Fluminimaggiore
(in sardo Frùmini Mayori) è un comune di 3.032
abitanti della provincia di Carbonia-Iglesias, nella regione
del Sulcis-Iglesiente. Fluminimaggiore è situato
nell'entroterra della costa sud-occidentale della Sardegna,
ha un'estensione territoriale di oltre 10000 ha. E' una
regione dalle caratteristiche molto varie, dal punto di
vista paesaggistico e geografico. Si passa da zone ricoperte
da boschi di leccio con abbondante sottobosco a zone cespugliose
o prive di vegetazione. Nella parte a Sud del paese (Su
Mannau - Arenas- Gutturu Pala) si infila la propaggine settentrionale
del blocco calcareo metallifero cambrico del Sulcis-iglesiente.
Presenta una morfologia molto accidentata con diluppi verticali
(Corona Arrubia, Gutturu-Pala, Pilloccu) e con spinto carsismo.
La zona a nord del paese ha un'aspetto più collinoso,
mentre nella valle del rio Mannu, dal substrato alluvionale
si sono riversate le dune sabbiose caliche quaternali e
attuali, localmente in via di stratificazione (nelle dune
riparate dal vento sorgono numerosi vigneti). All'aumentare
della disrtanza dalla costa aumenta progressivamente l'altitudine
media fino a superare i 1000 metri con il monte Lisone(1.083
m) e il monte Nestru (1082 m.) per giungere ai 1.236 m.
di Perda de sa Mesa. Il territorio compreso fra la costa
di Buggerru -Cala Domestica e Sant'Angelo è invece
più omogeneo essendo formato da un altipiano calcareo
con altitudine media di 400 m. Il territorio è ricco
di corsi d'acqua a carattere torrentizio che possono dare
origine ad alluvioni. Il paese è attraversato dal
rio Mannu lungo il quale si forma un'ampia pianura. La valle
percorsa dal rio Mannu ricca di querce ed un tempo di miniere
di piombo e ferro, offriva nel passato condizioni particolarmente
favorevoli all'insediamento umano. Furono propprio le risorse
minerarie ad attirare i cartaginesi che alla fine del 6°
secolo A.C costruirono il Tempio di Antas, ma la zona era
abitata anche in periodo nuragico, nell'età del Bronzo
finale (1200-900 A.C) a cui si riferiscono alcuni reperti
rinvenuti nella zona del tempio (ceramiche, anelli in bronzo
ecc...).
SUBREGIONE
DEL SULCIS-IGLESIENTE
Anticamente il territorio apparteneva al Giudicato di Cagliari,
ed in particolare alle curatorie di Cixerri, Sulcis e Nora.
Fra le subregioni della Sardegna è la più
grande e comprende le isole di Sant'Antioco e San Pietro.
La subregione è conosciuta soprattutto per l'attività
estrattiva del carbone nelle numerose miniere del territorio,
un tempo operative.
DA
VEDERE
Mulino Zurru Licheri.
Tempio di Antas (punico-romano)
Chiesa
di S. Antonio da Padova.
IL TEMPIO DI ANTAS
Il tempio, nato come santuario nuragico, probabilmente intercantonale,
fu attivo anche in epoca precoloniale, punica e romana,
ma non rivela tracce di una fase fenicia. La struttura attualmente
visibile risale all'età romana: un primo impianto
è augusteo, mentre una seconda fase di ristrutturazione,
con la collocazione dell'iscrizione di Caracalla nel frontone,
risale al III secolo d.C.