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Oschiri
Sardegna

Oschiri (in sardo Oscheri, in gallurese Óscari) è un comune della provincia di Sassari ai piedi del Monte Limbara. Nel suo territorio è compreso il bacino artificiale del Coghinas con il ponte Diana e la centrale idroelettrica di proprietà di Enel Spa. Presenti inoltre la chiesa di Nostra Signora di Castro la cui festa si svolge la domenica dopo Pasqua con l'esibizione di canti e balli tradizionali , e la chiesa di Nostra Signora di Otti la cui festa si svolge la prima domenica di maggio dove viene offerto il pranzo a tutti a base di maccheroni e carne di pecora. Il piatto tipico sono le panadas, cestelli di pasta ripieni di carne, che vengono esibite orgogliosamente come simbolo del paese. A loro è dedicata una sagra che si svolge intorno alla metà del mese di agosto.

SU NODULADU
Antico villaggio abbandonato, situato nelle montagne selvagge del territorio di Oschiri (O-T) in Sardegna. E' raggiungibile solo attraverso un lungo percorso su tracciato sterrato disagevole di oltre 20 chilometri, che richiede l'utilizzo di fuoristrada. E' incastonata in una valletta non visibile da alcun punto di osservazione a terra. La gente del luogo crede che sia oggetto di attività di culto satanico durante le notti d'inverno più rigide, ad opera di soggetti dotati di motocicli di tipo Enduro e fuoristrada modificate.

EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa di Santo Stefano (XVI secolo)
Chiesa di Nostra Signora di Castro
Chiesa di Nostra Signora di Otti

NOSTRA SIGNORA DI CASTRO
Nostra Signora di Castro o Castra deve il suo nome alla diocesi, documentata tra il 1116 ed il 1503, ed è un esempio di come, in età medievale, le cattedrali non dovessero necessariamente possedere grandi dimensioni, ma potessero anche essere piccole, come in questo caso. La chiesa fu eretta alla metà del XII secolo in pietra vulcanica rossa, tagliata in cantoni ben squadrati. Ha pianta mononavata; le dimensioni in lunghezza sono ricavate dalla ripetizione del modulo quadrato basato sulla larghezza dell'aula stessa, che ha copertura lignea. La facciata è rinserrata da robuste paraste d'angolo; lo specchio è spartito da due sottili lesene raccordate da archetti in gruppi di tre. Due semicolonne sono addossate a lato delle lesene di facciata. Nei fianchi e nell'abside si aprono monofore a doppio strombo; nel frontone dell'abside così come in facciata si aprono delle luci cruciformi. La storiografia sulla cattedrale di Castro è ampia. Si parte dalla voce "Castra" (1837) di Vittorio Angius seguita dalla voce "Oschiri" (1845) dello stesso autore, entrambe inserite nel "Dizionario" del Casalis; circa cinquant'anni dopo si colloca il contributo di Dionigi Scano (1907) seguito da quello di Raffaello Delogu (1953). Del 1981 è l'articolo di Aldo Sari; di tre anni successivo il lavoro di Francesco Amadu sulla diocesi di Castro (1984). In ultimo si segnalano le schede nei volumi di Renata Serra (1989) e di Roberto Coroneo (1993), entrambi sulla Sardegna romanica.

DA VEDERE
Altare Bizantino di Santo Stefano

MANIFESTAZIONI
Presepe Vivente (24 dicembre)

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 3.749 (M 1.855, F 1.894)
Densità per Kmq: 17,4

CAP 07027
Prefisso Telefonico 079
Codice Istat 104018
Codice Catastale G153

Denominazione Abitanti oschiresi o oschiesi

Numero Famiglie 1.315
Numero Abitazioni 1.654

Il Comune di Oschiri fa parte di:
Comunità Montana Monte Acuto
Regione Agraria n. 3 - Colline dell'Alto Coghinas
Associazione Nazionale Città del Vino

Comuni Confinanti
Alà dei Sardi, Berchidda, Buddusò, Ozieri, Pattada, Tempio Pausania, Tula.