Gesturi
è un comune della provincia del Sud Sardegna, che
si estende per circa 4.500 ettari, situato all'altitudine
di 320 metri sul livello del mare, nella regione storica
della Marmilla, confinante a nord col Barigadu, a est col
Sarcidano e a sud est con la Trexenta. È il paese
più a nord dell'alta Marmilla, famoso per la presenza
dell'altopiano della Giara che lo sovrasta e per aver dato
i natali al beato cappuccino fra Nicola. Risulta essere
un centro decisamente attraente non solo da un punto di
vista paesaggistico, ma è anche un importante centro
religioso che presenta inoltre interessanti aspetti archeologici.
Il territorio di Gesturi è prevalentemente collinare.
Adagiato sul costone della Giara da un punto di vista morfologico
vi è la presenza di rocce basaltiche di origine vulcanica,
essendo stato, la Giara, per lunghi anni, un vulcano attivo.
In quest'ambiente tipico della macchia mediterranea, imperversano
tra colli e vallate, cisti, lentischi, corbezzoli, rovi
e in prossimità dell'altopiano, lungo tutto il costone
vi sono boschi di querce e pioppi che lasciano spazio alle
immense distese di sugheri sopra l'altopiano. Numerosi sono
gli uliveti e i vigneti presenti su tutto il territorio.
La vite è l'ulivo sono stati coltivati da tempi antichissimi
sulla zona e oggi il vino e l'olio prodotto a Gesturi risultano
essere di ottima qualità. Gran parte del territorio
è adibito oltre che al pascolo anche alla coltura
del grano, dell'orzo e dell'avena. Per la sua integrità
e conservazione merita un trattamento a parte il centro
storico. Ricco di svariati elementi architettonici, il centro
storico del paese simboleggia la rappresentazione più
alta della cultura contadina, attraverso la presenza di
numerosi archi e antichi portali e ingressi magnificamente
conservati. Le vie strettissime e le abitazioni con verande
archivoltate sono l'elemento che più colpisce, che
più di ogni altro impersonifica il paese nella sua
cultura secolare agro-pastorale.
MANIFESTAZIONI
Festa
di fra Nicola da Gesturi (prima domenica di agosto)
La festività più importante è senza
dubbio quella che riguarda la ricorrenza della morte di
fra Nicola, beatificato nel 1999 da papa Giovanni Paolo
II. Festa molto sentita da un punto di vista religioso che
offre due giorni di intense celebrazioni che hanno l'apice
nella processione in onore del beato al quale partecipano
numerosi fedeli a cavallo, gruppi folk, e tanti altri fedeli,
e la santa messa celebrata il giorno dopo dall'arcivescovo
e con la partecipazione di numerosi cappuccini.
Pertanto
Gesturi, grazie alla sua vocazione fortemente religiosa
annovera tante altre festività e nel tempo è
riuscito a conservare anche delle interessanti tradizioni
agro-gastronomiche come la sagra della pecora e la degustazione
delle lumache.
Festa
della Beata Vergine d'Itria
Questa festività ha origini antichissime. I documenti
sacri originano il culto come influenza della cultura bizantina
nell'isola. In onore della vergine nel 1600 è stata
eretto un santuario che dista circa 4 km dal paese immerso
in una delle zone più suggestive dell'agro gesturese,
ricca di sorgenti e attorniato da una vegetazione lussureggiante
rappresentata in prevalenza da pioppi e querce. L'edificio
è un vero e proprio santuario che presenta una struttura
a forma di croce latina, con altare principale in pietra
e legno. Ogni anno il rito dedicato alla Vergine si celebra
con le novene, che hanno inizio dopo la Pasqua. Al termine
del periodo novenario, che dura nove martedì, i fedeli
guidati da parroco partano dal paese e giungono alla chiesa
campestre in solenne processione, dove viene depositato
il simulacro della Vergine. Simulacro che tre giorni dopo
fare ritorno nuovamente nel paese, nella parrocchia principale.
Alla manifestazione religiosa si è aggiunto nel corso
degli anni anche una festività laica che si sviluppa
nella "Sagra della pecora" servita con patate
lesse e fave. L'intreccio intimo del culto religioso con
la tradizione della prevalente attività agropastorale
hanno dato luogo, con il tempo, ad un rito unico.
Festa
di Sant'Isidoro e di San Giovanni
Queste due feste di antichissima tradizione, vengono celebrate
in occasione della festa degli agricoltori per quanto riguarda
sant'Isidoro e dei pastori, il 24 giugno per quanto riguarda
san Giovanni.
