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Mondovi'
Piemonte

Mondovì è un comune di 22048 abitanti della provincia di Cuneo. È situata tra montagna, collina, e pianura: da un lato, infatti, la città guarda la pianura segnata dal fiume Po che conduce a Torino, distante 70 km, dall'altro è posta su un colle che segna il limitare delle Langhe, la terra del tartufo e dei vini. Mondovì è a 63 km da Savona e dalla Riviera Ligure: la separano le Alpi Marittime con le importanti stazioni turistiche per gli sport invernali (Lurisia, Frabosa, Artesina, Prato Nevoso). Si raggiunge facilmente con l'autostrada A6, la linea ferroviaria Torino-Savona e l'aeroporto di Cuneo Levaldigi. La città ha la peculiarità di essere distribuita su più livelli: il rione Piazza, posto sulla collina (559 m s.l.m.) denominata del Monte Regale (da cui il nome dei suoi abitanti), è il nucleo originario; i rioni di Breo, Pian della Valle, Carassone, Borgato e Rinchiuso sono collocati in basso, lungo il torrente Ellero, ed ebbero il loro massimo sviluppo tra Settecento e Ottocento, con la nascita delle attività manifatturiere, delle fabbriche e l'arrivo della ferrovia; infine il rione dell'Altipiano, ultimo ad essere nato, accoglie la zona residenziale e moderna della città. Con i comuni limitrofi di Vicoforte,Villanova Mondovì,Magliano Alpi e Monastero di Vasco Mondovì forma un'area urbana di circa 34338 abitanti.

ETIMOLOGIA
Il nome deriva da "Ël Mont ëd Vi", cioè "il monte di Vicoforte" ("Vico" o "Vi" abbreviato): il quartiere denominato Piazza (che é il più antico della città) si trova infatti molto vicino al comune limitrofo chiamato Vicoforte, e in passato ne era dipendente.

DA VEDERE

Rione Piazza
i capolavori pittorici di Andrea Pozzo (Chiesa di San Francesco Saverio, detta "La Missione" 1664 - 1678),
le architetture di Francesco Gallo (Cattedrale di San Donato 1743 - 1757),
i cicli degli affreschi gotici (Cappella di Santa Croce - XIV secolo)
le mura e le torri medioevali (Il Belvedere e la Torre Civica del Belvedere - XIII secolo),
le antiche piazze e le scenografiche facciate (la gotica piazza Maggiore XIV - XVI secolo).
la Torre Civica del Belvedere detta anche torre dei Bressani (eretta tra il XIII e il XIV secolo in forme gotiche poi modificate lungo i secoli, la Torre del belvedere è alta 29,10 metri e presenta monofore ogivali e merli. Venne usata anche come campanile della ora distrutta chiesa di S. Andrea. Come ricorda una lapide, nel 1762 essa servì a Giovanni Battista Beccaria come punto trigonometrico per la determinazione della lunghezza di un arco meridiano in Piemonte. Notevole è il panorama con i suoi il borghi antichi formati da edifici storici, sacri e profani offrendo un panorama a 360° sulla langa e la pianura coronata dalle montagne.
Altri interessanti edifici sono la chiesa di santa Chiara, la chiesa della Misericordia, il convento di Nostra Donna, la settecentesca sinagoga, il Vescovado, l'antico ospedale di Santa Croce, la manierista Casa Jacod, la Chiesa delle teresiane, il Palazzo dei Bressani, quello del governatore e quello di città, Palazzo Fauzone, la cappella di San Rocco delle Carceri e la porta di Carassone.
Di rilevante interesse è la Funicolare, completamente rinnovata nel 2006, che unisce il centro storico di Piazza a quello di Breo.

Rione Breo
la Cappella di San Rocco,
la Cappella della Madonna delle Grazie,
la chiesa di sant'Agostino,
la santi Pietro e Paolo (detta anche Chiesa del Moro),
la barocca san Filippo,
la chiesa sconsacrata di santo Stefano, ora adibita a sala mostre.

Rione Carassone
Borgo di antichissima origine che conserva qualche resto di epoca medioevale. Altimetria ml 408.

la parrocchiale di San Giovanni ed Evasio (originariamente detta San Giovanni in Lupazzanio) con abside poligonale e campanile cuspidato a monofore e bifore di stile romano gotico.. Sulla facciata è presente un affresco del Vinai e alcune statue di Stefano Brilla. L'interno è a tre navate (con quella mediana assai ampia), ricche di decorazioni a stucco e dorature. Notevoli due affreschi del sec. XVII nella Cappella della Beata Vergine del Rosario; due statue lignee di Antonio Roasio: S. Luigi e Madonna delle Grazie; una statuetta argentea di S. Evasio; organo dei Fratelli Vittino di Centallo (sec. XIX)
la chiesa sconsacrata di sant'Evasio,
la splendida cappella di santa Maria delle Vigne, eretta nel secolo XIV e adorna di affreschi della fine del '400 (molti dei quali deperiti o rimaneggiati in epoca successiva) attribuiti a Giovanni Mazzucco. Questa chiesa è presente nell'elenco dei monumenti nazionali.

