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Caprie
è un comune di 1.882 abitanti della provincia
di Torino. Fino al dicembre 1936, il comune era denominato
Chiavrie; essendo considerato troppo simile al nome
in lingua piemontese, il nome fu italianizzato dal
regime fascista. Si trova in Val di Susa e fa parte
della Comunità Montana Bassa Valle di Susa
e Val Cenischia.
ETIMOLOGIA
Attestato come Cabrius, deriva dal nome di persona
Caprius.
ORIGINI
Scarse sono le informazioni sulla storia di Caprie
fino alla fine del XVIII secolo.
Da ritrovamenti rinvenuti nella torbiera nei pressi
di Novaretto, riferiti a resti di un insediamento
palafitticolo, fa ritenere che il territorio fosse
abitato già nell'Era del bronzo.
CENNI STORICI
Conosciuto come Capriana nel 973, il paese di Caprie
viene indicato col nome di Caurum in un diploma imperiale
del 1001; una nuova denominazioneviene usata nel 1147
in un documento nel quale Amedeo III di Savoia dona
il borgo di Cauriae all'Abbazia di San Giusto di Susa.
Rimasto in possesso dell'Abbazia fino al 1768, Caprie
fu acquistato dal Regio patrimonio e, nel 1787, venne
infeudato con il titolo comitale, Ignazio Somis, appartenente
ad una famiglia di celebri musicisti.
Da allora seguì le sorti di casa Savoia, prima
con l'occupazione francese, poi con le vicende del
regno di Sardegna e quindi dello Stato Italiano.
DA VEDERE
Percorrendo la strada panoramica che attravera le
borgate montane collegando Caprie con Celle, lo sguardo
spazia nel fondo valle.
Da un lato maestoso ci appare il Monte Pirchiriano
con l'Abazia della Sacra di S. Michele, dall'altro
il promontorio della Torre del Colle e all'orizzonte
le colline moreniche di Rivoli e di Torino.
In primo piano Chiesa di San Pancrazio con annessa
casa parrocchiale, la Piazza Martiri della Libertà
e sullo sfondo Via Braere su cui si affaccia l'edificio
che ospita la Cooperativa.
La Chiesa Parrocchiale di San Pancrazio in stile barocco
consacrata nel 1726. Al suo interno è possibile
ammirare la Cappella appartenente al Beneficio Coppo
corredata di un pregevole altare in marmo policromo
del XVIII secolo
A
Celle di particolare interesse storico La Chiesa di
Santa Maria Assunta.
Racchiuso in in una grotta naturale troviamo un curioso
oratorio dedicato al primo eremita giunto quassù
nell'anno 1000, San Giovanni Vincenzo.
Si trattava del Vescovo di Ravenna che, lasciata la
diocesi, venne quassù per dedicarsi alla vita
contemplativa.
La leggenda racconta che gli eremiti volessero costruire
sul monte Caprasio una Chiesa in onore di San Michele
Arcangelo, quindi raccolsero i materiali per la costruzione.
Ogni notte parte dei materiali spariva, San Vincenzo
volle scoprire chi fossero i ladri e si legò
sul legname da costruzione.
Il giorno seguente, probabilmente trasportato dagli
angeli, si risvegliò sul monte di fronte, il
Monte Pirchiriano dove ora sorge la Sacra di San Michele.
La Chiesa di Santa Maria Assunta con apside e campanile
romanico cela al suo interno la primitiva chiesetta
che risulta interrata ed assume le caratteristiche di
una Cripta.
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Popolazione
Residente 1.883 (M 926, F 957)
Densità per Kmq: 115,2 (Censimento Istat
2001)
CAP
10040
Prefisso Telefonico 011
Codice Istat 001055
Codice Catastale B705
Denominazione
Abitanti capriesi
Santo Patrono Madonna del Carmine
Festa Patronale 16 luglio
Numero
Famiglie (2001) 821
Numero Abitazioni (2001) 1.165
Il
Comune di Caprie fa parte di:
Comunità Montana Bassa Valle Susa e Val
Cenischia
Rete dei Comuni Solidali: Comuni della Terra per
il Mondo (Recosol)
Località e Frazioni di Caprie
Campambiardo, Camparnaldo, Celle, Novaretto
Comuni Confinanti
A est: Villar Dora; a nord e est: Rubiana; a nord
e ovest: Condove; a sud: Chiusa di San Michele,
Sant'Ambrogio di Torino.
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