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Calasetta
Sardegna

Calasetta (in sardo Calasèra), è un comune di 2.851 abitanti della provincia di Carbonia-Iglesias, nella regione del Sulcis-Iglesiente. Oggi é un comune onorario della Provincia di Genova. La cittadina è nota come «la bianca», per il colore prevalente delle abitazioni. Sono caratteristici il bianco calce, appunto, l'azzurro del cielo e del mare, e il verde dei ginepri sulle spiagge. Il territorio comunale costituisce la parte settentrionale dell'Isola di Sant'Antioco, il territorio comunale è formato da basse colline con coste scoscese a falesie verso Ovest, mentre ad Est la costa è bassa e caratterizzata da un golfo marino di bassa profondità, che separa l'isola dalla Sardegna. Nella parte esterna (lato Ovest), vi sono poche belle ampie spiagge, soggette, soprattutto quelle esposte a Maestrale, ad imponenti mareggiate invernali. Il sito portuale non ha alti fondali (è poco profondo) e quindi è limitato a natanti di piccola stazza, il nucleo abitato di Calasetta ed il porto hanno una esposizione meteomarina invidiabile, essendo ridossata da Maestrale, che localmente è il vento di massima traversìa, ma anche alquanto da Scirocco, il secondo per rilevanza; e perfettamente riparata a Libeccio. La possibilità di portare, con limitati interventi, i fondali del porto a valori maggiori renderebbe molto più interessante l'approdo di Calassetta. Il porto di Calasetta è capolinea di una delle due linee di traghetto che collegano Carloforte sulla contigua isola di San Pietro alla Sardegna, direttamente (via Portovesme), o indirettamente (via Calasetta ed isola di Sant'Antioco); data la posizione naturalmente sicura del porto, l'approdo di Calasetta è sempre ben agibile in tutte le condizioni meteomarine. Esistono anche collegamenti notturni. Il clima e la situazione geografica di Calasetta sono completamente comprese in un clima definibile come mediterraneo caldo, con inverni tiepidi o freschi, umidi ed a volte ventosi, (vento prevalente il Maestrale), e con estati molto calde, molto soleggiate ed aride, con un intervento fortemente moderatore delle temperature massime recato dai venti marini. La piovosità estiva è ridottissima, fatto che limita la vegetazione estiva delle erbacee (abbondantissime e fiorite in inverno), e privilegia invece la vegetazione a macchia mediterranea, bassa sul lato Ovest, a ginepro, mirto, lentisco, rosmarino, e palma di San Pietro. La parte orientale (Est) ha una vegetazione a macchia più alta ed è quella che alloggia la maggior parte delle coltivazioni. Nel 2006 è stata portata a termine una nuova strada che collega il Comune di Calasetta al Comune di Sant'Antioco percorrendo l'isola sul lato ovest rendendo così possibile il giro completo dell'isola lungo la costa.

 

ECONOMIA
Diversamente dalla vicina città Carloforte, che è stata favorita dai traffici marittimi per la presenza di un grande porto, Calasetta per necessità dovette sviluppare maggiormente una economia agricola. La successiva immigrazione di alcuni coloni piemontesi, finita con un sostanziale fallimento, in una situazione sanitaria durissima, (il paese fu decimato nei primi anni da ripetute terribili epidemie), produsse comunque un prezioso afflusso di tecniche culturali di coltivazione della vite, sviluppando così una autonoma pregevole capacità nella produzione agricola, ed in particolare nella produzione del vino di alta qualità. La poche persone di origine piemontese che riuscirono a resistere ed a sopravvivere, furono comunque rapidamente e completamente assorbite dalla comunità tabarchina.

ETIMOLOGIA
L'origine del nome ancora è incerto. Sedda, in sardo, significa sella di cavallo: esaminata la configurazione del territorio si può dire che posta la zona della torre quale punto più alto della cittadina (di una sella) i lati discendenti (della stessa possono essere) quelli verso il porticciolo e la zona attigua alla spiaggia sotto torre come lati tali da raffigurare una sella di cavallo da cui forse il nome del paese. Alcuni attribuiscono, invece, l'origine a "Cala della seta", per via della "seta di mare", ovvero il bisso.

