Premia
é un comune della provincia del Verbano Cusio Ossola.
Si trova in Valle Antigorio, una delle diramazioni della
Val d'Ossola, lungo la via che conduce in Val Formazza.
Come molti altri comuni montani, Premia ha subito uno spopolamento
che dal 1921 ad oggi ha visto più che dimezzare la
popolazione residente.
LE
TERME
La presenza di una sorgente di acqua calda nel Comune di
Premia, è documentata da una bolla di Papa Paolo
IV del 1556. Tale documento, delimitando i confini della
costituenda parrocchia di San Rocco di Premia, ne identificava
il confine a sud con il "rivo dell'acqua calda".
Miglior confine non poteva essere individuato, stante la
presenza di un'inconsueta zona a canneto e dei vapori che
si sprigionavano durante i periodi più freddi. Nel
corso dei sondaggi per la progettazione di un impianto idroelettrico
venne intercettato il percorso sotterraneo dell'acqua e
portata in superficie se ne analizzarono le caratteristiche
fisico - chimiche. L'acqua è batteriologicamente
pura, sgorga ad una temperatura di 42,5 °C, ha un PH
di 7,67 ed ha un residuo fisso a 180 °C di 1414 mg/l
ed è classificata come "acqua ipertermale, solfato
calcica e ricca di minerali".
L'Acqua
ipertermale Calda di Premia è un'acqua solfato calcica
che trova particolari indicazioni nella patologia flogistica
cronica delle prime vie aeree sia per l'azione fluidificante
sulle secrezioni, sia per l'aumento dell'attività
ciliare e detergente delle mucose. La sperimentazione condotta
con l'acqua calda di Cadarese ha dimostrato l'efficacia
della terapia inalatoria con quest'acqua solfato calcica
nelle patologie prese in esame che è risultata equiparabile
a quella di Tabiano. Inoltre l'Acqua Calda è idonea
all'impiego termale mediante metodiche balneo e fangoterapiche.
La sua composizione chimica ne indica l'utilizzo a scopo
terapeutico e riabilitativo in patologie di pertinenza reumatologica,
ortopedica, traumatologica e dermatologica. Studi clinici
hanno dimostrato la reale efficacia di queste acque nelle
patologie degenerative, infiammatorie e traumatiche dell'apparato
osteo-artro-muscolare. A livello cutaneo le azioni specifiche
sono legate all'attività cheratoplastica (eczemi,
processi umidi, piaghe torpide) e
ETIMOLOGIA,
ORIGINI E CENNI STORICI
Il nome "Premia" potrebbe trarre le sue origini
dalla base latina "proedium" ovvero fondo rustico,
podere. Una tradizione sostiene che anticamente una frazione
denominata "Premia" sorgesse tra Pioda e Rozzaro,
ove attualmente è ubicato il campo sportivo di calcio,
e fosse stata seppellita da una frana. Questa località,
dove tra l'altro vennero rinvenute delle tombe databili
all'età augustea ed un mulino a mano di epoca pre-romana,
è ancora chiamata "Prem". La frazione venne
poi ricostruita più a nord ove è l'attuale
capoluogo del Comune. Il 6 dicembre 1907 un premiese perse
la vita nella più grave sciagura mineraria mai avvenuta
negli Stati Uniti d'America, verificatasi a Monongah, nella
Virginia Occidentale.
DA
VEDERE
L'Oratorio e i resti dell'Ospizio di San Bernardo, fondato
nel secolo XIII dai feudatari De Rodis famiglia nobile locale.
LOratorio di San Bernardo sorge lungo lantica
via commerciale che attraverso il Passo del Gries metteva
in comunicazione, la Val dOssola con la Svizzera.
L Ospizio era considerato un luogo di assistenza ai
viandanti e di sosta abituale di mercanti diretti al Gries.
AllOratorio furono apportate due modifiche: la prima
nel 1598 che furono aperte le finestre di fianco al presbiterio
per dare più luce e la seconda nel 1700 quando fu
abbattuto labside. Sul retro delledificio si
notano i resti di un affresco del 1400.
Chiesa Parrocchiale dedicata a San Michele a tre navate,
sorta nella prima metà del Seicento sulla pianta
di una cappella gentilizia eretta nel 1250 dal feudatario
Guido II De Rodis, laltare maggiore è in legno
scolpito e dorato, pregevoli gli affreschi del presbiterio
raffiguranti membri della famiglia De Rodis e la tela cinquecentesca
con S.Antonio Abate, S.Sebastiano e S.Rocco. La Chiesa sorge
in posizione elevata sul paese e vi si accede attraverso
una gradinata.
