Mattinata
è un comune di oltre 6.000 abitanti in provincia
di Foggia. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano
e della Comunità Montana del Gargano. Rinomata
stazione balneare garganica, per la qualità
delle sue acque di balneazione è stata più
volte insignita della Bandiera Blu, prestigioso riconoscimento
della Foundation for Environmental Education. Situata
all'interno del Parco Nazionale del Gargano, si estende
su di una superficie di quasi 72 kmq. Il centro abitato
è adagiato in una conca verdeggiante di ulivi
circondata da mare e boschi. Il tratto di mare che
va da Mattinata a Vieste è rinomato per le
sue bianche falesie, per i faraglioni e per i suoi
anfratti e grotte alcune delle quali ancora non completamente
esplorate. Mattinata è adagiata su due colline,
Coppa Madonna e Castelluccio, circondata dal Monte
Saraceno a sud, dal Monte Sacro a Nord, dalla pianura
di uliveti e dal mare ad est e da Monte Sant'Angelo
ad ovest. Nel suo territorio si possono rinvenire
61 specie di orchidee, alcune delle quali crescono
esclusivamente nella zona, che costituiscono un'attrattiva
per appassionati e studiosi di botanica. Il centro
storico del paese presenta tracce delle abitazioni
dei primi civitas. Mentre quelle in muratura sono
di epoca risalente il XVIII secolo, le caratteristiche
costruzioni basse di pietra bianca appartengono a
periodi precedenti, i cosiddetti "pagliai".
Uno dei palazzi storici è sicuramente Palazzo
Mantuano, sede della biblioteca multimediale comunale.
A passeggio tra le piccole e strette vie di questo
storico quartiere, risalendo le numerose scalinate
in pietra, specie nelle ore serali, si riesce ancora
a cogliere le affascinanti e a volte misteriose atmosfere
di tempi lontani.
ETIMOLOGIA
Deriva da matina che significa terreno coltivato o
collina, dal latino mat- (altura).
DA
VEDERE
Sul Monte Saraceno una necropoli di 500 tombe testimonia
la presenza della civiltà della Daunia di cui
numerosi reperti sono conservati nel museo civico
di Mattinata e in quello di Manfredonia. Sul Monte
Sacro (874 m. slm) si possono ammirare i ruderi di
un'antichissima abbazia benedettina. Di difficile
accesso, raggiungibile soltanto attraverso un sentiero
che si inerpica per la montagna, di essa si conservano
ancora le mura di cinta, numerosi capitelli e archi.
L'intero complesso, composto da una chiesa abbaziale
a tre navate e dal convento, è in stile romanico.
Al suo interno vi era una cappella dedicata a San
Michele Arcangelo e un battistero a pianta quadrata.
Le prime tracce dell'esistenza dell'abbazia risalgono
al 1058: una bolla di Stefano IX, designava Monte
Sacro come cella dell'Abbazia Benedettina di Santa
Maria di Calena a Peschici. Divenne Abbazia nel 1138
ed ebbe vasti possedimenti, tanto che la sua influenza
si estendeva fino al Tavoliere delle Puglie. Intorno
al 1300 iniziò il suo declino. Terremoti e
saccheggi hanno fatto di essa quella che oggi ammiriamo.
LE
BAIE
La baia di Vignanotica è una spiaggia di ciottoli,
caratterizzata dalla presenza di molteplici grotte
scavate dal mare nella costa alta, a cira 13 km da
Mattinata in direzione di Vieste. Si raggiunge attraverso
un sentiero costeggiato da pini d'Aleppo e macchia
mediterranea, un tempo l'accesso era solo via mare.
Il luogo è anche conosciuto come baia dei Gabbiani
per il notevole numero di questi uccelli.
MANIFESTAZIONI
Mattinata celebra la festa patronale dedicata a Santa
Maria della Luce nelle giornate 14-15-16 di settembre.
La festa inizia ufficialmente la mattina del 14, annunciando
l'evento con fuochi pirotecnici e suono di campane.
Per le vie cittadine passa "la banda" che
annuncia l'inizio dei festeggiamenti. La via principale
del paese, Corso Matino, viene addobbata con delle
arcate di luci. Per l'occasione arrivano venditori
di dolci tipici, giocattoli e giostrai. Il programma
dei festeggiamenti prevede di solito concerti di musica
classica e leggera.
Molta suggestiva è la processione che si tiene
l'ultimo giorno. Essa si snoda per le vie cittadine,
portando in mostra il quadro che raffigura la Madonna
ma anche le statue di Sant'Antonio e di San Michele
Arcangelo. Tutto si conclude a sera inoltrata con
lo spettacolo di fuochi pirotecnici.
ECONOMIA
Mattinata vive principalmente di turismo ma l'allevamento
di bestiame e l'agricoltura occupano un numero considerevole
di addetti soprattutto durante i mesi di magra turistica.
La coltura principale di tutto il territorio è
l'ulivo, ma sono ancora presenti in buona quantità
mandorle, fichi, fioroni, prugne, melecotogne, melograni,
cachi, agrumi e tantissimi fichi d'india che in estate
colorano di rosso i puntoni. Nelle campagne mattinatesi
crescono allo stato selvatico capperi, asparagi, origano,
funghi che possono essere raccolti in estate nelle
annate piovose ma anche in pieno inverno quando le
condizioni climatiche lo consentono.
L'allevamento
invece riguarda piccole aziende con un numero di capi
da essere gestito principalmente dai componenti del
nucleo familiare, e riguardano bovini di razza podolica
o nostrana ma anche bovini di razza meticcia; capre
di razza garganica di colore nero con grosse corna;
ma anche maiali, asini, muli, cavalli, pecore e galline,
tutti allevati principalmente allo stato brado.
ORIGINI
E CENNI STORICI
In principio col nome greco di Apeneste (significa
"che nasce" o "che sorge" - con
chiaro riferimento alla posizione nel quale si trovava
il villaggio ovvero ad est dove nasce il sole) sorse
in zona Agnuli come piccolo emporio per il commercio
fra le popolazioni daune (di origine illirica, precisamente
gli Japigi, che abitavano l'intero Gargano sin dalla
fine del II millennio), presenti in loco su Monte
Saraceno, e i navigatori greci. Con
l'andare degli anni il villaggio si estese grazie
all'insediamento di alcuni pescatori. In seguito alla
colonizzazione romana dell'Apulia - conseguente alla
vittoria su Pirro(275 a.C.)-, il villaggio di Apeneste
prese il nome di Matinum(derivante dalla dea del mattino
Mater Matuta poiché il villaggio era esposto
ad Est), della quale si possono ammirare gli scavi
in prossimità del porto turistico. In seguito
ad un fortissimo terremoto - con conseguente maremoto
-, il villaggio di Matinum venne distrutto e in seguito
abbandonato definitivamente. L'attuale centro cittadino
(Mattinata) sorge sulle colline antistanti la baia
(forse coscienti dei rischi dovuti alla vicinanza
del mare...), il quale iniziò a svilpparsi
grazie ad alcuni Montanari che, per la salubrità
dell'aria e per il clima mite, "scesero a valle"
(a flussi regolari) a partire dal XVI secolo.