Guarene
è un comune della provincia di Cuneo. Fa parte
della delimitazione geografica del Roero. Guarene
è situata sulla sommità di una collina
a sinistra del Tanaro. Il suo territorio si estende
poi nella piana del fiume, in quella parte chiamata
"Vaccheria" (il nome deriva da "Gualcaria",
campo d'esercito straniero). Qui è la parte
più fertile del territorio, dove si alternano
le colture intensive di ortaggi. Sotto il profilo
urbanistico Guarene è uno dei paesi meglio
conservati del Roero. Tra gli edifici, spicca la chiesa
della Santissima Annunziata, riedificata nel 1699:
della precedente costruzione conserva il campanile
ed una grande pala d'altare firmata dal Moncalvo.
DA
VEDERE
Il
Castello
Il castello di Guarene è fra le più
notevoli dimore signorili del settecento piemontese.
Strategicamente importante, il maniero fu oggetto
di contese nel corso dei secoli. All'inizio del XVIII
secolo venne distrutto e sulle rovine fu innalzata
l'attuale costruzione, improntata al classicismo dello
Juvarra su disegno del Conte Giacinto Roero. Ottimamente
conservato, il Castello colpisce per l'imponente e
raffinata mole e per la bellezza dei giardini all'italiana.
Palazzo
Re Rebaudengo
Edificio settecentesco restaurato e trasformato in
spazio espositivo, è una delle sedi della fondazione
sandretto Re Rebaudengo. Punto di riferimento per
artisti, critici e curatori, rappresenta un osservatorio
di ricerca e sperimentazione sul panorama artistico
contemporaneo e internazionale. Ospita mostre, convegni,
seminari, laboratori didattici.
Sia
il castello che il palazzo di Re Rebaudengo fanno
parte del circuito dei "Castelli Aperti"
del Basso Piemonte.
Dall'alto
del Castello a 370 m. s.l.m. si spazia dalle Langhe
all'Astigiano, e dall'ampia e media valle del Tanaro,
alla pianura piemontese ed alla cerchia alpina. Parla
di Guarene una bolla pontificia di Eugenio III che
assegna il luogo alla chiesa d'Asti; in seguito ebbe
fra i vari signori che si succedettero nel tempo,
il vescovo di Alba, i Marchesi di Monferrato, i conti
Roero, i Savoia e poi ancora i Roero fino all'epoca
napoleonica. Nel 1700, il conte Giacinto Roero fece
abbattere l'antico castello e lo ricostruì
su disegni di stile Juvaresco ed ora appartiene ai
conti Provana di Collegno. L'interno è elegante
e grandioso, ricco di ornati e di dipinti di notevole
interesse; all'interno il castello è circondato
da splendidi giardini.
ECONOMIA
L'economia del paese è a carattere misto agricolo
- industriale; la parte collinare è coltivata
a vigneti e frutteti, e le uve prodotte rientrano
nei disciplinari di produzione del Barbera e del Nebbiolo
d'Alba a D.O.C..
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