Fasano
(circa 38.000 abitanti) è una città della provincia di
Brindisi. Segna il confine fra il Salento e la Terra di Bari. È
equidistante (circa 50 km) dai vertici del triangolo formato dai tre
capoluoghi di provincia: Bari, Brindisi e Taranto. Fasano è immersa
in una distesa di ulivi secolari e il suo territorio si estende dalle
colline al mare con ricca vegetazione di caratteristica macchia mediterranea.
Tra le località del comune ci sono: la Selva di Fasano, un tempo
ricoperte di lecci e macchia mediterranea, oggi giardino con ville e
antichi trulli; Laureto e Canale di Pirro località di villeggiatura
con numerose vigne tra muretti a secco e trulli. Scendendo dalle colline
si incontra la città di Fasano e proseguendo si arriva al mare:
Savelletri con le sue spiagge di scogliere e calette con sabbia, gli
scavi archeologici di Egnazia e il Campo da golf; e Torre Canne con
le sue dune e le zone umide del Parco Dune costiere da Torre Canne a
Torre San Leonardo, i suoi grandi alberghi, le salutari terme e i lidi.
La costa è caratterizzata da ambiente ancora intatto. Nell'entroterra
ci sono le frazioni di Pezze di Greco, Montalbano, Speziale e Pozzo
Faceto, dei veri e propri piccoli centri anchessi immersi nella
distesa di ulivi secolari e circondati da insediamenti rupestri medioevali
e numerosissime masserie fortificate.
ETIMOLOGIA
Il nome "Fasano" proviene probabilmente dal "Faso",
un grosso colombo selvatico (rappresentato anche sullo stemma civico)
che si abbeverava nelle fogge, una sorta di palude o pozzo all'aperto
dove defluivano i corsi d'acqua provenienti dalle colline, dove attualmente
si trova la villa comunale.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Fasano deriva dal Casale di S.Maria di Fajano, fondato nel 1088 dalla
popolazione che aveva abbandonato le rovine di Gnazia, uno dei centri
più importanti della via Traiana, con il suo importante porto.
Con la caduta dell'impero romano la città venne pian piano abbandonata
dagli abitanti che abbandonarono gli insediamenti sulla costa e cominciarono
ad insediarsi nei villaggi rupestri e a fondare casali, mentre Egnazia
era continuamente saccheggiata dai vari invasori della Puglia, Tra i
casali fondati vi era, S. Maria de Fajano, lattuale Fasano. La
storia di questo casale è simile a tutti i piccoli centri del
sud-est barese, tra varie incursioni degli eserciti e dominazioni. Nel
XIV secolo diventa feudo dei Cavalieri di Malta e il 2 giugno 1678 i
fasanesi vivono il memorabile evento: la Vittoria contro i Turchi. Si
narra che in cielo apparve la Madonna a guidare lopposizione dei
fasanesi contro i pirati turchi, sbarcati di notte con lintento
di saccheggiare la città. Il momento di gloria, da quel giorno,
ogni anno, viene ricordato con La Scamiciata, in occasione della Festa
dei santi Patroni: San Giovanni Battista e Santa Maria di Pozzo Faceto.
Il culto della Madonna del Pozzo è legato ad una leggenda: dei
contadini mentre scavano un pozzo, in un piccolo centro agricolo (presso
lattuale frazione di Pozzo Faceto) con il Santuario, abbiano miracolosamente
ritrovato, limmagine della Madonna dipinta su una pietra, da quel
momento la Madonna di Pozzo Faceto diventa la Protettrice di Fasano.
Nel 1799 Fasano dà il suo tributo alla Rivoluzione partenopea
con Ignazio Ciaia, che per pochi giorni, prima della conclusione, è
una delle colonne portanti che reggono le sorti della Repubblica a Napoli.
Durante il ventennio fascista, Fasano conobbe un notevole sviluppo urbanistico
e infrastrutturale: furono costruiti molti importanti edifici come la
scuola elementare I Circolo "Collodi" e la villa comunale
e fu ristrutturata e trasformata la sede del Municipio. Nel 1927 fu
istituita la provincia di Brindisi, ricavata dalla parte meridionale
dell'allora provincia di Bari , della quale faceva parte Fasano, e dalla
parte settentrionale della Provincia di Lecce. Sempre durante il periodo
del Fascismo fu tolta la croce dei Cavalieri di Malta dallo stemma comunale,
per essere poi ripristinato con l'avvento della Repubblica. Durante
gli anni '60 e '70 Fasano conobbe un altro importante sviluppo urbanistico,
grazie soprattutto a diversi personaggi politici del tempo, fino ad
oggi che è una città turistica di grande tradizione agricola
ed artigiana.
