Abbasanta
(in sardo Abbasànta) è un comune di 2.857
abitanti della provincia di Oristano, a 30 km nord-est del
capoluogo. Il comune è situato sull'altopiano omonimo,
nella regione storica del Guilcer. Il territorio di Abbasanta
ha una superficie di 3.985 ettari nella parte settentrionale
della provincia di Oristano. Confina a nord con Norbello,
a sud con Paulilatino e a ovest con Santu Lussurgiu. La
morfologia è generalmente piatta con alcune colline
che raggiungono i 400 metri di altitudine. Il territorio
è ricco di sorgenti anche se alcune non hanno più
acqua a causa del dissesto idrogeologico. Il clima è
mite per la mediocre altitudine, i venti dominanti sono
quelli settentrionali ed occidentali. Nei pressi di Abbasanta
vi è il Nuraghe Losa.
NURAGHE
LOSA
Il nuraghe Losa, situato nelle campagne del comune di Abbasanta,
è uno dei più importanti e meglio conservati
monumenti nuragici. Il mastio risale al XV- XIII secolo
a.C., mentre il bastione, l'antemurale e la cinta muraria
risalgono al XIII - fine XII. Già nella prima età
del Ferro i reperti evidenziano una frequentazione del sito
in diminuzione che però non cadde del tutto in disuso.
Fu utilizzato anche per scopi funerari come attestano i
reperti del VII-VIII secolo. Situato a 304 m. s.l.m. su
un altopiano di roccia basaltica non molto lontano dal centro
abitato di Abbasanta, è ben visibile percorrendo
la SS 131 Cagliari-Sassari presso l'innesto stradale per
Nuoro-Olbia (SS 131 bis). Nelle vicinanze sono presenti
anche i resti di una tomba dei giganti. Costruito interamente
in roccia basaltica, il nuraghe Losa è costituito
da un mastio centrale e da un bastione trilobato a sua volta
circondato da un antemurale. Tutto il complesso nuragico,
compreso il villaggio, è circondato da una cinta
muraria vagamente ellissoidale di 172 x 268 m. I primi scavi
del sito condotti da Filippo Vivanet, coadiuvato da Filippo
Nissarda, iniziarono nel 1890 e riguardarono il bastione.
Nel 1915, Antonio Taramelli condusse una nuova campagna
di scavi riportando alla luce nuove strutture ed il villaggio
circostante. Negli anni cinquanta Giovanni Lilliu esaminò
i reperti rinvenuti dagli scavi precedenti. Negli 'anni
70 Ferruccio Barreca condusse ulteriori scavi e interventi
di restauro, rendendo così visitabile il monumento.
Dal 1989 al 1994 sono state condotte ulteriori indagini
sul mastio ed il bastione.
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa parrocchiale di Santa Caterina di Alessandria
Chiesa di Sant'Agostino
DA
VEDERE INOLTRE
Tomba dei giganti Su Pranu
Domus de janas di Bonorchis
Area funeraria preistorica di Mesu Enas
CENNI
STORICI
1927: Soprresso ed aggregato al comune di Ghilarza;
1934: Ricostituito con distacco delle frazioni di Abbasanta,
Domusnovas Canales e Norbello dal comune di Ghilarza;
1946: Stacca frazione di Norbello costituita in comune autonomo.