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Castelsardo
Sardegna

Castelsardo (in sassarese Caltheddu Saldhu, in sardo Casteddu Sardu) è un comune italiano della Sardegna di 5.795 abitanti in provincia di Sassari. Castelsardo si affaccia con il suo borgo medievale al centro del Golfo dell'Asinara, nel nord della Sardegna, nella regione storica dell'Anglona in un susseguirsi di coste rocciose trachitiche con piccole insenature, se si eccettua la spiaggia di Lu Bagnu. Grazie a questa posizione la località, oltre ad essere esposta ai venti, gode di un panorama unico e gradevolissimo su tutte le coste del Golfo, comprese quelle della Corsica. Il Castellanese odierno (parlato in una fascia compresa tra Castelsardo, Tergu, Sedini e La Muddizza di Valledoria) viene da una commistione tra il substrato dell'antico sardo logudorese con il còrso e il gallurese, reso spurio dalle influenze genovesi nonché pisane e aragonesi, avutesi nei periodi del dominio dei Malaspina e in quello successivo al dominio dei Doria. Nell'ultimo secolo la parlata si è italianizzata, riassumendo così cadenze sassaresi e rimanendo nel contempo particolare rispetto ai dialetti della zona circostante. Costituisce la cosiddetta "zona grigia" di transizione tra il sassarese e il gallurese. L'economia attuale è basata principalmente sul turismo, sull'edilizia e sulla pesca. Per quanto riguarda il commercio, il paese è ben fornito di negozi dei vari settori, fra cui spiccano quelli di artigianato locale.

La città è inserita in diverse reti internazionali, fra le quali "I borghi più belli d'Italia", il "Village Terraneo" (che riunisce 17 fra le più belle città euromediterranee) e soprattutto la Conferenza permanente delle Citta storiche del Mediterraneo, nell'ambito della quale vengono organizzate numerose iniziative umanitarie (recentemente è stato donato dalla città di castelsardo un forno per la panificazione ad un'associazione caritatevole che si occupa di assistere le famiglie povere di Betlemme), culturali (convegni, conferenze) ed artistiche (fra le quali in concerto per la Vita e per la Pace, che da sette anni va in onda il giorno di Natale in Mondovisione). Vi si tiene con cadenza annuale la rassegna "Libriincastello"; il Comune offre la possibilità di servizio navetta per gli spettacoli teatrali della vicina Sassari. A Castelsardo risiede l'autore di romanzi e poesie in lingua Giuseppe Tirotto, non è raro assistere a delle presentazioni di suoi libri o a "reading" di poesie in sardo tenuti da lui stesso. Sono attivi dei corsi regionali per i mestieri del comparto turistico e per le arti bianche. Il paese è sede della Confraternita di Santa Croce, una delle ultime confraternite ancora esistenti in Europa, che ha la propria sede nell'Oratorio di Santa Maria. La sua storia prosegue ininterrotta dalla fondazione (XVI secolo), così come ininterrotto è stato il tramandarsi dei canti e delle relative tecniche. In tutta Europa vi sono solo due confraternite che possono vantare una così lunga tradizione. La confraternita, pur essendo composta da laici, è di carattere religioso, e dipende direttamente dal Vescovo, che ha facoltà di legittimarne il priore (che viene eletto ogni anno) come anche di sciogliere la confraternita stessa. Questo perché, essendo stata per lunghi periodi l'unico centro di aggregazione e di affermazione sociale, molto spesso ha contribuito alla formazione di gruppi di potere all'interno del paese e della diocesi, a volte in aperto contrasto con il Vescovo stesso.

DA VEDERE
la domus de janas "roccia dell'elefante", situata sulla strada per la fraz. di S. Giovanni, molto pittoresca;
le mura megalitiche prenuragica del monte Ossoni, vicino Multeddu;
il nuraghe Paddaju, più vari altri nuraghi difficilmente raggiungibili o ancora in fase di censimento.
Nel centro storico, oltre al Castello dei Doria del 1102, sede del Museo dell'intreccio mediterraneo, il museo più visitato della sardegna, si trovano:
la Concattedrale intitolata a Sant'Antonio abate, con la pala d'altare del maestro di Castelsardo e il campanile culminante in una cupola maiolicata;
le cripte sottostanti la concattedrale, nelle quali è ubicato il bellissimo museo "Maestro di Castelsardo"; la chiesa di S. Maria con il Cristo nero, ligneo;
il palazzo dei Doria;
il Palazzo "La Loggia", palazzo civico fin dal 1111 (la campana civica reca questa data) ed oggi sede del Consiglio comunale;
il Palazzo Eleonora d'Arborea (recentemente restaurato), sede di rappresentanza del Sindaco e sede della vetrina telematica dalla quale è possibile partire con visite teleguidate per il borgo antico;
la cinta muraria a mare ed il percorso di sentinella (recentemente ripristinato nell'area di Manganella, con l'accesso al mare "Mandracho del soccoro", da cui si gode di una splendida vista sull'intero Golfo dell'Asinara
il Ponte levatoio e la Porta pisana (uno dei due accessi alla città).
L'intero borgo, edificato sulla rocca e interamente circondato da possenti mura (con 17 torri, delle quali solo tre a pianta quadra) è costituito di case antiche di secoli.

