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Francavilla Fontana
Puglia

Francavilla Fontana (oltre 36.000 abitanti) è una città del Salento in provincia di Brindisi. Importante centro agricolo, artigianale, industriale (piccole e medie imprese) e commerciale, è sede della Fiera Nazionale dell'Ascensione, che si svolge nel mese di maggio. Francavilla occupa una vasta pianura di aria salubre, in mezzo al verde e alla fragranza di una ricca vegetazione di ogni specie di piante, anche esotiche, nella longitudine orientale di Roma 5°, 7’, 56” e latitudine boreale 40°, 31’, 48”, avente il suo territorio una elevazione media da 109 a 246 metri sul mare. La città è circondata da distese e fertili pianure nereggianti di assiepati oliveti, a guisa di folte boscaglie, di alberi fruttiferi e di estese tenute di vigneti, di ficheti e di giardini fiorenti. Francavilla è sita quasi in mezzo fra le due città marittime di Taranto e di Brindisi.

ORIGINI E CENNI STORICI
Di origine messapica, anche se allora non aveva configurazione di città ma al più ci potevano essere una serie di fattorie. Insediamenti fanno ipotizzare che la città sia stata occupata dai Romani dalla seconda metà del IV secolo a.C. fino all'inizio del II secolo a.C.. Francavilla sorse agli inizi del XIV secolo per iniziativa di Filippo I d'Angiò, principe di Taranto e signore di Oria, nei dintorni di una villa rustica di epoca romana, costruita verso la fine del I secolo a.C. vicino al canale Reale (lungo l'antica via Appia), nell'odierna contrada S. Lorenzo. Secondo la tradizione il principe durante una battuta di caccia (1332) rinvenne un'immagine della Beata Vergine dipinta su un muro diroccato vicino una fontana, e li fece erigere una chiesa in segno di devozione che prese il nome dall'episodio di S. Maria della Fontana o anche chiesa Matrice o Madre. (La chiesa venne distrutta da un terremoto nel 1743, oggi, dopo la ricostruzione del XVIII secolo, sopravvive ancora un muro laterale con monofora). Intorno alla chiesa, divenuta casale, iniziò a radunarsi una comunità i cui membri provenivano dalle campagne intorno, e prese il nome di Villa San Salvatore. Nel 1336 il Re Roberto d'Angiò conferma a Filippo dell'Antoglietta la donazione precedentemente fatta da Filippo Principe di Taranto a sua madre Data Adimari, figlia del Conte del Mugello e vedova di Guglielmo dell'Antoglietta, delle terre e del casale con autorizzazione a cingerli di mura e di fossato. Le numerose franchigie concesse dal principe angioino le diedero il nome di Franca Villa (dal francese ville), città franca, ossia esente da tasse e contributi. A causa del moltiplicarsi in quel periodo di centri con lo stesso nome (per i medesimi motivi), per distinguerla venne successivamente chiamata Francavilla d'Otranto, e infine nel 1864 Francavilla Fontana, dall'icona bizantina che raffigura la Madonna della Fontana e a ricordo dell'episodio del principe fondatore.

EDIFICI STORICI
Il Palazzo Imperiali
Venne costruito nel 1450 dal principe di Taranto, Giovanni Antonio del Balzo Orsini, e 35 anni dopo, il 20 ottobre, dimorò Re Federico d’Aragona con le soldatesche nella “Terra nostrae Francavillae” dopo la cacciata dei Turchi da Otranto. Ingrandito verso il 1536 dal marchese di Oria Bernardino Bonifacio, e stato completato dai principi Imperiali agli inizi del XVIII sec. trasformandolo nell’aspetto quadrilatero odierno. Ha pianta rettangolare con aggetto agli spigoli a guisa di torri, coronato da archetti ogivali e merlatura, circondato da un fossato. Un ampio portale settecentesco dà accesso al cortile a portico su colonne e loggia; per un ampio scalone a doppia rampa si sale al piano superiore. Si ammirano al primo piano tele dei sec. XVI e XVII, ritratti dei principi Michele Imperiali seniore ed Andrea, e di altri componenti della stessa famiglia. Nel salone dei ricevimenti notansi il caminetto con lo stemma degli Imperiali e nel cortile la fonte pedobattista già esistente nella distrutta Chiesa Angioina; poi, nel cortile, vi è la fontana con conchiglia. Dal 1711 a 1731 nel Castello di Francavilla Fontana si depositava il sale, ricavato dalle Saline ubicate tra Torre Columena e Torre Caserea di proprietà di Casa Imperiali. Dal 1822 nel Castello trovasi la sede del Comune, poi, dal 1852 al 1932 fu sede anche della Pretura.
Le mura
Le mura che cingevano Francavilla, e che sono in piccola parte ancora visibili, furono fatte costruire nel 1364 dai dell'Antoglietta su autorizzazione di Filippo II d'Angiò, e poi ampliate dal principe di Taranto Raimondello del Balzo Orsini. Passò poi ai Bonifacio, ai Serra, ai Borromeo e in seguito agli Imperiali di Francavilla, finché alla fine del XVIII secolo Ferdinando IV di Borbone la dichiarò città libera, rendendola parte del Regno delle Due Sicilie sotto la diretta giurisdizione del re.
Le porte
Le porte di Francavilla appartengono a secoli diversi: la porta del Carmine a tre fòrnici fu edificata dagli Imperiali di Francavilla nel 1640 come arco di trionfo, mentre le porte dei Cappuccini e della Croce risalgono al 1714.
Gli altri palazzi storici
Anche i palazzi descrivono differenti periodi storici: i palazzi Barbaro Forleo, Pepe, Bottari, Giannuzzi-Carissimo risalgono al periodo rinascimentale e barocco, i palazzi Cotogno e Argentina alla metà del XVI secolo, mentre il palazzo Bianco, in stile rococò, è della fine del XVII secolo.

EDIFICI RELIGIOSI

La Chiesa Matrice
Sul sito della vecchia chiesa Angioina del 1310, poi ingrnadita nel 1631, fu ricostruita dal 1743 al 1759 l’attuale, dopo il terremoto del 20 febbraio 1743. Il popolo concorse con grande fede a tale realizzazione, ivi compreso il principe Michele Imperiali che versò 50.000 ducati cioè quasi la metà della somma occorsa per portare a termine l’opera. La Chiesa si mostra con una sobria facciata barocca e un campanile, terminato nell’anno 1965. Imponente la cupola, la più alta del Salento, che riposa su un tamburo traforato da 8 finestroni. Nella collegiata vi è la Parrocchia di Maria SS.ma del Rosario.

Altre chiese
In via S. Francesco vi è la chiesa del Carmine, con il convento costruito nel 1517 e utilizzato come ospedale nel 1867. La chiesa di S. Maria della Croce risale alla prima metà del XVI secolo e sorge dove esisteva un'antica cappella, dalla quale fu presa l'immagine della Vergine dipinta sul muro (databile al XIII secolo). Questa è la meglio conservata tra le immagini mariane di tradizione medioevale. L'inizio della costruzione della chiesa dello Spirito Santo fuori dalla porta dei Cappuccinii risale al 19 marzo 1759. La chiesa dell'Immacolata fu consacrata dal vescovo di Oria Luigi Margarita il 23 agosto 1869. Si segnalano anche due cripte basiliane nell'agro francavillese presso le masserie Caniglia e di S. Croce, di cui l'ultima affrescata con immagini di santi risalenti al periodo tra il XV e il XVI secolo.

DATI RIEPILOGATIVI

in aggiornamento

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