CENTRO
STORICO
Caratteristico nel cuore per le sue viuzze e case in calce bianca, tipici
dei centri del sud. Anche le chiese contribuiscono alla scenografia:
la piccolissima cappella di Santa Maria della Grazia, la chiesa Matrice
di epoca tardo-rinascimentale dedicata a San Giovanni Battista, le chiese
di San Nicola, SS.Maria del Rosario, SS.Maria Assunta, Anime purganti,
Sant'Antonio abate, con il suo antico chiostro francescano, San Francesco
d'Assisi e San Francesco da Paola. Fiore all'occhiello del centro sono
la bianca Piazza Ciaia con i due corsi principali rivestiti in chianca
locale, l'Orologio e i sontuosi palazzi, vere ricchezze architettoniche,
il Palazzo del Balì (attualmente sede del municipio), l'Arco
del Balì e i Portici delle Teresiane (antico convento del XVI
sec. adiacente alla chiesa SS.Maria del Rosario diventato oggi una suggestiva
galleria commerciale e luogo di ritrovo per tutti i giovani e i meno
giovani). Dalle viuzze del centro storico, inoltre, si può giungere
al Torrione delle Fogge, unico torrione superstite dell'antica cinta
muraria, che nel ' 600 circondava la Vecchia Terra.
SANTA
MARIA DI POZZO FACETO
La Beata Vergine del Pozzo, protettrice di Fasano assieme a S. Giovanni
Battista, fu ritenuta l'artefice della vittoria sui Turchi. Il nome
deriva dal ritrovamento della Sacra Immagine durante i lavori di costruzione
di un pozzo, attualmente presente all'ingresso del Santuario. Alcuni
operai, durante lo scavo, ritrovarono una grotta, con un'immagine della
Madonna sullo sfondo. L'immagtine fu asportata e portata in superficie
sull'altare centrale del Santuario, dove oggi è ancora visibile.
FRAZIONE PEZZE DI GRECO
Pezze di Greco è una frazione di circa 6.000 abitanti del Comune
di Fasano, in provincia di Brindisi. Situata nell'Altosalento a cinque
chilometri dal mare, dista quattro chilometri dal Comune di Fasano,
cinquantadue dal capoluogo di provincia, Brindisi, e cinquataquattro
dal capoluogo di regione, Bari. La fondazione di questa cittadina si
deve alla buona operosità di alcuni contadini venuti da Fasano
a coltivare e a migliorare questi terreni verso l'anno 1823. A quel
tempo la masseria comprendeva la maggior parte del territorio attuale
di Pezze di Greco ed apparteneva alla famiglia Greco (famiglia), il
cui casato di Martina Franca dette il nome alla proprietà. Pezze
di Greco allestisce nel periodo natalizio un presepe vivente, a cui
tutta la popolazione partecipa attivamente, tra i più famosi
della Puglia e d'Italia. Attualmente il presepe vivente di Pezze di
Greco è gemellato con il presepe vivente di Petrignano di Assisi.
La Festa Patronale si festeggia la terza domenica di Luglio.
LUOGHI
DI INTERESSE
Un itinerario alla ricerca del passato partendo dal Dolmen di Montalbano
e proseguendo per gli scavi archeologici di Egnazia fino agli insediamenti
rupestri. Gli insediamenti rupestri hanno origine nell'XI secolo con
il graduale abbandono di Egnazia a causa delle tante invasioni dopo
la caduta dell'Impero romano. Le popolazioni sentono il bisogno di spostarsi
nell'entroterra, per sentirsi più sicure, e si fermano dove la
natura ha creato le "lame", avvallamenti del terreno incisi
nella roccia calcarea. Qui scavano dei veri e propri villaggi, nel tenero
tufo: abitazioni, ricoveri di animali, luoghi dedicati alle attività
agricole, frantoi e cripte decorate con affreschi bizantini. Gli insediamenti
più importanti sono Lama d'Antico, nei pressi della stazione
ferroviaria, il più grande con una chiesa-cripta a due navate
e un battistero, gli insediamenti di San Lorenzo e San Giovanni in contrada
Scanzossa, quello di San Francesco nei pressi della Masseria omonima
e la cripta di Santa Vigilia. Un altro particolare insediamento, risalente
però al IX secolo, è il Tempietto di Seppannibale (conosciuto
originariamente come chiesa di San Pietro lo Petraro), situato nell'omonima
masseria, con importanti esempi di pittura longobarda, fra i più
antichi della Puglia e una struttura a pianta quadrangolare a tre navate.
Negli ultimi anni l'Università degli Studi di Bari sta svolgendo
campagne di scavo attorno a l'area, facendo rinvenire diversi reperti
singolari sulle tradizioni e i riti del tempo.
LE
MASSERIE
La masseria è l'espressione di un'organizzazione geo-economica
legata al Latifondo, la grande proprietà terriera che alimentava
le rendite delle classi aristocratiche e della borghesia. Le masserie
erano quindi delle grandi aziende agricole abitate, a volte, anche dai
proprietari terrieri, ma la grande costruzione rurale comprendeva pure
gli alloggi dei contadini, in certe zone anche solo stagionali, le stalle,
i depositi per foraggi e i raccolti. Sorte sopra insediamenti rurali,
anche in zone incolte, si fortificarono pian piano divenendo dei veri
e propri centri autonomi. In seguito si affiancarono gli ordini religiosi
che divennero feudatari con il controllo di territori vastissimi, garantendo
alle popolazioni rurali sostegno spirituale e organizzazione dellattività
agricola. Le campagne fasanesi, come tutte quelle dell'Altosalento,
sono ricche di antiche masserie. Si è cercato di classificare
le masserie in cinque tipologie: torre-masseria, masseria con torre,
masseria fortificata senza torre, masseria-castello, masseria senza
fortificazioni. Ma ogni masseria rimane comunque unica nel suo genere.
