Iglesias
(in sardo Igrèsias) è una città
della provincia del Sud Sardegna, nel Sulcis-Iglesiente.
È situata a 200 m sul livello del mare e dista
circa 8 km dal litorale. E' sede vescovile (Diocesi
di Iglesias). Oltre ai quattro quartieri storici che
formano il centro medievale della città che
sono: Fontana, Castello, Santa Chiara e Quartiere
di mezo, Vi sono altri rioni che si sono sviluppati
con la moderna espansione della città, i più
importanti sono: Campo Pisano, Campo Romano,Col di
lana, Monte Cresia, Monte Figus, Monteponi, Palmari,
Sant' Antonio, San Salvatore, Serra Perdosa, Vergine
Maria. Dal 2002 è gemellata con la cittadina
tedesca di Oberhausen.
MANIFESTAZIONI
Particolarmente suggestivi risultano essere ad Iglesias
i riti della settimana di Pasqua organizzati dalla
antica Arciconfraternita del Sacro Monte. La confraternita
è attiva da cinque secoli come dimostrano le
cronache del '600, si legge infatti che il 16/06/1616
arriva l'elevazione al rango di Arciconfraternita.
L'attività
della stessa si manifestava nei tempi passati come
l'assistenza ai condannati a morte ed ai malati oggi
invece con l'aiuto alle persone più bisognose
che stanno ai margini della società. I riti
della settimana santa non hanno subito particolari
modifiche nel corso dei tempi e mantengono una impostazione
fondamentalmente simile, le pochissime novità
portate sono minime ed essenziali. I "confratelli"
che formavano la associazione erano di provenienza
nobile e appartenevano alle famiglie più in
vista della città.
La
gerarchia interna della confraternita è composta
da un Conservatore, da un vice Conservatore, un Tesoriere,
un Segretario e dal Sacrista Maggiore che hanno funzione
di regolare le attività che vengono dirette
e realizzate dal Corpo dei Confratelli o "Germani".
L'abito di questi ultimi che si apprezza durante i
riti è di chiara ispirazione e influenza spagnola,
esso è bianco, lungo fino ai piedi e composto
da un cappuccio con una visiera abbassata (sa visiera)
dove compaiono solamente due fori per gli occhi. Il
martedì santo si svolge la processione detta
"dei misteri" vengono infatti portati sette
simulacri che ricordano la passione di Cristo, essi
rappresentano Gesù che prega nell'orto degli
ulivi, la sua cattura, la flagellazione, l'Ecce Homo,
la salita verso il Calvario, la Crocifissione e la
Maria Addolorata. Le statue sono portate a spalla
dai "Babballottis" tipica figura deli riti
Iglesienti.
Il
Mercoledì santo si procede alla benedizione
e distribuzione ai fedeli dei rami di ulivo che adornavano
la statua di Gesù che pregava nelle processione
dei misteri. Il Giovedì santo a sera il Santissimo
Sacramento viene solennemente esposto. E' solito visitare
queste cappelle dette delle Reposizione. Per questo
motivo, per antichissima tradizione, il Santo Monte
sortisce in processione per compiere questo atto di
pietà e di fede accompagnato dalle altre confraternite
cittadine (Santissimo Sacramento e San Giuseppe).
A
questa processione partecipano adulti e bambini con
la tradizionale abito da babalotti: quest'abito ricorda
quello degli antichi flagellanti che sin dal XIII
secolo caratterizzavano con la loro presenza i principali
momenti di fede della città. Rigorosamente
incappucciati, come d'altra parte i Germani del santo
monte, sfilano per i selciati della città vecchia
in religioso raccoglimento, scortando il simulacro
della Vergine Addolorata. Il tamburo e la matraccas
(comprese quelle enormi che aprono il corteo) avvisano
e scandiscono lo snodarsi del corteo.
