Bardonecchia
è un comune della provincia di Torino, situato
in alta Val di Susa al centro di una conca che dista
circa 90 km dal capoluogo. Il comune di Bardonecchia,
sito nel punto più occidentale d'Italia, si
trova in Alta Valle Susa a quota m. 1.312 s.l.m. al
centro di una conca soleggiata, punto di partenza
per usufruire di piste da sci d'inverno e del bike
park d'estate. Il comune di Bardonecchia, sito nel
punto più occidentale d'Italia, si trova in
Alta Valle Susa a quota m. 1.312 s.l.m. al centro
di una conca soleggiata, punto di partenza per usufruire
di piste da sci d'inverno e del bike park d'estate.
È collegata con la Francia per mezzo di due
trafori: il Traforo ferroviario del Frejus ed il Traforo
stradale del Frejus, e con Torino per mezzo dell'Autostrada
A32, Torino-Bardonecchia, e per mezzo della Statale
335, detta "di Bardonecchia" che si innesta
a poco più di venti chilometri a valle con
la statale n. 24 detta "del Monginevro"
e per mezzo della linea ferroviaria Torino-Modane,
tratto del collegamento ferroviario Roma- Torino -Parigi.
Bardonecchia fa parte della Comunità Montana
Alta Valle di Susa.
STORIA
Una comunità di frontiera, una cultura alpina
con profonde radici che si estendono anche al di là
dell'attuale linea di confine. Naturale via di transito
verso la Francia, la pianura del Rodano e l'Europa,
percorsa dalla preistoria all' 800 da eserciti, pellegrini,
viaggiatori, artisti e mercanti, la Valle di Susa
ha visto scorrere tutta la sua storia proprio attorno
alle sue strade, ai suoi valichi, ai colli maggiori
o minori, facili o impervi, che superano le sue montagne.
Poi le locomotive a vapore hanno attraversato il traforo
delle Alpi creando uno stabile e comodo collegamento
tra città e montagna. Oggi una moderna autostrada
e la linea ferroviaria internazionale percorsa da
treni veloci (TGV ed ETR), i due tunnel autostradale
e ferroviario, fanno dell'Alta Valle Susa la valle
più facilmente accessibile dell'intero arco
alpino. Grazie alla linea ferroviaria Bardonecchia
è diventata una località di villeggiatura.
La vocazione turistica nacque, infatti, alla fine
dell'Ottocento, quando arrivarono i primi esponenti
dell'aristocrazia e della borghesia torinesi e genovesi.
Alla fine dell'Ottocento venne costruito il Forte
Bramafam per difendere da eventuali attacchi francesi
l'imboccatura del tunnel ferroviario del Frejus. Inizialmente
il turismo interessava soprattutto la stagione estiva;
soltanto nel Novecento si cominciò a parlare
anche di turismo invernale. Nel 1908 fu fondato lo
Sci Club Bardonecchia e nel 1911 i fratelli Smith
diedero spettacolo coi salti dal trampolino in una
zona che poi prenderà il loro nome, Campo Smith.
Nel volgere di qualche anno il paese si trasformò,
diventando una nota località turistica frequentata,
tra l'altro, dallo statista Giovanni Giolitti. Con
la seconda guerra mondiale le attività turistiche
si fermarono. Col trattato di pace del 1947 Bardonecchia
perse la Valle Stretta, ceduta alla Francia. Nel secondo
dopoguerra il paese sviluppò la sua vocazione
turistica con la proliferazione degli alberghi e poi
delle seconde case. Contemporaneamente, all'economia
di Bardonecchia contribuì la presenza del personale
impiegato negli uffici della dogana, che restò
in servizio fino al 1993, quando entrò in vigore
nei paesi dell'Unione europea la libera circolazione
delle merci. Un ulteriore rafforzamento della sua
vocazione di transito si ebbe nel luglio del 1980
con l'apertura del Traforo stradale del Frejus e poi
con il completamento dell'autostrada Torino-Bardonecchia
a metà degli anni Novanta. Nel 1995 venne sciolto
per mafia il consiglio di Bardonecchia, unico caso
al nord-Italia. Bardonecchia è stata nel febbraio
2006 una delle sedi dei XX Giochi olimpici invernali,
durante la quale ha ospitato le gare di snowboard;
è stata anche sede di uno dei tre villaggi
olimpici. Nel gennaio del 2007 ha ospitato inoltre
le gare di sci alpino e snowboard dell'Universiade
invernale 2007, mentre dal 17 al 19 ottobre 2008 ha
ospitato la Prima Assemblea Nazionale dei Pionieri
della Croce Rossa Italiana, un evento di importanza
internazionale e storica (dopo oltre 60 anni anni
di esistenza della Componente Pionieri questa è
stata la PRIMA Assemblea Nazionale).
DA
VEDERE
A Bardonecchia non mancano esempi di fervore artistico
ed architettonico. Accanto a manufatti lignei e in
pietra, affreschi, retables troviamo esempi di architettura
di rilievo come l'antico campanile romanico, che fiancheggia
ancora oggi la Chiesa Parrocchiale di Sant'Ippolito,
o la Tour d'Amoun, parte di uno dei castelli signorili
dei feudatari del paese, la famiglia De Bardonisca
o, nella vulgata francese, De Bardonnèche.