GASTRONOMIA
Castelsardo ha una ristorazione di qualità nei suoi 58 ristoranti, aperti tutto l'anno, con punte di eccellenza in almeno 5-6 ristoranti ubicati nel centro e sulla costa. Tipiche di Castelsardo sono tutte le pietanze a base di pesce, in particolare le aragoste alla castellanese (con una salsa fatta con le uova delle aragoste), astici, granseole, triglie, zerri, pesci di S.Pietro, ricci e frutti di mare.

MANIFESTAZIONI
L'evento più importante e famoso che caratterizza il paese è l'insieme dei riti della settimana santa. Esiste a Castelsardo una tradizione secolare, portata avanti dalla Confraternita di Santa Croce fin dal XVI secolo. La giornata più pittoresca e interessante è il lunissanti in cui oltre a varie processioni, viene praticato un pellegrinaggio alla vicina basilica di Tergu. L'evento è noto in tutto il mondo e la confraternita è oggetto di studio da parte dei musicologi. Fra gli eventi minori, la festa del patrono del 17 gennaio, la processione in mare con la Madonna dei pescatori il 15 agosto, la festa di San Giovanni del 24 giugno (consuetudine questa che prende origine dai riti pagani di inizio estate, in cui i "compari" e le "comari" saltavano in coppia i falò) ormai quasi del tutto in disuso.
Negli ultimi anni Castelsardo è diventata teatro di importanti eventi culturali e di spettacolo che ne fanno una delle realtà cittadine più vivaci. In particolare, da sei anni si tengono importanti manifestazioni in occasione del Natale e soprattutto del Capodanno in Piazza, che hanno visto la partecipazione nelle ultime edizioni, fra gli altri, di: Tazenda, Max Gazzè, Paola Turci e Marina Rei (2007), Neffa (2006), Negramaro (2005), Le Vibrazioni (2004), Alex Britti (2003), Francesco Renga (2002). Assai significativi anche gli eventi collaterali organizzati dall'amministrazione comunale in occasione della Settimana Santa, in particolare la "Pasquetta in Musica", che si tiene sui prati dove sorgono le mura a mare verso il Ponte levatoio, giunta quest'anno alla sesta edizione, e caratterizzata negli ultimi anni soprattutto da artisti jazz e pop, con la partecipazione, fra i tanti, di: Eugenio Bennato, Sergio Cammariere, Franca Masu, Paolo Fresu, Giorgio Conte, Avion Travel, Jono Manson, Max Gazzè, Ginevra di Marco, Piero Marras, Irio di Paula.
Altri importanti eventi si tengono durante tutto il corso dell'anno, in particolare d'estate. Inoltre le sale del Castello, le cripte della Concattedrale, il seminario vescovile e l'episcopio ospitano interessanti esposizioni permanenti ed allestimenti tematici.