Il
Venerdì Santo è sicuramente il giorno
più suggestivo della settimana santa, i Germani
provvedono in strettissimo riserbo alla deposizione
del crocifisso alle 15.00 in punto e poi iniziano
i lunghi preparativi per la processione detta del
"descenso" che inizia in tarda serata nelle
vie del centro storico illuminate con della torce
accese lungo i muri, il corteo inizia con la presenza
de "Is Vexillas" con gli strumenti della
Passione di Cristo, poi è il turno di S. Giovanni
e la Maddalena due bambini vesti con fogge orientaleggianti
accompagnati dagli Obrieri del Descenso che sono i
due Germani responsabili della deposizione del Crocifisso
e dei dettagli organizzativi di questa processione,
poi passano "Is Varonis" che rappresentano
le figure di Giuseppe di Arimatea e Nicodemo accompagnati
da due servi, poi è la volta del baldacchino
con il Gesù morto portato a spalle dai fedeli,
la statua è a grandezza naturale opera artistica
del XVII secolo. Dietro il baldacchino con Gesù
senza vita la statua della Addolorata scorata dai
componenti dell'Arciconfraternita, dietro di loro
la grande croce lignea portata dai "Penitenti".
Tra
le varie manifestazioni storiche che si svolgono ad
Iglesias la più importante è senza dubbio
rappresentata dal "Corteo storico medievale"
che si svolge per le strade della cittadina mineraria
il 13 di agosto. Il corteo è un evento molto
particolare e suggestivo soprattutto per la bellezza
degli indumenti tipici medievali che vengono indossati
dalle centinaia di partecipanti. La manifestazione
si svolge nel cuore della cittadina medievale percorrendo
le vie del centro storico, i partecipanti sfilano
accompagnati dal suono dei tamburi, delle chiarine
e dalle evoluzioni molto particolari degli sbandieratori.
I
figuranti che partecipano alla sfilata sono intorno
alle 500 unità e appartengono ai quattro Quartieri
Storici della città di Iglesias (Castello,
Santa Chiara, Fontana e Quartiere di Mezo)ed alle
associazioni, corporazioni e gruppi storici cittadini
(Gruppo Storico Ghibellina, Società Balestrieri
Villa Ecclesiae, Associazione Balestrieri Iglesias,
Gruppo Storico Musici Porta Sant'Antonio, Compagnia
dell'Arco, Gruppo Storico Antiche Porte, Corporazione
Vignaiuoli Contadini e Tavernari, Sbandieratori Aquile
Ghibelline, Corporazione Lavoratori di Fosse, Saggitarii
Vagantes, Sbandieratori di S.Guantino del Quartiere
Castello) e di altri sodalizi soprattutto di alcuni
comuni toscani come Pisa , Lucca, San Sepolcro, Castiglion
Fiorentino, Massa Marittima e altri ancora.
Il
Corteo Medievale nato nel 1995, fu organizzato dal
Quartiere Castello. Il Corteo si ispira alla amministrazione
Pisana in Villa di Chiesa (Iglesias sec. XIV) e propone
attraverso la ricostruzione dei costumi, la borghesia
toscana che viveva in città, fino dal tempo
del Conte Ugolino della Gherardesca icona storica
di questa bella Città che conserva un taglio
toscano nella urbanistica e nella cultura alla quale
si ispira appunto IL Corteo Storico Medievale. E'
organizzato dalla S.Q.M.V.E. (Società Quartieri
Medievali Villa Ecclesiae) e il Comune di Iglesias
che sono riusciti, con l'apporto fondamentale dei
Gruppi cittadini in costume, a fare dell'Estate Iglesiente
un appuntamento con la Storia e lo Spettacolo unico
nel suo genere in tutta la Sardegna. La fama del Corteo
ha attraversato i confini regionali e oramai è
un appuntamento di livello nazionale inserito in tutti
i siti web che trattano di turismo, cultura e tradizioni.
