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Orani
Sardegna

Orani (in sardo Orane) è un comune della provincia di Nuoro. Il borgo di Orani sorge a 521 m s.l.m. nel territorio montuoso della Barbagia di Ollolai, un comprensorio di vocazione economica agro-silvo-pastorale, particolarmente ricco di testimonianze archeologiche, a partire dalla Preistoria fino al periodo postmedievale. Nota nelle fonti scritte a partire dall’XI – XII secolo, la villa di Orani era ubicata nel Medioevo nel settore sud-orientale della curatoria di Dore e nella diocesi di Ottana, fino alla soppressione di questa sede vescovile (1503) ed al suo accorpamento con la diocesi di Alghero.

MUSEO COSTANTINO NIVOLA
Il museo Nivola si trova in via Gonare, con sede nell'antico lavatoio. Il museo è dedicato all'esposizione di opere scultoree dell'artista Costantino Nivola, nativo di Orani, ed è gestito dall'ente "Fondazione Costantino Nivola". L'antico lavatoio venne appositamente restaurato dagli architetti Peter Chermayeff e Umberto Floris per ospitare il museo, inaugurato nel 1995. L'edificio è a pianta rettangolare, con copertura a capriate, caratterizzato da numerose aperture archivoltate, che rendono luminoso l'interno. All'esterno si trova un cortile selciato, una fontana e la canaletta per lo scolo dell'acqua.

CHIESA NOSTRA SIGNORA D'ITRIA
La chiesa di Nostra Signora d'Itria (cresia de Sa Madonna de Sa Itria, in lingua sarda) si trova nel centro storico di Orani, nel rione Sa Itria. Il tempio, eretto nel XVII secolo, originariamente era dedicato a san Giuliano. Successivamente venne intitolato alla Madonna d'Itria. La semplice facciata è sormontata da un timpano curvilineo e presenta un piccolo rosone sopra il portale; la superficie muraria del prospetto è ornata da un graffito di Costantino Nivola, realizzato nel 1959.[1] L'interno si presenta ad unica navata voltata a botte, con cappelle laterali. Il presbiterio, in stile gotico, presenta volta a crociera costolonata, decorata da affreschi raffiguranti angeli e cherubini, risalenti al XVIII secolo e attribuiti alla bottega di Pietro Antonio e Gregorio Are, autori in diverse chiese del nuorese di cicli affrescati in stile barocco popolaresco. La nicchia centrale dell'altare maggiore ospita la pregevole statua della Madonna d'Itria, risalente al XVII secolo, decorata con la tecnica dell'Estofado de oro.

