Zafferano, una delle
più importanti a livello regionale dedicate a questo
prodotto.
La
domenica e il martedì prima del Mercoledi delle Ceneri
si svolge da decenni il carnevale Sangavinese con la sfilata
dei carri allegorici.
In
onore della patrona del paese, Santa Chiara, viene celebrata
ogni anno una settimana di festa nel mese di Agosto, con
eventi religiosi e civili. Anche per la festa di Santa Teresa,
a Settembre, e per quella di Santa Lucia, a Dicembre, si
tengono festeggiamenti sia di base religiosa che di base
civile.
Fra
gli eventi più recenti, da alcuni anni, si svolge
un festival di musica elettronica, Fonderia Sonica.
LA
CHIESA
La chiesa di San Gavino Monreale è giunta a noi pesantemente
modificata rispetto alle originarie strutture gotiche, che
risalgono probabilmente al XIV secolo.
L'aula, mononavata, ha le pareti intonacate e la volta,
originariamente lignea, in muratura. Unica parte della struttura
trecentesca ad essersi salvata è l'abside, in pietra
calcarea e vulcanica, a pianta quadrata e con una finestra
archiacuta, in origine una bifora.
Nella parete d. del presbiterio si trova un concio che reca
incisa la data 1347, mentre dall'altra parte si trova dipinta
la data 1388, in un'iscrizione tracciata su un sottile strato
di intonaco. Si può individuare fra le due date il
lasso di tempo in cui è stata edificata al chiesa.
Le volte a crociera costolonate dell'abside sono rette da
quattro mensole scolpite con figure antropomorfe, nelle
quali sono stati identificati i giudici Mariano IV e Ugone
III de Bas-Serra, sovrani d'Arborea, ed Eleonora d'Arborea
(figlia di Mariano IV) con il marito Brancaleone Doria.
LA
FONDERIA
La Fonderia fu costruita nei primi anni Trenta del secolo
scorso. Venne edificata vicino alla vecchia linea ferroviaria
privata costruita dalla società Montevecchio per
il trasporto dei minerali dalle miniere a San Gavino, da
dove veniva poi trasportato in treno fino al porto di Cagliari.
Iniziate le attività nell'aprile del '32, divenne
ben presto lo stabilimento più importante d'Italia,
capace di produrre annualmente 20.000 tonnellate di materiale.
Nata per affiancare e completare le attività estrattive
ha concluso le sue attività parallelamente alla chiusura
delle miniere.