LE
MINIERE
Iglesias conobbe alti e bassi nel corso della sua
storia a causa dell'economia quasi esclusivamente
legata alle risorse minerarie. I momenti di maggior
splendore vanno ricercati durante le già citate
dominazioni pisana e aragonese (testimonianza di ciò
la presenza di una zecca propria nella quale venne
coniata una moneta in mistura d'argento chiamata Alfonsino),
durante il dominio sabaudo nella seconda meta del
XVIII secolo, sul finire del XIX secolo (Quintino
Sella sponsorizzò l'estrazione mineraria e
si meritò gloria imperitura con un monumento
nella piazza principale della città), e durante
il Ventennio mussoliniano. E' da precisare che durante
lo sfruttamento delle sue miniere per esigenze scavatorie
e di trasporto dei minerali nelle gallerie, gli ingegneri
del tempo ricorsero ad un'importante invenzione che
si diffuse poi in tutto il mondo, l'Autopala Montevecchio.
Da dire ancora, che il 1° distretto minerario
d'Italia è composto unicamente dalla città
di Iglesias, mentre il 2° distretto minerario
d'Italia dalla Toscana più l'Umbria, ciò
a dimostrazione dell'importanza delle miniere di questa
città. Nel XXI secolo, finita per sempre la
ricchezza mineraria (pochissime miniere continuano
a sopravvivere), Iglesias cerca di convertirsi a città
turistica per via delle attrazioni di epoca medievale.
Diverse iniziative sono nate (corteo medievale, torneo
dei balestrieri, partita degli scacchi viventi ecc..)
e la città si sta rifacendo il trucco per assomigliare
sempre di più a quella di settecento anni fa.
Curiosità: una cittadina di nome uguale a quella
di Iglesias sarda si trova a nord della Spagna esattamente
nelle Asturie.
CENNI
STORICI
La Storia di Iglesias è decisamente molto antica
e risale interamente a tracce preistoriche installate
sul Territorio: le tracce più antiche d'insediamento
umano risalgono alla Cultura Neolitica di San Michele
di Ozieri, con tombe a fossa, le famose Domus de Janas,
nell'area montuosa di San Benedetto. Seguono ulteriori
tracce di frequentazioni nuragiche (vari Nuraghi ormai
diroccati sono presenti sul territorio), e ovviamente
immancabili rinvenimenti archeologici di ceramiche
fenicio-puniche. In Età Romana risulta che
vi siano state frequentazioni assidue, specie per
via delle Miniere d'Argento presenti sul Territorio.
Le fonti parlano di Metalla, la favolosa città
perduta, forse al confine tra Iglesias e Fluminimaggiore,
sito principale di estrazione mineraria nel Territorio.
Nell'Alto Medioevo si perdono le tracce umane,per
lo meno nella prima metà. Dall'VIII° Secolo
d.C., invece, riappaiono tracce urbane, con la Chiesa
Bizantina di San Salvatore, recentemente restaurata
e recuperata, che è una testimonianza della
presenza degli eserciti di Bisanzio. Nel Basso Medioevo:
Prima Villa di Chiesa (in latino Villa Ecclesiae)
sotto il dominio pisano e poi Iglesias sotto la dominazione
degli Aragonesi nel XIV secolo, la città cominciò
ad acquistare una certa importanza a partire dal XIII
secolo sotto la dominazione di Pisa, grazie ad un
nuovo impulso nell'estrazione del carbone, della blenda
(minerale di zinco) e della galena (minerale di piombo),
nonché di modeste quantità d'argento.
La famiglia pisana Della Gherardesca vi costruì
un castello (pesantemente modificato e restaurato
nei secoli) e finanziò la costruzione di diverse
chiese, la prima delle quali fu, presumibilmente,
quella di Nostra Signora di Valverde nel 1200; molte
altre chiese sorsero negli anni a venire, tante da
determinare il nome della città. Fiore all'occhiello
della Città Medievale è il Breve di
Villa di Chiesa, il più antico Codice di Leggi
della Città, esistente in una copia del 1327
perfettamente conservata e custodita presso l'Archivio
Storico Comunale.
PERSONAGGI
FAMOSI
Marisa Sannia, cantautrice nativa di Iglesias.
Amedeo Modigliani, famoso pittore, nella giovane età
alloggiava spesso all'Hotel Leon d'oro, che allora
si trovava in Piazza Municipio, insieme ai familiari.