Rione Borgato
la cappella dell'Annunziata,
la Madonna della neve,
la cappella di san Rocco,
la parrocchiale dedicata a Maria Vergine Assunta.

Rione Altipiano
la chiesa della Riconciliazione,
la parrocchia del Sacro Cuore.

Rione Ferrone
la cappella di san Bernolfo.
Splendido esempio di pittura gotica è la cappella di san Bernardo delle Forche.

MANIFESTAZIONI
Raduno Internazionale Aerostatico dell'Epifania Raduno internazionale di mongolfiere
Carlevè 'd Mondvì Si ricorda l'invasione dei Mori con rievocazioni storiche, l'elezione della Bela Monregaleisa e le tradizionali sfilate dei carri allegorici
Tre Rifugi Gara Internazionale Sci Alpinistica
Meeting Internazionale di Nuoto Città di Mondovì
Fiera di Primavera Nel centro storico della città. Settori espositivi: Gran Mercato di Primavera, autovetture, moto e motori, macchine ed attrezzature agricole, edilizia e casa, tempo libero, giardinaggio, artigianato, hobbismo, prodotti agricoli, fiori, piante e giardini, promozione del territorio, animazione per bambini.
Meeting di Primavera Atletica
Torneo di Calcio dei Rioni - Trofeo Città di Mondovì Patrocinato dalla Città di Mondovì, la Provincia di Cuneo e la Regione Piemonte, si svolge ogni anno dal 1993 nel mese di giugno. Il Torneo dei Rioni è un torneo di calcio a sette in notturna riservato ai residenti del comune di Mondovì. Giunto alla sua sedicesima edizione, da alcuni anni si divide in tre distinte categorie: Senior (da 16 anni), Under15 (12-15 anni) e Junior (8-11 anni). Nel 2008 hanno partecipato nelle 3 categorie 17 Rioni con 34 formazioni

ORIGINI E STORIA
La città è stata fondata nel 1198, dopo la distruzione della città di Bredolo. I superstiti si unirono in una nuova comunità, libera dal potere feudale. L'indipendenza della cittadina fu breve poiché il vescovo di Asti unitosi al Marchese di Ceva, riuscì nel 1200 ad espugnarla ed in seguito, nel 1231, a distruggerla. Risorse nel 1232 e formando una lega con il comune di Milano, Cuneo e Savigliano resistette ad un nuovo attacco degli astigiani. Nel 1260 fu occupata da Carlo I d'Angiò che aveva ormai esteso i suoi domini in gran parte del Piemonte. Nel 1274 ritornò sotto la sudditanza dei vescovi di Asti. Nel 1290, dietro pagamento in denaro ottenne il riconoscimento dell'autonomia comunale. Gli ampi diritti e privilegi sovrani ottenuti dalla città diedero origine al nome con cui essa fu chiamata per tutto il medioevo, Mons Regalis, donde il nome odierno dei suoi abitanti, "monregalesi". Nel 1305 avvenne la seconda dominazione angioina a cui successero i Visconti, i marchesi del Monferrato, gli Acaja e dal 1418, i Savoia. Da quel giorno Mondovì crebbe fino a divenire nel XVI secolo la città più popolosa del Piemonte: qui fu pubblicato il primo libro stampato in Piemonte (1472) e fu sede dell'Università piemontese dal 1560 al 1566.
Nel 1537 fu occupata dai francesi e con alterne vicende rimase nelle loro mani fino al 1559. Nel 1560 Emanuele Filibertò restaurò il dominio sabaudo nei territori monregalesi. Occupata nel 1796 dalle truppe napoleoniche, tornò ai Savoia nel 1814.
Città natale di Giovanni Giolitti, Mondovì è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione; insignita della Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici subiti della sua popolazione e per la sua attività nella Resistenza partigiana durante la Seconda guerra mondiale.
Per ovviare alle difficoltà di collegamento tra la parte alta e quella bassa, nel 1880 venne costruita una funicolare, sulla scia di quelle costruite a Torino verso Superga e il monte dei Cappuccini. Funzionante inizialmente a contrappeso d'acqua, quindi a vapore e infine con motore elettrico, la funicolare è stata chiusa nel 1976. Dopo un accurato lavoro di ripristino è stata ricostruita e inaugurata il 16 dicembre del 2006.
A partire dai primi anni del Novecento, la città si è espansa sull'altopiano fronteggiante la collina, al di là dell'Ellero. Con la localizzazione della nuova stazione ferroviaria sull'altipiano, la città ha visto spostare il proprio baricentro industriale e residenziale verso i nuovi quartieri Altipiano e Ferrone. Attualmente l'Altipiano conta circa 4500 abitanti : é il quartiere più popoloso ed economicamente uno dei più operativi della città.Nel Piano regolatore 2005 é prevista la costruzione di nuovi edifici residenziali (l' Altipiano "bis") dietro a quelli già esistenti per accogliere circa 3000 nuovi abitanti.

DATI RIEPILOGATIVI

in lavorazione

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I TESORI DELLA TERRA - CERVASCA (CN)