Mesagne
è un comune italiano di circa 28.000 abitanti della
provincia di Brindisi, in Puglia. È situata lungo
la via Appia Antica, 10 km a ovest del capoluogo provinciale.
Fa parte dell'Associazione Rete Italiana Città Sane
- OMS ed è fra i comuni più popolosi del Salento.
Mesagne è situata nella pianura salentina e dista
10,5 km da Brindisi, 40 da Lecce e 58 da Taranto. Il territorio
comunale è pianeggiante, anche se il centro storico
è costruito su di una collinetta. Si trova nell'entroterra
e l'approdo più vicino alla costa è sul mare
Adriatico, nel territorio brindisino. Il mar Ionio si trova
invece a meno di 35 km. È la città d'arte
che meglio rappresenta il barocco pugliese in tutta la provincia
con numerosi esempi su edifici privati e religiosi. Molto
caratteristico è il centro storico, con viuzze strette
e con la sua forma unica di cuore.
ETIMOLOGIA
Deriva dal latino medianus, ossia "città di
mezzo".
EDIFICI
RELIGIOSI
Tempietto paleocristiano di San Lorenzo (VII secolo);
Basilica del Carmine (XIV secolo);
Chiesa Mater Domini (1598 - 1605);
Chiesa Santa Maria in Betlemme, in stile barocco fu ricostruita
nel 1738;
Chiesa Matrice (1650 e il 1660);
Chiesa Sant'Anna (1683-1699), sconsacrata, si trova nel
centro storico mesagnese;
Chiesa Santissima Annunziata o Domenicani (1702-1750) (con
portale rinascimentale di Francesco Bellotto del 1555);
Chiesa Sant'Antonio;
Chiesa San Pio.
EDIFICI
STORICI
Il castello presumibilmente esisteva già in periodo
bizantino (XI secolo), ma la costruzione di un Castrum Medianum
è attestata solo nel 1062, anno dell'invasione dei
Normanni. Nel 1195 il castrum di Mesagne venne donato ai
Cavalieri Teutonici. Nel XVI secolo la parte più
antica del castello, pericolante, venne abbattuta e sostituita
dal torrione ancora esistente, dotato di un ponte levatoio.
Al suo interno è allestito il Museo archeologico
Ugo Granafei.
La cinta muraria quattrocentesca che comprendeva anche 22
torri difensive;
Porta Grande (ricostruita nel 1784)
Porta Nuova (ricostruita nel 1705)
Teatro Comunale (facciata in stile neoclassico, 1894-1895)
Orologio Municipale
Frantoio ipogeo nelle vicinanze della chiesa matrice.
ARCHEOLOGIA
Muro Tenente fu stazione della via Appia. Dista 2 km da
Latiano e 5 km da Mesagne ma fa parte del comune mesagnese
Necropoli messapiche nel centro storico e nella via Castello
Terme romane
AREE
VERDI
Bosco dei Lucci
Bosco Santa Teresa
ORIGINI
E CENNI STORICI
Fu un importante centro messapico (dal VI al III secolo
a.C.), per la posizione strategica a metà della strada
che univa Oria al porto di Brindisi. Di quel periodo rimangono
a testimonianza le numerose tombe che fanno pensare a estese
necropoli presenti in numerosi luoghi del centro abitato.
Per lo stesso motivo fu importante ai tempi dei Romani che,
sul tracciato dell'arteria messapica, costruirono la via
Appia. Il suo nome nasce da quella posizione strategica:
nel Medioevo è documentata come Castrum Medianum,
poi Castro Misciano; ma era già "Misagne"
nel XVI secolo. Lo sviluppo vero e proprio della cittadina
si è avuto poi tra il 1500 e il 1600 grazie a ricchi
feudatari, nobili e clero. In quegli anni la popolazione
era di circa cinquemila abitanti. Nel XV secolo il Principe
di Taranto, Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, volle ampliare
il castello di Mesagne e trasformarlo in residenza. Mentre
la città si ampliava, iniziavano a prender luce opere
di urbanizzazione come la nascita di un teatro, di un ospedale,
la lastricatura delle strade. In pochi decenni furono edificati
numerosi palazzi, caratterizzati da finestre ricche di modanature
e di fregi, portali a bugnato, logge, colonne angolari,
balaustre traforate. Tra le attuali via Marconi e via Manfredi
Svevo, esistevano fornaci dove venivano cotte le tegole
che coprivano le abitazioni a tavolato e la
Pistergula, una porta di piccole dimensioni da cui si poteva
entrare o uscire dalla città, situata nei pressi
dell'attuale chiesa di Sant'Anna. Nell'attuale piazza Vittorio
Emanuele II, nel largo compreso tra Porta Grande e la Chiesa
dei Francescani, alla fine del Cinquecento si trovavano,
le botteghe degli artigiani, conciapelle, maniscalchi e
calzolai.