Frassino

Frassino è un comune di 289 abitanti della provincia di Cuneo, nella Valle Varaita. Il territorio comunale si estende su ambedue i fianchi della Valle Varaita. Il capoluogo, posto sul fondovalle, è dominato dal monte Birrone (2131 m) a sud e dal monte Ricordone (1761 m) a nord. In questa zona il fondovalle si restringe abbastanza; per questo motivo gran parte dei centri abitati si sono sviluppati a mezza costa, e lo stesso capoluogo comunale è in posizione più elevata rispetto al greto del torrente. Il versante esposto a nord (ubac) è piuttosto scosceso, con delle vere e proprie rupi che scendono sul paese; quello rivolto a sud (adrech) è più dolce, pur presentando locali scoscendimenti. Nel passato, il versante rivolto a sud era caratterizzato da estesi pascoli, più rari sull'altro versante; oggi, l'abbandono della montagna ed il rimboschimento spontaneo ha modificato notevolmente questa situazione. Sul versante dell'ubac rimangono estesi pascoli in alta quota. Frassino appartiene all'area linguistica e culturale occitana; la lingua occitana è ancora parlata.

MAPPA INTERATTIVA

ORIGINI E STORIA
Il comune di Frassino fu abitato fin dall'epoca romana. Nel X secolo fu proprietà del vescovo di Torino, e feudo dei signori di Verzuolo. Nel 1172 divenne possedimento del Marchesato di Saluzzo, di cui seguì le vicende, per poi passare sotto il dominio di casa Savoia nel 1589. Dopo questa data, fu possedimento di diverse famiglie nobili. Alieno da grandi eventi, il paese visse una grave tragedia il 19 gennaio 1885, quando una valanga si staccò dal sovrastante monte Ricordone e si abbattè sul paese, distruggendo tre frazioni e causando la morte di 80 persone. L'evento è ricordato da una croce posta sul monte Ricordone, non sulla vetta, ma nel punto dal quale si staccò la valanga.

ECONOMIA
Storicamente, il territorio di Frassino ha sempre avuto un'economia di tipo agricolo. Di recente, si è avuto un modesto afflusso turistico, con il nascere di alcune strutture ricettive e di ristoro. È presente un'attività artigianale, basata principalmente sulla lavorazione del legno. Una recente innovazione è rappresentata da attività artigiane legate al settore agroalimentare, tra cui un pastificio, un salumificio, ed una fabbrica di birra. Importante anche l'attività edile, cui i frassinesi si dedicano da secoli, con particolare specializzazione nella realizzazione di coperture di tetti in pietra. Il territorio presenta alcuni prodotti tipici, tra cui il più importante è forse il tomin dal Mel, un formaggio di latte vaccino prodotto nei comuni di Melle e Frassino.

IL "TOMIN DAL MEL"
Il Tomin dal Mel è un formaggio tipico dei Comuni di Frassino e Melle. L’avv. Giampiero Boschero, vero esperto, così lo descrive.”Ha un diametro di circa 10 cm. ed uno spessore di circa 2 cm. E’ prodotto con latte di vacca intero, talvolta con l’aggiunta di latte di capra, in quantità non superiore al 20 – 30%; può essere aggiunto, del tutto sporadicamente, un po’ di latte di pecora, in quantitativo trascurabile. E’ un formaggio crudo, grasso a pasta molle, che matura in una settimana circa. Il suo colore tende al giallognolo. Il suo sapore è delicato, fine e gradevole. I migliori sono quelli che sotto una morbida e gustosa <pelle> presentano un sottile strato di panna, che ricopre la parte interna, la quale deve essere morbida, di pasta uniforme, senza bollicine d’aria. Il toumin maturo profuma lievemente di muschio.”
La sua origine non si perde nella notte dei tempi, come comunemente si crede; la si deve bensì a due famiglie della Borgata Vittone della Frazione San Maurizio di Frassino che nella seconda metà del 1800 ne iniziarono la produzione; per essere più precisi a due donne, zia e nipote, provenienti da Rore di Sampeyre, che sposatesi lassù avviarono la produzione di quel formaggio con latte non scremato, sovvertendo l’abitudine locale volta alla produzione di burro e di tome con il latte scremato.
Il “Tomin”, dapprima portato al mercato di Venasca, conobbe un successo immediato e diede una resa insperata ai suoi produttori. Nei primi anni del novecento contribuì a far rinascere il Mercato di Melle e proprio per il fatto che lo si trovava principalmente su quel mercato, assunse in seguito la denominazione di “Tomin dal Mel” e come tale oggi è universalmente riconosciuto!
Dopo un periodo di crisi, dovuta al grande abbandono dell’agricoltura, oggi il Tomin dal Mel lo si trova nuovamente con maggior facilità nei negozi della Valle Varaita, sulle tavole dei ristoranti locali e nei negozi specializzati delle cittadine piemontesi. La sua produzione è dovuta ad alcuni agricoltori nei comuni di Melle e Frassino ed a due caseifici locali.

