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Domodossola
è un comune di 18.467 abitanti della provincia del
Verbano-Cusio-Ossola. La città è il centro
principale della Val d'Ossola e si trova alla confluenza
delle sette vallate laterali: Valle Anzasca, Valle Antrona,
Val Bognanco, Val Divedro, Valle Antigorio-Formazza, Valle
Isorno e Val Vigezzo. La città è bagnata dal
torrente Bogna e dal fiume Toce. Il territorio comunale
si estende tra i 238 m s.l.m. e i 2635 m s.l.m.. Domodossola
ha un'economia prevalentemente basata sul terziario e sull'industria
lapidea sia estrattiva che di lavorazione oltre ad una sviluppata
industria meccanica. Le sue vallate sono ricche di dighe
e centrali idroelettriche. È sede di sezione distaccata
del Tribunale di Verbania e di alcuni uffici di rango provinciale
(uffici provinciali dei settori III e IV, la Motorizzazione
Civile e la sede del Pubblico Registro Automobilistico della
Provincia del Verbano-Cusio-Ossola), oltreché di
Ufficio Locale delle Entrate. Dal 1923 è attiva la
Sezione di Domodossola degli Alpini. Due sono le Medaglie
d'Oro: Silvestro Curotti (Artigliere Alpino Partigiano Caduto
durante la guerra di Liberazione a Oira di Nonio sul lago
dOrta il 3 giugno 1944) ed Attilio Bagnolini (Caduto
a Passo Mecan (Mai Ceu) il 31 marzo 1936 nel corso della
guerra dEtiopia). Il centro è inoltre un importante
snodo ferroviario servito dalla linea internazionale del
Sempione, che collega l'Italia alla Svizzera ed a Parigi
attraverso un tunnel lungo quasi 20 km. Viene anche attraversata
dalla Statale 33 del Sempione che consente, attraversando
il passo del Sempione, il collegamento stradale con il canton
Vallese svizzero a Briga-Glis. La città è
collegata anche con Locarno grazie ad una linea ferroviaria
a scartamento ridotto di circa 52 km conosciuta come la
Vigezzina e grazie anche alla Statale 337 della Val Vigezzo
che attraversa l'omonima valle sino al confine di Ponte
Ribellasca. Nell'ambito dei progetti dell'Unione Europea
atti al miglioramento della rete infrastrutturale, Domodossola
avrà un ruolo notevole nella linea che metterà
in collegamento i porti di Rotterdam e Genova.
ETIMOLOGIA
Attestato come Domus Oxulae, dal 1521 assunse la denominazione
attuale. Nella prima parte richiama il latino domus, nel
significato di "pieve", la seconda parte si riferisce
alla collocazione geografica nell'Ossola.
DA VEDERE
Centro
storico
Il centro storico è ricco di siti di interesse artistico,
quali la collegiata dei SS Gervasio e Protasio in cui si
custodisce la preziosa pala di Tanzio da Varallo dedicata
a san Carlo, il seicentesco Palazzo Silva e la pittoresca
Piazza del Mercato, tipico esempio di urbanistica ed architettura
ossolana.
Il
Sacro Monte Calvario
Il Sacro Monte di Domodossola venne edificato nel 1657 per
volontà dei frati Cappuccini Gioacchino da Cassano
e Andrea da Rho. Nel 2003 questo straordinario complesso
monumentale è stato inserito dall'UNESCO nella Lista
del Patrimonio dell'Umanità insieme ad altri sei
Sacri Monti piemontesi. Il Sacro Monte di Domodossola è
curato dai padri Rosminiani.
MUSEI
Civico Museo "G. Galletti": Sezione Scienze Naturali
ed Etnografia
Civico Museo "G. Galletti": Sezione Arte e Archeologia.
ORIGINI
E CENNI STORICI
L'esistenza della cittadina è documentata già
nel periodo romano; infatti Oscela Lepontiorum, questo il
primo nome di Domodossola, era un centro di discreta importanza
della Gallia Cisalpina.Capitale della terra dei "Leponzi",che
hanno dato il nome anche alla zona alpina dell'Ossola,fu
fondata da queste stesse popolazioni di origine celtica.
Dai Romani chiamata Oscela Lepontiorum,le prime testimonianze
risalgono addirittura agli scritti del geografo Tolomeo
che la nomina come Oxilia o Oxilla da cui in seguito prenderà
il nome anche l'Ossola. In seguito alla costruzione, nel
medioevo, del Duomo, la cittadina assunse il nome di Domus
Oscelae, poiché possedeva l'unico edificio sacro
del circondario ossolano. Il 9 maggio 1517 la pace e trattato
di Ponte Tresa sancì che Stabio ed altre terre del
Mendrisiotto appartenessero ai dodici Cantoni elvetici in
cambio di Domodossola[1]. Domodossola fu, per un breve periodo,
capitale della Repubblica Partigiana dell'Ossola, proclamatasi
indipendente dopo essere riuscita a cacciare i fascisti
e i tedeschi, per circa due mesi, nel corso della Resistenza.
La Repubblica partigiana ebbe vita dal 10 settembre al 23
ottobre 1944: per 33 giorni il territorio liberato fu gestito
democraticamente da una giunta governativa presieduta da
Ettore Tibaldi, e che annoverava, tra gli altri, la milanese
Gisella Floreanini. Nelle vesti di ministro dell'Assistenza,
la Floreanini fu la prima donna a ricoprire incarichi governativi
in Italia. Negli anni '50 e '60 del Novecento, la città
fu segnata da un importante flusso migratorio. I migranti,
provenienti in massima parte dalla Calabria, si stanziarono
in un quartiere, denominato con il toponimo di Abissinia.
Il quartiere poi, grazie all'arrivo dei frati Cappuccini,
in particolar modo grazie a padre Michelangelo Falcioni],
il padre spirituale del rione, si trasformò in "Cappuccina".
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Popolazione
Residente 18.464 (M 8.794, F 9.670)
Densità per Kmq: 500,0
Superficie: 36,93 Kmq
CAP
28845
Prefisso Telefonico 0324
Codice Istat 103028
Codice Catastale D332
Denominazione
Abitanti domesi
Santo Patrono Santi Gervasio e Protasio
Festa Patronale 19 giugno
Il Comune di Domodossola fa parte di:
Comunità Montana Valle Ossola
Regione Agraria n. 3 - Valle Ossola
Località e Frazioni di Domodossola
borgate: Andosso, Anzuno, Asparedo, Bacenetto, Baceno,
Barro, Campei, Campione, Campoccio Dentro, Campoccio
Fuori, Casa delle Rane, Case Lazzaro, Case Pioda, Castanedo,
Castelluccio, Cimavilla, Cisore, Corte, Croppo, Crosiggia,
Cruppi, Gabi Valle, Maggianigo, Monsignore, Monteossolano,
Monticchio, Motto, Motto Mattarella, Piccioni, Prata,
Prebletto, Pregliasca, Premone, Quana, Quartero, Rogoledo,
Ronchetto, Sacro Monte Calvario, Sala, San Quirico,
Tagliaroli, Torcelli, Torre Matterella, Trontana, Vallesone,
Valsorda, Vauza, Zoncalina, alla Fraccia
Comuni Confinanti
Beura-Cardezza, Bognanco, Crevoladossola, Masera, Montescheno,
Trasquera, Trontano, Villadossola
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