Festa
di Santa Vitalia e Santa Teresa
Chiamata dai Gesturesi "sa festa nosta" cade la
prima domenica di ottobre, mente qualche giorno dopo, esattamente
il 15 ottobre si festeggia Santa Teresa, patrona del paese
alla quale è dedicata la parrocchia principale.
Su
Scravamentu
Particolare rilevanza hanno assunto negli ultimi anni i
riti in occasione della settimana santa. Su tutti il solenne
atto de su "scravamentu" (il dischiodamento).
Il venerdì santo infatti, una delle giornate di più
profondo significato cristiano, si svolge l'atto del dischiodamento
di Cristo dalla croce, celebrato con grande solennità
e partecipazione da parte dei fedeli.
Su foghidoni
Il 20 gennaio un'altra caratteristica tappa della tradizione
gesturese è senza dubbio la ricorrenza de "su
foghidoni", ovvero il falò in onore di San Sebastiano.
Grande è la partecipazione, tant'è che l'usanza
ha assunto i connotati di una vera e propria festa. La raccolta
della legna e la preparazione del falò, rappresentano
un momento di festa che culminano, tra una partita a "sa
murra" e un ballo sardo, con la degustazione di vini
e carni locali.
EDIFICI
RELIGIOSI
Gesturi, oltre a essere famoso per l'altopiano della Giara,
che presenta caratteristiche morfologiche uniche, sia per
quanto concerne la flora, che la fauna è anche un
famoso centro religioso. La figura centrale del paese è
infatti il beato fra Nicola da Gesturi, nato proprio in
una modesta abitazione al centro del paesino nel lontano
1882, casa che oggi è stata adibita a museo. Oltre
a questo luogo di interesse il paese presenta una connotazione
fortemente religiosa, per il fatto che nel suo territorio
sono presenti sei diverse chiese, quasi tutte in buono stato
di conservazione ed alcune recentemente ristrutturate.
La
parrocchiale di Santa Teresa d'Avila;
La chiesa di Santa Maria Egiziaca; risalente al XVII secolo
e che è la sede de "is cunfrarius nieddus";
La chiesa di San Sebastiano; anch'essa risalente al XVII
secolo, attigua al cimitero sede de "is cunfrarius
biancus";
La chiesa di Santa Barbara;
Il santuario della Madonna d'Itria;
La chiesa campestre di San Giovanni.
ARCHEOLOGIA
Oltre alle chiese il territorio di Gesturi è contraddistinto
dalla presenza di numerosi siti nuragici. È infatti
impressionante il quantitativo di resti nuragici, tombe
dei giganti, resti di villaggi punico romani presenti sul
territorio. Come citato prima, vari studi e ricerche hanno
reso possibile stimare la presenza di circa trenta siti
nuragici e archeologici. Oltre al già citato protonuraghe
"Bruncu Madugui", altri siti rilevanti sono:
Nuraghe
Nuraceddea
Villaggio di età punico/romana in località
Tana
Nuraghe Bingia 'e Crobusu
Edificio nuragico Nieddosa
Villaggio romano località Tupp'e Turri, Terr' e Graffia
Nuraghe Funtanedda Mannasa
Tomba megalitica località Lacarissu
Menhir e domus de janas località Sa ucca 'e su paui
Domus de Janas località Cadoni
Nuraghe di Pisconti
Domus de Janas località Monti Crucurisi
Villaggio nuragico e edificio nuragico di Gurdillonisi e
Giuru
Nuraghe Corte Brocci
Meteriale nuragico punico romano Nuraxi Arrosasa (Pisconti)
Nuraghe località Peppi Pinna
Nuraghe Pascasi
Tomba dei Giganti località Pranu 'e Follasa
Nuraghe e villaggio, tomba dei giganti località Scusorgiu
Tomba dei giganti e nuraghe località Pranu 'e Mendula
LA
GIARA
Quello che un tempo fu un imponente vulcano, oggi è
un'incontaminata oasi naturale che da un punto di vista
naturalistico non ha eguali in Sardegna e nell'intero bacino
del Mediterraneo. Il tavolato della Giara sovrasta il centro
di Gesturi e alcuni altri piccoli centri limitrofi,(Genoni,Tuili,Setzu)
che se ne spartiscono i quasi 4000 ettari di territorio.