CENNI STORICI
La popolazione di Calasetta è un'isola linguistica tabarchina (variante della lingua ligure), come la prospiciente Carloforte sulla vicina Isola di San Pietro; questa peculiarità culturale è dovuta alla colonizzazione e fondazione del paese da parte di coloni liguri provenienti dalle coste tunisine. Alla metà del 1500 un gruppo di liguri, partiti da Pegli (presso Genova) partirono per piccola isola di Tabarka vicina alla costa della Tunisia, al seguito dei Lomellini, cospicuo casato genovese, che aveva avuto una concessione sul posto, per praticare commerci e la pesca del corallo. Alla metà del 1700, essendo divenuta meno redditizia la pesca del corallo, ed essendo peggiorati i rapporti con i tunisini, i coloni abbandonarono la Tunisia ed ottennero dal re di Sardegna le concessioni a costituire insediamenti; il primo, nel 1738, nell'isola di San Pietro con la costituzione di Carloforte, e quindi poi di Calasetta in una parte pressoché disabitata dell'isola di Sant'Antioco. Il Re affidò all’ordine religioso dei Santi Maurizio e Lazzaro, che nel 1758 aveva ottenuto in feudo il territorio di Sant'Antioco, il compito di guidare l'insediamento di Calasetta. L'insediamento fu costituito formalmente nel 1770. Per il comune passaggio per la piccola isola tunisina di Tabarca la popolazione di Calasetta, in analogia con quella della vicina Carloforte, definisce sé stessa come tabarchina, e la lingua ligure parlata a Calasetta è detta "tabarchina". Il 27 maggio 2006 Calasetta è stato riconosciuto come comune onorario dalla Provincia di Genova in virtù dei legami storici, economici e culturali con il capoluogo ligure. Gemellata con Genova Pegli dal 2006.

Calasetta (in sardo Calasèra), è un comune di 2.851 abitanti della provincia di Carbonia-Iglesias, nella regione del Sulcis-Iglesiente. Oggi é un comune onorario della Provincia di Genova. La cittadina è nota come «la bianca», per il colore prevalente delle abitazioni. Sono caratteristici il bianco calce, appunto, l'azzurro del cielo e del mare, e il verde dei ginepri sulle spiagge. Il territorio comunale costituisce la parte settentrionale dell'Isola di Sant'Antioco, il territorio comunale è formato da basse colline con coste scoscese a falesie verso Ovest, mentre ad Est la costa è bassa e caratterizzata da un golfo marino di bassa profondità, che separa l'isola dalla Sardegna. Nella parte esterna (lato Ovest), vi sono poche belle ampie spiagge, soggette, soprattutto quelle esposte a Maestrale, ad imponenti mareggiate invernali. Il sito portuale non ha alti fondali (è poco profondo) e quindi è limitato a natanti di piccola stazza, il nucleo abitato di Calasetta ed il porto hanno una esposizione meteomarina invidiabile, essendo ridossata da Maestrale, che localmente è il vento di massima traversìa, ma anche alquanto da Scirocco, il secondo per rilevanza; e perfettamente riparata a Libeccio. La possibilità di portare, con limitati interventi, i fondali del porto a valori maggiori renderebbe molto più interessante l'approdo di Calassetta. Il porto di Calasetta è capolinea di una delle due linee di traghetto che collegano Carloforte sulla contigua isola di San Pietro alla Sardegna, direttamente (via Portovesme), o indirettamente (via Calasetta ed isola di Sant'Antioco); data la posizione naturalmente sicura del porto, l'approdo di Calasetta è sempre ben agibile in tutte le condizioni meteomarine. Esistono anche collegamenti notturni. Il clima e la situazione geografica di Calasetta sono completamente comprese in un clima definibile come mediterraneo caldo, con inverni tiepidi o freschi, umidi ed a volte ventosi, (vento prevalente il Maestrale), e con estati molto calde, molto soleggiate ed aride, con un intervento fortemente moderatore delle temperature massime recato dai venti marini. La piovosità estiva è ridottissima, fatto che limita la vegetazione estiva delle erbacee (abbondantissime e fiorite in inverno), e privilegia invece la vegetazione a macchia mediterranea, bassa sul lato Ovest, a ginepro, mirto, lentisco, rosmarino, e palma di San Pietro. La parte orientale (Est) ha una vegetazione a macchia più alta ed è quella che alloggia la maggior parte delle coltivazioni. Nel 2006 è stata portata a termine una nuova strada che collega il Comune di Calasetta al Comune di Sant'Antioco percorrendo l'isola sul lato ovest rendendo così possibile il giro completo dell'isola lungo la costa.