MANIFESTAZIONI
La manifestazione più tipica è la Baìo de San Morisi, che si tiene ogni quattro anni.

EDIFICI RELIGIOSI
Numerose sono le costruzioni religiose, testimonianza della fede dei valligiani. Sui sentieri si trovano numerose cappellette votive. Interessante da visitare è il Santuario della Madonna degli Angeli, risalente a metà '800, dove il 15 agosto si svolgono importanti festeggiamenti in onore della Madonna Assunta.

Il monumento più importante è sicuramente la Parrocchiale di Santo Stefano nel capoluogo. Posta in posizione staccata rispetto all'antico nucleo storico del Paese se ne ha notizia già nel 1304. In origine, costruita sul modello gotico - romanico delle chiese più antiche della Valle, era ad una sola navata; fu ampliata con le due navate laterali nel 1800, periodo in cui fu anche dotata di un campanile.
Il nucleo originario del Paese si trova lungo l'attuale Via Vecchia, posta sull'asse est ovest, a monte dell'attuale strada provinciale. In quel tratto di Via Vecchia si può ammirare una pregevole bifora arricchita di un elegante colonna tortile ed un capitello, entrambi in pietra verde. Risalendo la strada si nota un bel portale mensolato, testimonianza di una casaforte, l'unica che si possa ancora rintracciare nel capoluogo. Un portale analogo lo si può trovare anche in un edificio, assai rimaneggiato, posto lungo l'attuale Via Roma, nel nucleo che localmente è conosciuto come Lo Sartin.
Merita anche di essere segnalata la Casa Canonica, imponente edificio dotato di un ampio loggiato. Di un certo interesse e il Santuario di Madonna degli Angeli, posto a monte della strada provinciale e della Borgata Centrale, quasi al confine con il Comune di Sampeyre. Edificato sulla base di un'antica cappella è dotato di pregevoli affreschi ottocenteschi del pittore Borgna.
Infine da segnalare la presenza sul territorio comunale di alcune cappelle meritevoli di una visita: San Bernardo posto sull'antica via della Valle Varaita, appena a monte della strada provinciale, segna l'ingresso nel paese provenendo da est. Così come San Rocco ne segna il confine verso ovest. La costruzione di quest'ultima cappella, come quella di San Sebastiano nei pressi di Borgata Torre, è sicuramente legata alle ricorrenti epidemie di peste che hanno flagellato l'Europa sino al 1600.
Restando sul versante dell'Adrech si trovano ancora due importanti cappelle collegate ai due insediamenti più importanti: Sant'Antonio a Chiaronto e San Claudio a Campo Soprano.
Infine il versante dell'Ubac aveva l'importante cappella dedicata a San Maurizio, in seguito ampliata e riconosciuta quale chiesa parrocchiale.

MUSEI
È in corso la realizzazione di un Museo dei muratori, per mantenere la memoria della tradizionale attività del paese.


DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 324 (M 160, F 164)
Densità per Kmq: 19,3

CAP 12020
Prefisso Telefonico 0175
Codice Istat 004092
Codice Catastale D782

Denominazione Abitanti frassinesi
Santo Patrono San Rocco

Numero Famiglie 206
Numero Abitazioni 1.032

Il Comune di Frassino fa parte di:
Comunità Montana Valle Varaita
Regione Agraria n. 1 - Alta Valle Po e Val Varaita
Area Minoranza Linguistica Occitana

Comuni Confinanti
Brossasco, Melle, Sampeyre, San Damiano Macra.