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Castagnole delle Lanze
Piemonte

Castagnole delle Lanze è un comune di 3.758 abitanti della provincia di Asti. Il comune di Castagnole delle Lanze (comunemente chiamato Castagnole Lanze) ha un concentrico che si estende in due aree urbanisticamente distinte: Il centro storico, nel borgo collinare di San Pietro (Paese Alto), caratterizzato da edifici d'abitazione risalenti anche al 1700 e in primo luogo ad una parrocchiale barocca del 1600 (San Pietro in Vincoli) e alle chiese di San Rocco e della confraternita dei Battuti Bianchi.
Il borgo nuovo, sviluppatosi a partire dai primi decenni del 1900, nell'abitato della frazione San Bartolomeo, ove si concentrano le principali attivita' economiche e in modo particolare la produzione vinicola. In Paese Alto, nel Parco della Rimembranza, domina una Torre panoramica fatta erigere nel 1880 dal Conte Paolo Ballada di San Robert, un entomologo torinese che ebbe modo di soggiornare a lungo nel comune astigiano. Castagnole delle Lanze ha una collocazione geografica e territoriale che lo pone ai margini delle Langhe e del Monferrato, gli abitanti hanno quindi coniato il motto "Castagnole Lanze: Tra Langa e Monferrato". Tutta la vita comunale risente di questa vicinanza all'Astigiano e all'Albese: il comune infatti è in provincia di Asti, ma le parrocchie appartengono alla diocesi di Alba. Anche l'attivita' della produzione vinicola, che è trainante per la vita economica del paese, interessa qualita' di uve tipiche delle due zone: ovvero la Barbera d'Asti, il Dolcetto d'Alba e il Moscato d'Asti.

STORIA
In epoca romana, nei luoghi ove sorge il comune di Castagnole delle Lanze passava una diramazione della via Emilia che collegava Acqui a Pollenzo (Pollentia), questo è stato dimostrato dagli scavi effettuati all'inizio del Novecento.
Nel Medioevo le carte del Codex Astensis collocano Castagnole tra le terre appartenenti ai conti di Loreto. Fra questi, chi ebbe maggiori relazioni con la comunita' castagnolese fu probabilmente Manfredo I, dal 1190 marchese di Busca e conte di Loreto. Il marchese inauguro' la dinastia dei Lancia dall'appellativo che si era guadagnato avendo servito come lancifero, in gioventù, presso la corte di Federico Barbarossa. L'accostamento tra la dinastia dei Lancia e l'attributo "delle Lanze" (delle Lance) è doveroso, in quanto Castagnole è l'unico comune piemontese a potersi fregiare di una tale denominazione. Sempre dal Codex Astensis è possibile ipotizzare che a Castagnole Lanze sorgesse un castello medievale come dimora del conte, il castello fu probabilmente abbattuto nel 1255 con la caduta del contado di Loreto.
Documenti discordanti accreditano che Bianca Lancia (anche conosciuta come Bianca di Agliano) fosse o la figlia di Manfredo I o di Bonifacio di Agliano, con cui la vedova di Manfredo si era risposata. Bianca Lancia è stata l'ultima moglie dell'imperatore Federico II, è quindi assai probabile che da Manfredo discenda il figlio di Bianca, Manfredi, ovvero l'eroe della battaglia di Benevento e il fondatore della citta' di Manfredonia. Manfredi viene celebrato da Dante nella Divina Commedia: "... Biondo era bello e di gentile aspetto ... ".
Nel XIV secolo il feudo di Castagnole rientrava nei domini dei Visconti, risulta infatti dalle carte comunali un giuramento di fedeltà della Comunità di Castagnole delle Lanze a Valentina Visconti, che aveva avuto in dote tale feudo per le nozze con Luigi di Valois, Duca d'Orlèans.
Dopo alterne vicende il territorio passò, nel 1573, a Emanuele Filiberto di Savoia. Da questo momento il comune viene assoggettato a due signorie: da un lato il feudo degli Asinari e dall'altro la signoria della famiglia di Catalano Alfieri, signore di Magliano e di Castagnole. Agli Alfieri subentrarono nel 1797 i conti Birago di Borgaro Torinese (che presero il nome di Birago-Alfieri), agli Asinari invece, per investitura ereditaria, i Marchesi Carron di Saint Thomas, la cui signoria si esauri' nel 1836. Con i marchesi di Saint Thomas e con la famiglia Birago-Alfieri cesso' in Castagnole delle Lanze ogni residuo di dominazione feudale, dal 1850 il comune segui' i destini di casa Savoia e poi del Regno d'Italia.

DATI RIEPILOGATIVI

in lavorazione

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