ECONOMIA
Diversamente dalla vicina città Carloforte, che è stata favorita dai traffici marittimi per la presenza di un grande porto, Calasetta per necessità dovette sviluppare maggiormente una economia agricola. La successiva immigrazione di alcuni coloni piemontesi, finita con un sostanziale fallimento, in una situazione sanitaria durissima, (il paese fu decimato nei primi anni da ripetute terribili epidemie), produsse comunque un prezioso afflusso di tecniche culturali di coltivazione della vite, sviluppando così una autonoma pregevole capacità nella produzione agricola, ed in particolare nella produzione del vino di alta qualità. La poche persone di origine piemontese che riuscirono a resistere ed a sopravvivere, furono comunque rapidamente e completamente assorbite dalla comunità tabarchina.

ETIMOLOGIA
L'origine del nome ancora è incerto. Sedda, in sardo, significa sella di cavallo: esaminata la configurazione del territorio si può dire che posta la zona della torre quale punto più alto della cittadina (di una sella) i lati discendenti (della stessa possono essere) quelli verso il porticciolo e la zona attigua alla spiaggia sotto torre come lati tali da raffigurare una sella di cavallo da cui forse il nome del paese. Alcuni attribuiscono, invece, l'origine a "Cala della seta", per via della "seta di mare", ovvero il bisso.

CENNI STORICI
La popolazione di Calasetta è un'isola linguistica tabarchina (variante della lingua ligure), come la prospiciente Carloforte sulla vicina Isola di San Pietro; questa peculiarità culturale è dovuta alla colonizzazione e fondazione del paese da parte di coloni liguri provenienti dalle coste tunisine. Alla metà del 1500 un gruppo di liguri, partiti da Pegli (presso Genova) partirono per piccola isola di Tabarka vicina alla costa della Tunisia, al seguito dei Lomellini, cospicuo casato genovese, che aveva avuto una concessione sul posto, per praticare commerci e la pesca del corallo. Alla metà del 1700, essendo divenuta meno redditizia la pesca del corallo, ed essendo peggiorati i rapporti con i tunisini, i coloni abbandonarono la Tunisia ed ottennero dal re di Sardegna le concessioni a costituire insediamenti; il primo, nel 1738, nell'isola di San Pietro con la costituzione di Carloforte, e quindi poi di Calasetta in una parte pressoché disabitata dell'isola di Sant'Antioco. Il Re affidò all’ordine religioso dei Santi Maurizio e Lazzaro, che nel 1758 aveva ottenuto in feudo il territorio di Sant'Antioco, il compito di guidare l'insediamento di Calasetta. L'insediamento fu costituito formalmente nel 1770. Per il comune passaggio per la piccola isola tunisina di Tabarca la popolazione di Calasetta, in analogia con quella della vicina Carloforte, definisce sé stessa come tabarchina, e la lingua ligure parlata a Calasetta è detta "tabarchina". Il 27 maggio 2006 Calasetta è stato riconosciuto come comune onorario dalla Provincia di Genova in virtù dei legami storici, economici e culturali con il capoluogo ligure. Gemellata con Genova Pegli dal 2006.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 2.745 (M 1.355, F 1.390)
Densità per Kmq: 88,6 (Censimento Istat 2001)

CAP 09011
Prefisso Telefonico 0781
Codice Istat 107002
Codice Catastale B383

Denominazione Abitanti calasettani
Santo Patrono San Maurizio
Festa Patronale 22 settembre

Numero Famiglie (2001) 1.142
Numero Abitazioni (2001) 2.944

Il Comune di Calasetta fa parte di:
Regione Agraria n. 7 - Colline litoranee del Sulcis

Comuni Confinanti
Sant'Antioco

Chiese e altri edifici religiosi calasettani
Chiesa di San Maurizio

Eventi, Feste e Sagre
Sagra del Pesce (a luglio)