Cabras
(in sardo Crabas) è una cittadina di 9.004 abitanti
della provincia di Oristano, nella regione del Campidano
di Oristano sulla riva sinistra dello stagno omonimo. Il
territorio comunale si estende per 102,18 km2, e confina
a nord con i comuni di Riola Sardo e Nurachi e a est con
Oristano. A ovest invece il territorio si affaccia sul mare,
con un'articolazione costiera di circa 30 km che comprende
al suo interno la penisola del Sinis e i due isolotti disabitati
di Mal di Ventre e del Catalano (Maluentu).
DA
VEDERE
Fra i principali luoghi di interesse del centro abitato
di Cabras vi è la chiesa parrocchiale di Santa Maria
Assunta, una costruzione barocca del XVII secolo dedicata
alla santa patrona. A fianco ad essa si possono ancora trovare
alcuni resti del castello di Casa di Regno (o Mar'e Pontis),
che dopo l'utilizzo nel periodo giudicale andò rapidamente
in rovina a partire dal XV secolo. Altra chiesa da segnalare
è quella dello Spirito Santo, costruita nel 1601
con una sola navata e due cappelle laterali in stile tardo
gotico. Nel territorio del comune si trova il villaggio
punico di Tharros, uno dei più importanti siti archeologici
della Sardegna, oltre alle antiche chiese di San Giovanni
di Sinis e San Salvatore costruita sopra l'omonimo ipogeo,
un pozzo sacro utilizzato in epoca preistorica per il culto
delle acque. I reperti archeologici trovati a Tharros e
nei due villaggi prenuragici che sorgevano sulle rive dello
stagno sono conservati al Museo archeologico comunale Giovanni
Marongiu?. Di grande interesse sono anche le spiagge della
penisola del Sinis, un litorale ancora per larghi tratti
non costruito nel quale spiccano per bellezza le bianche
distese di sabbia di Is Arutas. Lo stagno di Cabras è
infine noto per la presenza di numerosi uccelli acquatici
fra cui i fenicotteri rosa.
CENNI
STORICI
I primi insediamenti nell'attuale centro di Cabras risalgono
al XI secolo, quando la città di Tharros si spopolò
definitivamente a causa delle incursioni dei corsari nordafricani.
I primi abitanti si stabilirono intorno al castello di cui
oggi rimangono solo alcuni resti vicino alla chiesa parrocchiale.
Durante il periodo giudicale guadagnò una discreta
importanza poiché spesso la corte del Giudicato d'Arborea
risiedeva nel castello. Dopo la caduta del giudicato, il
paese passò sotto il dominio di numerosi feudatari
anche se spesso gli abitanti cercarono di liberarsi dal
vincolo feudale anche con rivolte. Nella prima metà
del XIX secolo il paese fu incluso nella provincia di Oristano
come capoluogo di mandamento, sino al 1859 quando passò
alla provincia di Cagliari. Nel 1974 tornò infine
a far parte della provincia di Oristano appena ricreata.
ECONOMIA
L'economia del paese è basata principalmente sulla
pesca, che viene svolta nello stagno in cui sono presenti
numerosi allevamenti ittici. I pescatori sono riuniti in
cooperative e pescano soprattutto muggini. Prodotto tipico
della zona è infatti la bottarga, uova di muggine
essicate e salate che vengono commercializzate in tutta
italia come prodotto tipico.