ORIGINI E CENNI STORICI
Tale posizione, oltre all'esistenza di piccoli approdi naturali, contribuì sicuramente alla scelta del luogo come sede di antichi centri abitati. Senza approfondire le motivazioni e le dislocazioni dei numerosi insediamenti pre-nuragici e nuragici (di cui proprio in questi anni si sta riscrivendo la storia, legandola vieppiù alla storia del Mediterraneo), già i romani vi costruirono le loro abitazioni nelle vicinanze dell'odierno porto turistico: a quei tempi l'approdo era situato su una spiaggia denominata Fritum Janii (porto di Giano) da cui l'odierno nome del porto e della collina sovrastante, Frigiano. Detto approdo fungeva da scalo commerciale per la cittadina di Tibula, mai individuata con certezza, ma che probabilmente si componeva di poche unità abitative. Vi erano anche altri approdi, come il portum granaticum (Lu Grannadu) e Cala Lagustina o Hostilia (Baia Ostina). Il toponimo "Cala Augustina" invece, nonostante raccolga molte simpatie tra gli abitanti, non può essere indicato come probabile nome latino originario, in quanto di etimo scorretto (in pratica si tratterebbe di una latinizzazione basata su errate supposizioni). Con il decomporsi dell'Impero Romano e la presa di potere da parte dei vari Giudici, con l'andare degli anni molte terre vennero donate alla Chiesa e a vari ordini monastici (si deve tener conto che nel periodo fra il Cinquecento e Seicento la Sardegna era una regione ricchissima di terre e bestiame e l'entità di quelle donazioni era notevole). A pochi chilometri verrà fondato l'importantissimo monastero benedettino di Tergu, ora in fase di studio archeologico, mentre sul colle di Frigiano vi era già un monastero probabilmente di eremiti antoniani, intorno a cui si aggregò la popolazione locale, per lo più dispersa in focolai rurali. Tale centro di aggregazione perse di importanza, per divenire poi un lazzareto, quando nel 1102 venne fondato il castello della famiglia genovese dei Doria, battezzato Castelgenovese. Questa è considerata la data ufficiale di fondazione del castello, ma studi successivi indicano come data ben più probabile il 1270, periodo principe dell'incastellamento feudale nel Nord-Sardegna. Gli abitanti della zona, si trasferirono progressivamente all'interno della rocca, dotata di un approdo indipendente e di numerose vasche per la raccolta dell'acqua. Quella fu la nascita del paese così come ancora oggi possiamo vederlo noi, nonostante l'urbanizzazione avvenuta dal 1950 ad oggi. Esso fu, con qualche breve parentesi, la sede dei Doria in Sardegna durante le varie lotte per il possesso dell'isola che portarono allo sfinimento di tutte le forze in campo. A cominciare dai Doria, passando per i Giudici di Arborea del casato dei Cappai de Baux ( Eleonora D'Arborea, moglie di Brancaleone Doria, vi abitò per anni), fino agli Aragonesi, che uscirono vincitori dagli ultimi conflitti, ma dopo aver pagato un alto prezzo in termini di vite, denari e tempo. La rocca, così come era stata concepita, risultò imprendibile fino all'avvento delle armi moderne. Dal 1520 (la data non è certa) il paese venne rinoniminato Castel Aragonese; nel frattempo divenne sede vescovile, sostituendo così l'ormai scomparsa Ampurias, di cui però conservò la denominazione; nel 1586 si ha l'inizio della costruzione della cattedrale. Nel 1767 Castelsardo, ormai sotto dominio sabaudo, assunse l'attuale denominazione per volontà di Carlo Emanuele III. Il paese cominciò a perdere di importanza verso la prima metà dell Ottocento, schiacciato da dei proprietari terrieri troppo autoritari e da un impoverimento della vita culturale e sociale, unica alternativa alle poche terre coltivabili, dovuta al progressivo allontanarsi dei seminaristi, dei frati, del vescovo. La peste di fine secolo, arrivata con notevole ritardo rispetto al resto dell'isola, completò l'opera condannando il paese al periodo più povero della propria storia, superato grazie ai molti figli emigrati e poi rientrati, ai finanziamenti delle varie amministrazioni, all'industria del turismo, sempre attenta ai luoghi ricchi di mare, fascino e storia. Attualmente è in corso un adeguamento delle infrastrutture atte alla ricezione di un turismo attento e colto, nonché un rilancio delle iniziative culturali tra cui non ultima la riqualificazione della biblioteca.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 5.410 (M 2.648, F 2.762)
Densità per Kmq: 119,0 (Censimento Istat 2001)

CAP 07031
Prefisso Telefonico 079
Codice Istat 090023
Codice Catastale C272

Denominazione Abitanti castellanesi
Santo Patrono Sant'Antonio abate
Festa Patronale 17 gennaio

Numero Famiglie (2001) 2.012
Numero Abitazioni (2001) 2.976

Il Comune di Castelsardo è:
Località balneare segnalata con tre vele nella Guida Blu di Legambiente

Il Comune di Castelsardo fa parte di:
Regione Agraria n. 11 - Colline litoranee di Castelsardo
Club I Borghi più Belli d'Italia

Comuni Confinanti
Sedini, Sorso, Tergu, Valledoria

Musei nel Comune di Castelsardo
Museo dell'Intreccio Mediterraneo

Castelli e Fortificazioni
Castello dei Doria (ruderi)

Chiese e altri edifici religiosi castellanesi
Cattedrale di Sant'Antonio Abate (XVI secolo)

Luoghi di Interesse
Nuraghe Paddaggiu
Muraglia Megalitica preistorica di Monte Ossoni
Domus de Janas Roccia dell'Elefante