Dolianova
(in sardo Patiòlla) è un comune della provincia
Sud Sardegna. Il comune è nato nel 1905 dalla fusione
delle ville di San Pantaleo e Sicci San Biagio. Dolianova
si trova nel territorio del Parteolla, nella zona sud-orientale
della Sardegna, la cui conformazione si presenta in parte
montuosa e in parte pianeggiante e coltivabile. Il territorio
e il clima tipicamente mediterranei hanno permesso nella
zona lo sviluppo di una fiorente economia agricola e pastorale.
MANIFESTAZIONI
Dai primi anni 2000 la comunità locale, attraverso
diverse Associazioni di volontariato e comitati spontanei,
sta riproponendo vecchie e nuove iniziative, che oggi sono
in grado di offrire ai residenti e ai visitatori occasioni
di svago, approfondimento culturale, impegno sociale. Tra
le manifestazioni più significative a larga partecipazione
popolare, oltre i festeggiamenti dei due Santi Patroni (San
Pantaleo e San Biagio) si possono segnalare:
Festival parteollese: due settimane di eventi e manifestazioni
di vario genere, coincidenti con le ultime due settimane
di luglio, si svolge con continuità da oltre trent'anni,
curato dalla Pro Loco;
Feste campestri di San Giorgio (approssimativamente prima
domenica e lunedì di giugno) e San Michele (metà
luglio), che si svolgono nella più classica tradizione
isolana di connubio tra celebrazioni sacre e convivialità
pagana;
S'attobiu de is parigliantis (primo fine settimana di settembre):
bella manifestazione di cultura equestre, con sfilate in
costume, presenza di gruppi folk sardi e stranieri, e una
straordinaria giostra di "pariglias", classico
esercizio di abilità equestre sardo
Festa medievale ( fine settembre): manifestazione incentrata
sull'importanza storico culturale del periodo, rappresentato
in maniera straordinariamente espressiva dalla Cattedrale
di San Pantaleo, nel cui sagrato si svolgono una serie di
ricostruzioni di situazioni di vita comune del periodo,
con riferimento a fatti ordinari come alimentazione, abbigliamento,
musica, e non, come armi e battaglie
Nel settembre 2008 è stato avviato il Centro di Promozione
Turismo Culturale, una struttura pubblica gestita da una
cooperativa, con finalità di assistenza e informazione
turistica, valorizzazione delle tradizioni locali, di sostegno
allo sviluppo delle strutture ricettive locali e alla diffusione
delle produzioni locali di qualità.
DA
VEDERE
A Dolianova è sita la cattedrale di San Pantaleo,
edificio romanico-pisano di notevole interesse artistico,
risalente al XII secolo. Essa rappresenta uno degli esempi
meglio conservati dell'intero patrimonio di stile romanico-pisano
della Sardegna (nella chiesa vengono normalmente officiati
i riti ecclesiastici), nonché uno dei più
imponenti. Risulta particolarmente interessante la ricchezza
delle decorazioni interne ed esterne. La particolarità
della pietra di costruzione utilizzata (arenaria) ha consentito
infatti di poter realizzare motivi particolarmente complessi,
anche se soggetti all'usura del tempo. Il monumento è
circondato da un sagrato che nella stagione estiva costituisce
uno splendido scenario per numerose rappresentazioni musicali
e culturali.
Nel
territorio del comune sono rintracciabili numerose testimonianze
del passato, tra cui i resti delle terme romane di Sa Cora,
il Nuraghe sa dom'e S'Orcu (presso la Punta Bruncu Salamu),
la Tomba dei Giganti di Su Tiriaxiu, e il più esteso
complesso nuragico in località Sant'Uanni, le cui
fortezze si trovano ancora in massima parte coperte da terra
e vegetazione.Risultano censiti nel territorio oltre 120
siti risalenti al periodo nuragico e pre nuragico, presso
i quali sono stati rinvenuti numerosissimi reperti attualmente
custoditi presso il Museo Archeologico di Cagliari.
Altro
luogo di interesse è rappresentato da Villa de Villa,
una casa padronale risalente ai primi anni dell'Ottocento,
andato quasi in totale rovina agli inizi degli anni '60
del secolo scorso, acquisita dal Comune egli anni '80 e
oggi totalmente recuperata. Viene normalmente utilizzata
per la realizzazione di mostre ed esposizioni, nonché
per manifestazioni musicali e convegnistiche. Una parte
dell'edificio potrebbe in futuro essere utilizzata per l'esposizione
permanente di parte dei reperti archeologici del territorio,
sotto la direzione del Museo Archeologico di Cagliari.
Sono
degni di visita inoltre le altre tre chiese: San Biagio
(co-patrono di Dolianova insieme a San Pantaleo), Santa
Maria, una graziosa chiesetta totalmente restaurata, con
interessanti sculture lignee, San Sebastano, nel cuore del
centro storico dell'antico borgo costitutivo di San Pantaleo.
Ulteriore
interesse riveste il museo dell'olio "Sa Mola de su
Notariu", una piccola ma interessante raccolta di strumenti
di lavorazione, contenitori, lampade e altri manufatti direttamente
riconducibili alla cultura dell'olio d'oliva nel Parteolla.
Fuori
dall'abitato, percorrendo solo pochi chilometri, ci si può
immergere in un ambiente che richiama in maniera quasi didattica
un esempio concreto di ruralità evoluta, con una
sequenza di coltivazioni ordinate di olivi (in molti casi
plurisecolari) e vigneti, che pur registrando una cura particolarmente
evidente conservano i tratti, nell'impianto delle metodologie
di allevamento più tradizionali.
Nelle
parti più elevate del territorio collinare, si incontrano
le parti ambientalmente più pregiate dell'intero
territorio, che trovano in località come San Giorgio-Sa
mitz'e sa Figu e Sa Colonia i due riferimenti più
classici per l'intera collettività locale.
ECONOMIA
Dolianova è un centro importante per la coltura della
vite e dell'olivo, nonché per la trasformazione dei
detti prodotti ad opera soprattutto della Cantina Sociale
e della COPAR (Cooperativa Olivicoltori del Parteolla),
aziende esportatrici a livello nazionale e internazionale.
Un'altra importante attività economica è la
produzione dei formaggi ovi-caprini, in quanto Dolianova
è sede dell'Argiolas Formaggi, uno dei più
grandi caseifici della Sardegna, che esporta i propri prodotti
in gran parte dell'Italia e ha alle proprie dipendenze più
di 60 lavoratori. Il centro rappresenta inoltre un punto
di riferimento per i paesi circostanti per quanto riguarda
il commercio e i servizi, anche grazie a una zona artigianale
e industriale in forte espansione.
ORIGINI
E CENNI STORICI
I ritrovamenti archeologici testimoniano la presenza di
insediamenti umani sin dalla preistoria, specie nella parte
montuosa, dove era facile trovare rifugio e dedicarsi alla
caccia. I primi documenti su Dolia risalgono però
al 1089, quando il vescovo Virgilio firmò l'atto
di fondazione dei monasteri dei santi Giorgio e Genesio,
creati per volontà di Arzone giudice di Cagliari.
Nel 1503 la diocesi di Dolia era legata a quella di Cagliari.
Il comune nasce il 25 giugno 1905 dalla fusione dei due
centri Sicci San Biagio e San Pantaleo.