Castiadas
è un comune sparso della provincia Sud Sardegn a
circa 8 km da Costa Rei. L'economia del comune, per decenni
basata su agricoltura e pastorizia, oggi si basa in buona
parte anche sul turismo, grazie ai vari insediamenti presenti
lungo la costa. Oggi per chi trascorre le vacanze in questo
paese è divenuta tappa dobbligo visitare la
Colonia penale con i suoi numerosi distaccamenti, in fase
di ristrutturazione e di ambiziosi progetti per lutilizzo
dei locali che un tempo venivano occupati dai detenuti.
Oltre alla Colonia Penale agricola, una serie di elementi
archeologici hanno lasciato sul territorio, una affascinante
testimonianza, con nuraghi, villaggi, menhirs, domus de
janas e tombe dei giganti, con riscontrabili frequentazioni
dellepoca nuragica fino allepoca medioevale.
Con i suoi 20 km di costa con spiagge incantevoli e paesaggi
immersi nel verde, dove lazzurro del mare lambisce
il candore abbagliante di lunghissime coste di sabbia finissima.
Le numerose spiagge di Castiadas, hanno il colore e la struttura
variabile, si passa da un bianco finissimo e cristallino
nelle località denominate, Cala Pira, Monte Turno
e SantElmo, ad una sabbia più compatta e dorata,
nelle località marine di Cala Sinzias, Cala Marina,
Villa Rey e Santa Giusta. Castiadas non è solo mare,
oltre a chilometri di incantevoli coste, cè
un patrimonio ambientale ancora incontaminato, con le sue
montagne, con il candore delle rocce lavorate dal vento
e dalle piogge, dove la vegetazione esistente è rimasta
vergine come madre natura ha creato.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Le prime tracce dell'odierno abitato risalgono al XIV secolo,
quando fu fondato il villaggio di Villanova Castiadas, abbandonato
nel secolo successivo per via delle frequenti pestilenze
e dei casi di malaria registrati in quei tempi. Nell'Ottocento,
dopo oltre tre secoli di completo abbandono, la zona venne
bonificata col fine di erigere una colonia agricola penale,
chiusa in seguito negli anni cinquanta e da qualche anno
riconvertita a museo. Nel secondo dopoguerra Castiadas,
all'epoca appartenente al comune di Muravera, visse una
fase di espansione su spinta dell'ETFAS (Ente di Trasformazione
Fondiaria Agraria della Sardegna), che portò alla
nascita delle borgate dell'Annunziata e di Olia Speciosa,
oltre alla valorizzazione di quelle di Sabadi, Ortedusu
e San Pietro. Nel 1986 infine Castiadas divenne comune autonomo.
LE
VECCHIE CARCERI
A causa di frequenti epidemie di malaria e peste, dalla
fine del 500 il paese rimase disabitato per circa 350 anni
fino al 11 agosto del 1875, quando per ordine del Ministero
dellInterno, sbarcarono sulla spiaggia solitaria di
Sinzias trenta detenuti e sette agenti di custodia, con
il compito di bonificare e dare nuova vita ad un territorio
infetto, desolato e incolto da tempo immemorabile. Fù
così che riprese la vita, con lavvenuta dei
carcerati, che anno dopo anno, pietra dopo pietra, realizzarono
quella che poi divenne la Colonia penale più grande
dItalia, fino al raggiungimento di oltre 1000 detenuti,
100 agenti di custodia e oltre a 70 impiegati e relativi
familiari.