Quasi la metà dell'intero territorio della Giara
appartiene a Gesturi. L'altopiano raggiunge quasi i 600
m d'altezza e racchiude in un fascino antico, un luogo ricco
di storia. La prima carta corografica dell'altopiano risalente
al 1840 ad opera del generale piemontese Alberto Ferrero
individuò in tutta la zona addirittura diciannove
nuraghi. Numero che poi fu corretto nel 1924, quando il
primo elenco degli edifici monumentali nazionali, curato
dalla Direzione Generale delle Belle Arti del Ministero
della Pubblica Istruzione individuò nel territorio
di Gesturi ben ventotto siti nuragici/archeologici. Tra
essi il più importante risulto essere proprio il
nuraghe Bruncu Madugui. Studi successivi che trovarono epilogo
nel 1962 presso l'Istituto di Antichità Sarde dell'Università
di Cagliari stabilirono che proprio il nuraghe Bruncu Madugui
risulta essere il monumento nuragico più antico della
Sardegna, il padre di tutti i nuraghi. La Giara oltre a
conservare il suo patrimonio storico, racchiude un importante
patrimonio faunistico. Numerosissime specie botaniche trovano
asilo nella vegetazione incontaminata. Fiori e piante rare
si adattano perfettamente al clima e alla morfologia del
territorio. A rendere ancora più incantevole il paesaggio
c'è anche la massiccia presenza dell'acqua, sotto
forma di "paulis": enormi pozze d'acqua profonde
anche quattro metri presenti un po' su tutto l'altopiano.
Altre caratteristica unica sono le capanne: i ricoveri di
animali ma anche di pastori, costruite con blocchi basaltici
tenuti uniti dalla malta e dal fango, con il tetto costruito
con il cisto, "mulgegu", in dialetto gesturese,
arbusto presente in notevole quantità su tutta la
Giara. Tutto questo ambiente è dominato dalle querce
da sughero. Caratteristica unica di questi alberi è
la loro "storta postura". Quasi tutti infatti,
risultano essere inclinati per via della forza del vento
che soffia impetuoso e indisturbato per quasi tutto l'anno
riuscendo a piegare le piante, fin da piccole e adagiandole
con gli anni ad una posizione quasi obliqua. Simbolo della
Giara e di Gesturi e vero padrone dell'altopiano è
senza dubbio il famoso cavallino della Giara. Specie più
unica che rara, questo cavallo baio selvatico è riuscito
ad adattarsi alla perfezione e a fare della Giara il suo
habitat naturale ideale. È presente solo qui, non
c'è nessun altro esemplare simile in tutta Europa.
La sue caratteristiche oltre al colore scuro, sono le dimensioni
alquanto ridotte, un metro e venti circa al garrese e i
grandi occhi a mandorla. Vivono in piccoli gruppi, ognuno
dei quali ha un maschio dominante. Attualmente il numero
dei cavallini si aggira intorno ai 500 esemplari. La Regione
Sardegna, attraverso i suoi organi competenti ha attribuito
al cavallino della Giara lo status di specie particolarmente
protetta con coinvolgimento di tutti gli organi preposti,
tra cui il corpo forestale, per la sua tutela e salvaguardia.
ETIMOLOGIA,
ORIGINI E CENNI STORICI
Il suo toponimo è forse di origine preromana ed il
suo territorio fu intensamente frequentato in età
nuragica, come testimonia l'insediamento di Bruncu Madugui,
nella Giara di Gesturi. Esso è un protonuraghe, la
cui camera a differenza dei nuraghi veri e propri successivi,
è priva della copertura a pseudocupola ogivale. Il
protonuraghe è stato eretto in posizione elevata
a protezione dell'altopiano della Giara. Per lungo tempo,
fin dal medioevo il paese appartenne alla curadorìa
di Marmilla, nel regno giudicale di Arborea. Per un breve
periodo entrò a far parte anche del Regno di Càlari,
per poi tornare, dopo qualche anno all'interno del Regno
d'Arborea. Decurtato per guerra il Regno di Arborea, nel
1410 divenne un villaggio del Regno Catalano-Aragonese e
fu concesso al barone Gherardo Dedoni che lo amministrò
fino al 1480. Il feudo rimase in possesso dei Dedoni fino
all'estinzione della casata, avvenuta nel 1590. Negli anni
successivi Gesturi fu ereditata da diverse famiglie. Ricordiamo
la famiglia dei Zitrillas, quella dei Vico, dei Torrellas
e infine dei Zonza-Vico. Nel 1772 il feudo fu incamerato
dal demanio regio.