Santuario di Don Lorenzo Dresco a Crego, costruzione lineare
ed arricchito da un bellissimo peristilio a 48 colonne quadrate
di pietra lavorata è stato costruito con le proprie
mani dal prete scalpellino tra il 1852 e il
1878, egli venne poi venerato come Santo. Gli altari sono
dedicati alla Vergine Immacolata, alla Madonna dei Sette
Dolori e alla Madonna del Carmine.
Torre Medioevale in località Cristo. La Torre è
costruita in pietra locale ed era di quattro piani, la fortificazione
era necessaria per segnalare il pericolo dei nemici e fu
richiesta dal Ducato di Milano insieme alle altre numerose
strutture aventi lo stesso scopo presenti in zona. Il luogo
di erezione della torre è particolarmente favorevole
e permetteva di vedere i traffici che passavano dalla frazione
di Uriezzo.
La Ghiacciaia una costruzione muraria cilindrica, necessaria
ai tempi per la conservazione del cibo. La ghiacciaia è
unica in valle, ed è di particolare bellezza architettonica,
il tetto è a volta e i muri sono spessi circa un
metro, la profondità è di 8,45 metri. La neve
veniva compattata e gettata nella ghiacciaia per mantener
freddo il luogo anche durante il periodo estivo.
Villaggio alpino di Salecchio, colonia Walser come Agaro
ed Ausone particolare per la sua singolare architettura
delle costruzioni basata su legno e pietra locale. La fondazione
del villaggio avvenne nel XIII secolo ed era diviso in quattro
frazioni: Salecchio Superiore, Salecchio Inferiore, Case
Francoli e Morando. Particolarità degli abitanti
del villaggio era quelli di volersi sposare solo tra genti
Walser quindi essi potevano trovare il moglie o marito solo
ad Agaro o a Formazza. Erano quasi tutti contadini. A Salecchio
Inferiore sorge la Chiesa di Maria Assunta che venne istituita
nel 1727 con il cimitero intorno. A Solecchio si possono
ancora ammirare oltre alle tipiche abitazioni in legno scuro,
anche i forni per la cottura del pane, la scuola e la segheria.
La palestra di roccia "Balma Fregia", una delle
più belle della provincia del verbano Cusio Ossola,
attrezzata e con molteplici gradi di difficoltà.
Il Museo Mineralogico che contiene 3.333 pezzi della raccolta
Don Giovanni Bonomo, ed esemplari di pregio di altri collezionisti
della zona. Tra i minerali presenti alcuni splendidi esemplari
di asbecasite, cafarsite, chernovite, agardite, gasparite,
cervandonite, fetiasite e titanite.
ORRIDI
Nella località di Uriezzo si posso visitare i suggestivi
e antichissimi Orridi, insenature scavate dall'erosione
delle acque di fusione dei ghiacciai della Valle Antigorio
in ere remote. Gli orridi visitabili sono tre, denominati
Orrido Sud (il più spettacolare, profondo oltre 20
metri), Orrido Nord-Est, e Orrido Ovest.
La
peculiarità degli Orridi consiste nel fatto che il
torrente che li ha modellati ora non percorre più
queste strette incisioni, pertanto è possibile percorrerli
a piedi. LOrrido Nord-Est, in alcuni punti molto stretto,
è lungo circa 100 metri e profondo una decina; quello
Ovest è formato da due tratti distinti mentre quello
Sud, detto Tomba dUriezzo si può
raggiungere da tre direzioni: da un sentiero che parte dalla
località Verampio, raggiungibile dopo Crodo sulla
destra o dalla Chiesa Monumentale di Baceno seguendo la
mulattiera che scende fino alla frazione; da un sentiero
che parte dalla statale prima di Pioda e scende verso Uriezzo.
Per il terzo itinerario si percorre la strada che inizia
sotto Premia e prosegue, in direzione Crego-Uriezzo, nella
gola di Balmafredda, dove la valle si restringe tra due
imponenti bastioni rocciosi, sino a raggiungere il caratteristico
oratorio di Santa Lucia. LOrrido è formato
dalle incredibili sinuosità di quattro grandiose
marmitte di origine fluvio-glaciale. È lungo 150
metri.