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Gonnesa
Sardegna

Gonnesa è un comune di 5.169 abitanti della provincia di Carbonia-Iglesias, nella regione del Sulcis-Iglesiente. Le attrattive turistiche del territorio sono il mare e le spiagge, la flora e la fauna locale, villaggi minerari dismessi, e importanti siti archeologici.

Gonnesa, paese popolato fin dal 1000 - 1200, sorse come domus o domestica, cioè centro di aggregati rurali. Sino al 1257 appartenne al Giudicato di Cagliari. Fino alla fine del XVIII secolo Conesa era spopolato, come riportato nei censimenti (cfr. Corridore F., Storia documentata della popolazione della Sardegna, Torino, 1902), nel 1774 la famiglia Asquer, i nuovi gestori del feudo succeduti ai Gessa, fondarono il nuovo paese chiamato Gonnesa, secondo uno schema geometrico rettilineo. Nel censimento del 1821 a Gonnesa risultavano 567 abitanti.

SANT'ANDREA APOSTOLO
La chiesa dedicata a Sant´Andrea Apostolo risale al 1218 come descritta in alcuni documenti storici faceva parte di alcuni aggregati rurali di proprietè dei conti don Oritico ci sono alcuni fatti storici antecedenti che dimostrerebbero la sua esistenza giè nel 1053. Comunque sia, le caratteristiche storiche della chiesa sono indiscutibili e lo è dimostrato dall´interesse del ministero per i beni culturali e i beni architettonici per il patrimonio storico. Nei secoli ha subito numerosi interventi e adattamenti. Attualmente l´edificio é di proprietè dell´ente parrocchia, si presenta con un´unica navata ripartita in sei campate, con copertura e volte a botte, poggiante su pilastri e tre cappelle laterali coperte anch´esse con volte a botte. La copertura sovrastante ha un tetto a due falde; in un´epoca successiva al corpo principale dell´edificio viene aggiunta la torre campanaria e la cappella adiacente sul lato sinistro, mentre al lato destro a ridosso di una cappella laterale viene realizzata la sacrestia. Recentemente a seguito dei lavori di manutenzione straordinaria, con la demolizione dell´intonaco sulla facciata principale è stata riscontrata la presenza di un paramento esterno in pietra di trachite con un portale di ingresso inquadrato da due lesene a sezione rettangolare; i piedritti del portale, anch´essi in trachite, reggono un arco a tutto sesto. La parte mediana della facciata è impreziosita da archetti pensili a tutto sesto in perfetto stile romanico ed è superiormente conclusa da un campani letto a vela, evidente presenza rispetto alla possente torre campanaria di epoche e gusto successivi.

Sant´Andreafu un apostolo di Gesù Cristo e santo della Chiesa. Era il fratello minore di san Pietro. Il nome "Andrea" (derivante dal vocabolo greco a?d?e?a, uomo virile o di valore), come altri nomi greci, non era quasi sicuramente il nome originario di questo apostolo in quanto, nella tradizione ebraica o giudaica, il nome Andrea compare solo a partire dal II-III secolo.

Il Nuovo Testamento ricorda che Sant'Andrea era figlio di Jonah, o Giovanni, (Matteo 16:17; Giovanni 1:42). Egli era nato a Bethsaida sulle rive del Lago omonimo in Galilea (Giovanni 1:44). Assieme al fratello Pietro era pescatore per commercio, e la tradizione vuole che Gesù stesso lo avesse chiamato ad essere suo discepolo invitandolo ad essere per lui "pescatore di anime" (halieis anthropon). Agli inzi della vita pubblica di Gesù, occupavano la stessa casa a Cafarnao (Marco 1:21, 29).

Il Vangelo di Giovanni ricorda che Andrea era stato anche discepolo di San Giovanni il Battista, che per primo gli ordinò di seguire Gesù, continuatore della sua opera (Giovanni 1:35-40). Andrea fu il primo a riconoscere in Gesù il Messia, e lo fece conoscere al fratello (Giovanni 1:41). Presto entrambi i fratelli divennero discepoli di Cristo. In un'occasione successiva, prima della definitiva vocazione all'apostolato, essi erano definiti come grandi amici, e lasciarono tutto per seguire Gesù (Luca 5:11; Matteo 4:19-20; Marco 1:17-18).

Nei vangeli Andrea è indicato essere presente in molte importanti occasione come uno dei discepoli più vicini a Gesù (Marco 13:3; Giovanni 6:8, 12:22), ma negli Atti degli Apostoli si trova solo una menzione marginale della sua figura (1:13).

