.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Berchidda
Sardegna

Berchidda (in sardo Belchidda, in gallurese Bilchidda) è un comune della provincia di Sassari. Berchidda sorge a 300m del livello del mare, ai piedi della catena del Limbara. Il territorio comunale, lungo la vallata in direzione sud-est è attraversato dalla s.s. 131 e dalla ferrovia Cagliari-Olbia-Golfo Aranci. Tutto il territorio è ben collegato col centro abitato tramite diverse vie di comunicazione. Da nord, in senso orario, il territorio di Berchidda confina con i comuni di Tempio Pausania, Calangianus, Monti, Alà dei Sardi, Buddusò ed Oschiri. La zona collinosa, è piuttosto accidentata e la vallata, che dal lago artificiale del Coghinas risale fino alla stazione di Monti è circondata a nord dalla catena montuosa del Limbara, che nel territorio di Berchidda raggiunge 1362 m. con punta Sa Berritta; a est e a sud, dalle colline che da Monti risalgono fino all'altopiano di Alà dei Sardi e Buddusò, raggiunge gli 822 m. di altezza in punta Su Untulzu e i 694 m. in Nodu Gioghidolzos. Il territorio ha una superficie di 20188 ha di cui 25 appartenenti al comune. È caratterizzato da terreni e rocce di origine eruttiva del paleozoico. La tipologia del rilievo della catena del Limbara, a nord del paese, è quella granitica, affascinante soprattutto per le rocce abilmente modellate dalla natura, per grossi massi scavati che formano vere e proprie grotte utilizzate in diverse epoche come sepolture, abitazioni, e ricovero di animali. Le condizioni climatiche sono quelle delle zone interne sarde, con temperature medie di 15°. Un'influenza importante sul clima è dato dal Lago Coghinas che aumenta l'umidità di tutto il territorio, tanto che in alcune parti dell'anno si hanno fitte coltri di nebbia. Le precipitazioni sono concentrate nel periodo autunnale; spesso si verificano forti temporali che possono causare gravi danni alle colture. Organizzato in attività cooperativistiche e zootecniche, questo centro è noto per la ricchezza della sua enogastronomia e per la produzione del vino Vermentino. Dai sentieri che la percorrono, raggiungendo le ombrose aree attrezzate, la vista spazia verso la vallata sottostante e si può ammirare e leggere il tessuto urbano di Berchidda, i suoi edifici addossati in file serrate lungo la ripida viabilità a gradoni della parte antica più a monte, la piazza con le sue chiese e il Municipio, gli edifici pubblici e i palazzetti neoclassici e liberty nella parte intermedia, e i villini con giardino e la maglia stradale più ariosa e regolare a valle. Interessanti le fontane, in particolare per l’ambientazione quella ottocentesca ai piedi della pineta, con il suo piazzale ombreggiato e l’elegante edificio classicheggiante che vi prospetta. La piazza principale, recentemente sistemata con un interessante intervento, è anche un piacevole punto di belvedere verso la vallata e il picco del Monte Acuto con i ruderi del castello.

ETIMOLOGIA
Il toponimo Berchidda attestato in fonti medioevali come Berquilla, deriva forse da virgilla, diminutivo del latino virga (virgulti usati per fabbricare canestri) o dal termine cuercus (quercia), oppure secondo altri studiosi dal tedesco berg (montagna).

ORIGINI E CENNI STORICI
La presenza umana nel suo territorio è attestata fin dalla preistoria. Dal secolo XI e fino al 1272 fece parte nel Giudicato di Torres della curatoria di Ogianu (con Oschiri). In seguito e per lunghi decenni Berchidda fece parte del Giudicato di Arborea. Dopo la conquista della Sardegna da parte dei Catalano-Aragonesi il suo territorio fu infeudato a Bernardo de Centelles. Da quel momento e fino al 1843 le sue vicende furono legate, come quelle di tutto il Monte Acuto, alla signoria di Oliva. Nel 1825 entrò a far parte della provincia di Ozieri alle dipendenze del distretto di Oschiri.

DA VEDERE
Dolmen di Santa Caterina e di Sant'Andrea (in località Abialzos)
Dolmen di Monte Acuto

EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa di Santa Caterina
Chiesa di San Michele
Chiesa di San Marco
Chiesa del Rosario

CHIESA DI SANT'ANDREA
Situata nella località di Abialzos, valle nuragica situata ad EST del paese. Venne edificata nel 1660, durante il dominio spagnolo, venne restaurata completamente negli anni Ottanta. La chiesa è molto semplice e simile alle altre chiese della zona, è più allungata, la facciata non presenta nessuna croce e nessun campanile. Nelle immediate vicinanze si trovano due dolmen risalenti al 2500 a.C.; il primo è ben conservato, circondato da massi di granito, la copertura è una grande lastra tonda; il secondo di forma rettangolare non ha copertura.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 3.177 (M 1.555, F 1.622)
Densità per Kmq: 15,7

CAP 07022
Prefisso Telefonico 079
Codice Istat 104006
Codice Catastale A789

Denominazione Abitanti berchiddesi
Santo Patrono San Sebastiano
Festa Patronale 31 agosto

Numero Famiglie 1.169
Numero Abitazioni 1.792

Il Comune di Berchidda fa parte di:
Comunità Montana Monte Acuto
Regione Agraria n. 3 - Colline dell'Alto Coghinas
Associazione Nazionale Città dell'Olio
Associazione Nazionale Città del Vino

Comuni Confinanti
Alà dei Sardi, Calangianus, Monti, Oschiri, Tempio Pausania.