Mergozzo
è un comune della provincia del
Verbano Cusio Ossola affacciato sul lago omonimo e porta
meridionale della Valle Ossola, della cui omonima Repubblica
indipendente (Settembre-Ottobre 1944) rappresentava il confine
a Sud, col vicino abitato di Ornavasso. A Mergozzo ha sede
un piccolo museo archeologico che presenta tutti gli aspetti
dei popoli antichi che abitavano l'Ossola. La primaria forma
di economia locale è la lavorazione e l'estrazione
della pietra granitica. In una villa posta sotto la frazione
di Bracchio, munita di un vasto parco colmo di piante esotiche,
ha sede la scuola elementare. Nel plesso della scuola si
trova la sede del Mergozzo Canoa Club, società sportiva
di canoa protagonista di importanti competizioni.
IL
PORTICATO DELLE CAPPELLE
Si trova al fianco della chiesa parrocchiale. Inizialmente
la zona racchiusa dal porticato era un cimitero, in seguito
al suo trasferimento nella sede attuale, nel 1759 furono
realizzate a ridosso del muro perimetrale tredici cappelle
della "Via Crucis", affrescate dal pittore Giovanni
Battista Ronchelli. Solo in seguito venne costruito il porticato.
Fra il 2002 e il 2005 sono stati svolti dei lavori di restauro
per riportare alla luce i colori originali degli affreschi.
L'OLMO
ll simbolo incontrastato di Mergozzo è sicuramente
l'Olmo, una pianta secolare, completamente cava, che si
trova sulla riva del lago al centro della piazza principale
del paese. L'Olmo era già presente a Mergozzo dal
1600 come testimonia la più antica raffigurazione
del paese conosciuta: la pala d'altare della Madonna del
Rosario, dipinta nel 1623 da Carolus Canis, e conservata
nella chiesa parrocchiale. Anticamente sotto di esso le
autorità locali si riunivano per le decisioni riguardanti
la comunità e per amministrare la giustizia. L'Olmo
di Mergozzo è annoverato tra gli "alberi monumentali"
del Piemonte.
GASTRONOMIA
La Fugascia (Focaccia) o Fugascina è il dolce tipico
di Mergozzo. Era tipicamente preparata ed offerta durante
la festa di Santa Elisabetta del rione Sasso.
FRAZIONI
E LOCALITA'
Candoglia
In questa frazione (chiamata Canduja in dialetto) si trova
la cava di marmo donata dagli Sforza alla Veneranda fabbrica
del Duomo come benevolenza cittadina; il Duomo di Milano
fu costruito con il marmo rosa di Candoglia. Ancora oggi
la cave sono di proprietà della Fabbrica, che le
utilizza per i continui restauri e rifacimenti necessari
al Duomo.
Bracchio
Bracchio (probabilmente dal tardo latino "brachius"
= braccio) si trova in posizione sopraelevata rispetto all'abitato
del capoluogo mergozzese da cui si accede attraverso via
Bracchio e via ai Mulini. Il nucleo principale dell'abitato
è adagiato sulle pendici del Monte Vercio di cui
rappresenta la porta per il principale sentiero (la mulattiera)
che conduce all'Alpe Vercio. Il paese è caratterizzato
da un tessuto urbanistico tipicamente medievale, strade
strette dalla tipica pavimentazione con sassi detti burel.
La chiesa principale è quella San Carlo (XV secolo),
ma interessanti sono anche Santa Maria al Cimitero e la
Madonna di Vercio all'Alpe Vercio.
Albo
In Albo si trova la chiesa dell'Annunciazione di Maria (1577).
Nibbio
Dalla frazione si ammirano i Corni di Nibbio, aspre vette
montuose che superano i 2000 metri.
Montorfano
Piccolo villaggio situato tra i boschi sul monte dallo stesso
nome che domina il lago di Mergozzo. Il granito bianco locale
è celebre: con questo materiale vennero realizzate
nel 1506 le colonne del porticato del Lazzaretto di Milano
e nel 1830 le colonne di San Paolo fuori le Mura a Roma.
La chiesa di San Giovanni Battista (XII secolo), in blocchi
di granito con copertura a beole, ha pianta a croce latina,
con tiburio ottagonale ornato da archetti pensili. Nella
chiesa è presente una pala di altare, opera di Luigi
Reali, pittore fiorentino del XVII secolo operante nella
zona, che raffigura la Madonna del Carmine tra i SS. Giovanni
Evangelista e Rocco. Scavi archeologici, condotti sotto
il controllo della Soprintendenza per i Beni archeologici
del Piemonte, hanno messo in luce interessanti strutture
precedenti all'edificio attuale. Nell'area si sono succedute
tre fasi: una paleocristiana, una carolingia e l'attuale
di età romanica. All'interno della chiesa si possono
ammirare i resti del fonte battesimale paleocristiano, mentre
di fianco all'esterno troviamo i resti della basilica a
tre absidi di età altomedievale. Nel giugno 1889,
a fronte del rifiuto del prevosto di Mergozzo di salire
al villaggio per celebrare la festa di San Giovanni, patrono
degli scalpellini, gli abitanti si rivolsero al pastore
della chiesa evangelica di Intra. In seguito a questi fatti,
venne costruita una chiesa protestante, in stile neoromanico,
attualmente utilizzata come Centro Comunitario.
Bettola
Frazione tra Nibbio e Albo sulla strada per la Val d'Ossola.
Bettola è un piccolo paese pedemontano incastonato
fra il verde delle montagne ed il fiume Toce che con le
sue acque ne lambisce le campagne. Al centro di uno sparuto
agglomerato di case, al fondo di un vicolo, si trova quello
che un tempo era un luogo presso il quale i lavoratori delle
vigne si incontravano per produrre il nettare degli
dei, ricavandolo dalla spremitura del dolce frutto.
Il torchio di Bettola è tra gli esemplari più
antichi presenti sul territorio ossolano, testimonianza
dellantica diffusione della coltivazione della vite
nelle campagne. La sua costruzione è opera di artigiani
assai abili chiamati picasass; il basamento
è stato realizzato con pietra locale ed è
alto fino a 20 cm con incisi canali di raccolta che indirizzavano
il mosto in un recipiente sottostante anch'esso di pietra.
Tutt'oggi è possibile visitarlo esclusivamente dall'esterno,
in attesa che venga restaurato e recuperata l'intera struttura.
Prato
Michelaccio
Piccola frazione collocata tra il fiume Toce e le pendici
del mont'Orfano.
Campone
Territorio di Mergozzo singolarmente situato al di là
del corso del fiume Toce.
É collocato tra i comuni di Gravellona Toce e Ornavasso.