Eusebio di Cesarea ricorda nelle sue "Origini" che Andrea aveva viaggiato in Asia Minore ed in Scizia, lungo il Mar Nero come del resto anche sul Volga e sul Kiev. Per questo egli è divenuto santo patrono della Romania e della Russia. Secondo la tradizione, egli fu il fondatore della sede episcopale di Bisanzio (Costantinopoli), dal momento che l'unico vescovato dell'area asiatica che era già stato fondato era quello di Eraclea. Nel 38 d.C., su questa sede gli succedette Stachys. La diocesi si sviluppera successivamente nel Patriarcato di Costantinopoli. Andrea è riconosciuto come santo patrono della sede episcopale.

La tradizione vuole che Andrea fosse stato martirizzato per crocifissione a Patrasso (Patrae) in Achea (Grecia). Dai primi testi apocrifi, come ad esempio gli Atti di Andrea citati da Gregorio di Tours nel Monumenta Germaniae Historica, si sa che Andrea venne legato e non inchiodato su una croce Latina (simile a quella dove Cristo era stato crocifisso), ma la tradizione vuole che Andrea sia stato crocifisso su una croce di forma detta Croce decussata (a forma di X) e comunemente conosciuta con il nome di "Croce di Sant'Andrea"; Questa venne adottata per sua personale scelta, dal momento che egli non avrebbe mai osato eguagliare il maestro, Gesù, nel martirio. Quest'iconografia di Sant'Andrea appare ad ogni modo solo attorno al X secolo, ma non divenne comune sino al XVII secolo. Proprio per il suo martirio, Sant'Andrea è divenuto anche il patrono di Patrasso.

MANIFESTAZIONI

S. Maria di Tratalia
A causa delle incursioni arabe i primi vescovi diocesani si dovettero rifugiare al sicuro nel villaggio di Tratalias, all’interno del quale tra il XII e il XIII secolo fondarono la nuova cattedrale (utilizzata ora come chiesa parrocchiale) e dedicata alla madre di Dio. Con l’arrivo degli Aragonesi si adorò la Madonna di Monserrat, ma a causa di guerre e carestie la zona divenne abbandonata e la sede vescovile fu spostata ad Iglesias dove venne anche portato il simulacro della Vergine Maria. Così iniziò quello che fu definito il “ Peregrinatio Mariae” che dal XV secolo continua ininterrottamente. Infatti ogni anno il simulacro della Vergine parte nel giorno del giovedì dell’Ascensione alla volta di Tratalias, su un cocchio accompagnato da “traccas”. Una volta arrivata a Tratalias la domenica e il lunedì successivo si celebra la grande festa patronale con la presenza del vescovo. Questo evento viene sempre accompagnato da un grande afflusso di pellegrini in tutti i paesi in cui si ferma. Gonnesa è uno di questi, infatti ogni anno viene accolta con una grande partecipazione popolare e con la partecipazione dei fedeli dei paesi vicini. A seguito della processione che accompagna la Vergine per tutto il paese si festeggia nella piazza della chiesa insieme al gruppo folk del paese e di quelli vicini.

S. Andrea
Ogni anno durante l'estate viene celebrata la messa al mare per il nostro Patrono S. Andrea, con a seguire la processione in barca del santo stesso. Naturalmente il nostro Santo Patrono viene festeggiato anche quando ricade la ricorrenza, ovvero il 30 Novembre. Anche per questa ricorrenza è prevista una messa seguita dalla processione e da una festa nella piazza antistante la chiesa.

Via Crucis
La Via Crucis è un rito cristiano, della Chiesa cattolica e della Chiesa anglicana, con cui si ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota. L'itinerario spirituale della Via Crucis è stato in tempi recenti completato con l'introduzione della Via Lucis che celebra i misteri gloriosi, ovvero i fatti della vita di Cristo tra la sua risurrezione e la Pentecoste. A Gonnesa da moltissimi anni è stata introdotta la suggestiva rappresentazione della via crucis vivente, tenuta ogni anno nel giorno del Venerdí Santo. In questo modo viene rappresentato un grande momento di riflessione e Spiritualitá, ma soprattutto una grande opportunitá di crescita umana, sociale e culturale.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 5.169 (M 2.564, F 2.605)
Densità per Kmq: 108,9 (Censimento Istat 2001)

CAP 09010
Prefisso Telefonico 0781
Codice Istat 107008
Codice Catastale E086

Denominazione Abitanti gonnesini
Santo Patrono Sant'Andrea
Festa Patronale 30 novembre

Numero Famiglie (2001) 1.792
Numero Abitazioni (2001) 2.164

Il Comune di Gonnesa fa parte di:
Regione Agraria n. 7 - Colline litoranee del Sulcis

Località e Frazioni di Gonnesa
Nuraxi Figus, Normann

Comuni Confinanti
Carbonia, Iglesias, Portoscuso

Luoghi di Interesse
Complesso nuragico di Seruci