L'altro castello potrebbe essere quello del Bramafam,
dal quale il forte ottocentesco ha ereditato il nome,
se è vero che "intorno al 1333 Guigo VII
ordina al balivo (funzionario di nomina regia a capo
di una circoscrizione territoriale n.d.r) di ristrutturare
il castello del Bramafam acquistato tre anni prima
dai signori del luogo (i De Bardonisca) ". Una
zona sottostante il forte, infatti, è ancora,
nella toponomastica di oggi, "Chatiàw"
che, nella parlata locale, significa appunto castello.
Nel Museo civico sono custoditi cimeli locali tra
cui degli sci del XIX secolo. In località Millaures,
sulla sponda sinistra della Dora di Bardonecchia,
vi è la chiesa di S. Andrea (1477) con un grande
affresco sulla facciata. Nelle sue vicinanze si trova
la Cappella di Horress con interno affrescato nel
1506. Una pregevole icona di legno è conservata
nella chiesa di Les Arnauds, località a metà
strada tra il Borgonuovo e Mélezet. Il Forte
di Bramafam è una delle principali attrazioni
turistiche della città.
ECONOMIA
Con l'apertura del traforo ferroviario del Frejus
l'economia di Bardonecchia subì una trasformazione
radicale assumendo una notevole importanza quale ultima
stazione italiana sulla linea ferroviaria Torino -Modane.
Dopo il 1925, con l'enorme sviluppo dello sport dello
sci e l'aumentata frequenza dei villeggianti estivi,
l'economia di Bardonecchia ha subito un'ulteriore
caratterizzazione traendo da queste due voci la maggior
parte del reddito locale.
Le attività sportive invernali si concentrano
nel comprensorio sciistico di Bardonecchia gestito
dalla società degli impianti di risalita Colomion
S.p.a. Il comprensorio ofre 100 km di piste da discese,
un Half Pipe Olimpico, uno snow park, un boardercross,
17 km di piste da fondo e 10km di percorsi segnalati
per le ciaspole(o racchette da neve).
FRAZIONI
Mélezet, situata allo sbocco della secondaria
Valle Stretta, fu sede di una scuola di pittura, scultura
e architettura che ebbe notorietà in tutta
la Valle di Susa e nella Valle della Moriana tra il
XV e il XVIII secolo; attualmente vi si trova una
scuola di intaglio; nella chiesa di S. Antonio vi
sono affreschi del '500. Verso Pian del Colle sorge
la cappella di S. Sisto con affreschi quattrocenteschi
all'interno.
Rochemolles è un piccolo villaggio situato
nell'aspro vallone omonimo, alla confluenza della
Valfredda. L'antica chiesa, con soffittatura in legno,
conserva un leggìo del 1571, una croce processionale
ed una acquasantiera del 1552.
Millaures, situata sula versante nord occidentale
del monte Jafferau, a circa 1400 metri s.l.m.; comune
fino alla metà degli anni sessanta, in seguito
allo spopolamento fu declassata a frazione. Oggi gli
abitanti stabili sono poche decine, mentre nell'ultimo
decennio è aumentato enormemente il numero
di seconde case che ha determinato un aumento stagionale
della popolazione (principalmente d'estate). Interessanti
la chiesa parrocchiale dedicata a Sant'Andrea e le
varie cappellette situate in tutte le borgate (tra
cui l'antica cappella di San Claudio).
Gleise, un tempo piccolissimo centro abitato costituito
da baite o "grange" (abitazioni montane
tipiche piemontesi), ora, completamente restaurato
ed ampliato fino a lambire il piccolissimo centro
abitato di Grange Horres, si caratterizza come delizioso
luogo di villeggiatura. Gode di una posizione privilegiata,
situato a 1700 m slm circa, a metà strada tra
Bardonecchia e il comprensorio sciistico del monte
Jafferau, ha un'esposizione molto assolata (sud-sud-ovest)
e la sua elevata altitudine offre un panorama unico
su Bardonecchia, sul comune di Beaulard, sul monte
Colomion, su tutte le cime circostanti e sull'intera
Valle di Susa. Oltre al già citato comprensorio
sciistico dello Jafferau, si ricorda che durante la
stagione estiva da qua partono innumerevoli sentieri
per l'escursionismo ed il trekking (per esempio il
sentiero Decauville che giunge fino alla diga di Rochemolles
e il rifugio Scarfiotti) e per le mountain bike (gli
impianti di risalita consentono il raggiungimento
con le biciclette della stazione intermedia situata
in località Bacini di Fregiusia).
Le
Grange Horres si trovano sulle pendici del monte Jafferau,
ad un'altitudine di circa 1.700 m, a breve distanza
dalle piste da sci. Si contano complessivamente una
ventina di baite, in parte ristrutturate, poste su
un pianoro esposto a sud-ovest, da cui si gode un'eccezionale
vista della conca di Bardonecchia e delle montagne
circostanti. Nate come luogo di pascolo estivo, hanno
conservato intatto il loro fascino ed ancora oggi
i prati della zona vengono sfruttati per il pascolo.
Da ricordare la cappella dedicata a S. Andrea, posta
poche centinaia di metri a monte del nucleo abitativo,
in direzione nord-est. Tale cappella risale al secolo
XIV e decorata con affreschi di notevole interesse.
La prima domenica di agosto si celebra la festa della
borgata.