Ploaghe
(in sardo Piàghe) è un comune di 4.816 abitanti
della Provincia di Sassari. Si trova a circa 20 km da Sassari.
Vi si parla la lingua sarda nella variante logudorese settentrionale,
ovvero nel dialetto ploaghese, anche se con presenza di
influssi fonetici del vicino sassarese. Ploaghe è
facile da raggiungere sia per via stradale che per via ferrata.
Dal punto di vista stradale si trovano diverse uscite dalla
S.S.131 per Ploaghe; da Ploaghe partono le strade per la
direttissima Olbia-Sassari e Tempio Pausania-Sassari (sulla
quale si trovano 2 uscite: Uscita Ploaghe nord e uscita
Ploaghe sud). Ploaghe è anche collegata tramite altre
strade ai vari paesi intorno, come Osilo, Chiaramonti, Nulvi.
é collegata a Sassari tramite i pullman regionali
dell'ARST. Per via ferrata, c'è la stazione FS di
Ploaghe, sulla Chilivani-Porto Torres, situata appena fuori
dal paese a circa 500 m, vicino alla zona industriale.
DA
VEDERE
San Michele di Salvenero': chiesa romanica XII secolo
Chiesa di Sant'Antonio abate': chiesa romanica XII secolo
Collezione Giovanni Spano': ubicata nella casa parrocchiale
custodisce diversi dipinti dal XIV al XIX secolo.
MANIFESTAZIONI
Sa Essida de sos Candaleris (la sfilata dei Candelieri,
15 agosto).
CENNI
STORICI
Il paese fu sede vescovile dall'XI secolo all'inizio del
XVI secolo quando la diocesi fu soppressa e unita all'arcidiocesi
di Sassari. Custodisce un grande complesso religioso, presente
nella piazza principale (piazza San Pietro), dove vi si
trova la chiesa del Rosario, il cimitero monumentale - unico
in Sardegna per la presenza di lapidi funerarie scritte
in logudorese -, la chiesa di san Pietro (l'antica cattedrale),
la Casa del Fanciullo, la chiesa di santa Croce e la casa
parrocchiale. Oltre a questo complesso, sono presenti nel
paese altre chiese, tra cui quela di Cristo Re. Altre chiesette
minori invece sono la chiesa di San Timoteo, la chiesa di
Valverde, la chiesa del convento di sant'Antonio. Importante
è anche la chiesa di San Michele situata nel territorio
ploaghese a circa 2 km dal paese. La casa parrocchiale custodisce
una delle più importanti raccolte pittoriche della
Sardegna. Fu messa insieme dall'insigne canonico Giovanni
Spano nel XIX secolo, raccogliendo dipinti anche da altre
collezioni private. Nella raccolta sono presenti dipinti
dal XIV al XIX secolo, tra cui importanti sono quelli di
Michele Cavaro, Francesco Pinna, Giovanni del Giglio, Maestro
del Capitolo e Marghinotti, oltre naturalmente a numerosi
dipinti veneti, lombardi, genovesi, toscani, romani, fiamminghi
e spagnoli.