CAMPUSANTU VEZZU
Su Campusantu Vezzu è il sito, ubicato poco fuori dal centro di Orani, dove sorgono i ruderi della chiesa di Sant'Andrea e la sua torre campanaria, detta Torre aragonese. Il nome campusantu vezzu o vetzu (cimitero vecchio, in italiano), si deve al fatto che la chiesa in rovina venne utilizzata come cimitero nel corso del XIX secolo. La chiesa dedicata a sant'Andrea apostolo, antica parrocchiale di Orani, venne eretta a partire dal XVI secolo in stile gotico catalano, anche se la sua fondazione risale probabilmente a un'epoca precedente. L'edificio è per la prima volta menzionato nel 1539, nel resoconto della visita pastorale compiuta dal vescovo di Alghero Durante dei Duranti. Da questo documento si evince che la chiesa era in fase di costruzione, ancora priva del campanile, costruito nella seconda meta del '500. I documenti relativi a successive visite pastorali (quella del 1543 di monsignor Pietro Vaguer o quella del 1608 di Niccolò Cannavera), testimoniano il progressivo arricchimento della chiesa parrocchiale, con l'aggiunta di arredi e cappelle, costruite sotto il patronato delle famiglie benestanti di Orani. Il declino dell'edificio comincia alla fine del XVIII secolo. Nel 1815 la chiesa parrocchiale risulta inagibile, in quanto le cresime vennero amministrate nella chiesa del Rosario. Nel 1816 venne abbattuto il tetto, pericolante. Nel 1835 Sant'Andrea risulta in stato di rudere, mentre dal resoconto della visita pastorale di monsignor Eliseo Giordano del 1884 si conosce che la chiesa diroccata veniva utilizzata come camposanto; in quell'anno infatti il vescovo visitò, altre all'oratorio del nuovo cimitero, anche il campusantu vezzu nei ruderi dell'ex chiesa parrocchiale. Recenti lavori di restauro hanno interessato la torre e i ruderi della chiesa, mentre nel 2004 l'area è stata oggetto di una campagna di scavi secondo i metodi dell'archeologia medievale. Ciò che resta dell'ex parrocchiale di Orani è costituito dalla notevole torre campanaria, dalla facciata, alcune mura e arcate dell'area absidale e porzioni di cappelle laterali. La torre, in trachite, è a canna quadrata, culminante nella guglia piramidale dal profilo seghettato (dovuto alle caratteristiche sporgenze trachitiche). La parte alta del campanile, dove si aprono monofore ad arco ogivale, è ornata da archetti pensili. La facciata, che originariamente si presentava a capanna, venne successivamente dotata di un coronamento piatto ornato da merlature. Vi si aprono tre portali (quello destro è tamponato), sormontati da altrettante aperture rettangolari. Il portale centrale presenta stipiti e architrave modanati, entro paraste in trachite rosa che reggono la trabeazione, sopra la quale è un timpano. All'interno del timpano è un bassorilievo raffigurante la croce greca di sant'Andrea. Si ipotizza che la pianta della chiesa fosse a croce greca. Le cappelle laterali conservatesi si presentano in parte voltate a botte e in parte con volta a crociera, come quelle ai lati del presbiterio.

CHIESA DI SANT'ANDREA APOSTOLO
La chiesa di Sant'Andrea Apostolo è la parrocchiale di Orani. La costruzione di una nuova chiesa parrocchiale a Orani, si rese necessaria in seguito all'abbandono, già agli inizi del XIX secolo, della vecchia parrocchiale di Sant'Andrea. Ciò nonostante, l'erezione del nuovo imponente tempio, in stile neoclassico, iniziò solamente a partire dal 1867, sotto la direzione di Giacomo Galfrè, architetto nuorese, e si protrasse sino al 1930, a causa di un contenzioso tra impresa e comune che provocò un'interruzione dei lavori. La chiesa sorge in cima a una monumentale scalinata. La facciata è preceduta da un pronao tetrastilo. L'interno si presenta ampio, con pianta a croce greca; all'incrocio dei bracci si innalza la cupola semisferica, dotata di lanterna. Alcune opere d'arte custodite nella chiesa provengono dall'antica parrocchiale, come il pulpito marmoreo (XVII secolo), o da altre chiese cittadine (il pulpito ligneo, proveniente dalla chiesa del Rosario). Da menzionare sono anche un retablo risalente al XVI secolo e le tele di Mario Delitala (Gloria di Sant'Andrea) e Stanis Dessy.

 

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 3.152 (M 1.566, F 1.586)
Densità per Kmq: 24,1

CAP 08026
Prefisso Telefonico 0784
Codice Istat 091061
Codice Catastale G084

Denominazione Abitanti oranesi
Santo Patrono Sant'Andrea
Festa Patronale 30 novembre

Numero Famiglie 1.097
Numero Abitazioni 1.229

Il Comune di Orani fa parte di:
Comunità Montana Nuorese
Regione Agraria n. 6 - Colline di Nuoro
Area Minoranza Linguistica Sarda

Comuni Confinanti
Benetutti (SS), Bolotana, Illorai (SS), Mamoiada, Nuoro, Oniferi, Orotelli, Ottana, Sarule.