Una caratteristica importante delle masserie fasanesi è il frantoio-trappeto
di tipo ipogèo, completamente scavato nella roccia. Anche le
chiesette interne sono dei veri e antichi gioielli, con decorazioni,
affreschi, dipinti e reliquie antichissime. Fino a qualche decennio
fa molte masserie erano ancora abitate, oggi si sta assistendo alla
loro ristrutturazione e conversione in Bed and Breakfast, ristoranti
e Hotel a 5 stelle lusso. Tra le masserie più belle e importanti
storicamente vanno ricordate le seguenti: Masseria Sant'Angelo de' Grecis
(meglio conosciuta come Abbazia di San Lorenzo), Masseria "San
Domenico", Masseria "Maccarone", Masseria "Narducci",
Masseria "Marzalossa".
MANIFESTAZIONI
* "Stella sulla grotta", dal 1986 la grande cometa natalizia
realizzata con migliaia di lampadine situata su una grotta naturale
di Monte Rivolta. Il comitato Stella sulla grotta organizza inoltre
il presepe vivente nella grotta (6 gennaio), diversi pellegrinaggi e
un concorso di presepi cittadino
* "Natale sotto la Stella", eventi natalizi di gastronomia,
festa e cultura per le vie del centro
* "Coppa Fasano-Salva", 50° edizione della gara di cronoscalata
automobilistica (Terza Domenica di Maggio)
* "Giugno Fasanese", un mese di iniziative culturali affiancate
alla festa patronale
* "Fasano Jazz", rassegna musicale Jazz per le strade del
centro storico fasanese (Giugno)
* "La Scamiciata", rievocazione storica della vittoria sui
turchi (Terza Domenica di Giugno)
* "Fasanomusica", stagione concertistica, organizzata dall'omonima
associazione, che ogni anno mette in scena eccellenti solisti e formazioni
orchestrali
* "Mostra dell'artigianato fasanese", mostra che da più
di 35 anni mette in risalto l'artigianato fasanese (Agosto - Selva di
Fasano)
* "Processioni dei Santi Misteri" e allestimento degli altari
(Dal Giovedì al Venerdì Santo)
GASTRONOMIA
La cucina fasanese è collegata alla cucina barese. Tra i piatti
più popolari vanno menzionati:
* le pettole, pallottole di pasta lievitata molto morbida (farina, patata,
lievito di birra, acqua e sale) fritte nell'olio bollente. Vengono servite
calde, con zucchero o con vino cotto o miele, il 7 dicembre in occasione
della Vigilia dell'Immacolata (festa molto sentita a Fasano) e il 24
dicembre.
* le cartellate, dolci di pasta con miele o vincotto. Anch'essi sono
serviti nelle festività natalizie.
* i taralli. Anellini fatti con pasta di pane.
* la focaccia. Pane particolare con pasta fatta in casa, simile ad una
pizza molto spessa e più morbida, che può essere ricoperta
di pomodori e olive, oppure farcita con cipolle o rape. Il giorno in
cui tutti i fasanesi mangiano focaccia è il Venerdì Santo,
per astenersi dal mangiare carne.
* i panzerotti. Pietanze preparate con la pasta fatta in casa. Si fanno
delle pizzette circolari, si riempiono di mozzarella e pomodoro e si
chiudono a metà. Poi si friggono in olio bollente.
* le orecchiette con le cime di rapa.
* le zeppole di San Giuseppe. Dolce tipico del mezzogiorno. Ciambelle
fritte o al forno, decorate esternamente con crema, amarena e un po'
di cannella. Vengono fatte in occasione della festività di San
Giuseppe
MANIFESTAZIONI
RELIGIOSE
* Sant'Antonio abate, 17 Gennaio - Festa e benedizione degli animali
* Festa della Madonna del Pozzo, Giovedì in Albis
* Santa Rita, 22 Maggio - Messa sul sagrato della chiesa Matrice e benedizione
delle rose
* Madonna del Pozzo e S.Giovanni Battista, terza Domenica di Giugno
- Festa dei santi patroni, con riti religiosi, luminarie e "La
Scamiciata"
* San Donato, 6 Agosto - Selva di Fasano
* San Lorenzo, 10 agosto - In passato si usava fare un pellegrinaggio
presso l'omonima Abazia. Dal 2006 la festa è in fase di recupero
con i festeggiamenti folkloristici sullo spiazzale dell'Abazia.
* S. Francesco di Paola, 15 Agosto - Savelletri
* SS.Medici Cosma e Damiano, 26 Settembre
* Maria SS.Immacolata, 8 dicembre - Festeggiamenti e fiera, 7 dicembre