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Arborio
Piemonte

Arborio è un comune della provincia di Vercelli. Il comune di Arborio si trova in provincia di Vercelli a 27.9 km dal capoluogo e a circa 79 km da Torino. Il territorio è quasi del tutto pianeggiante ed è compreso tra il fiume Sesia (ad est) e il torrente Marchiazza (ad ovest). L'attività prevalente della zona è la risicoltura, ma non mancano attività industriali e artigianali, quali, tessile, abbigliamento, laterizi, ceramiche. Nel 1946 Domenico Marchetti riuscì ad ottenere una pregevole varietà di riso che porta appunto il suo nome.

ETIMOLOGIA
La più probabile etimologia di Arborio, già Arboro, è Arboreum il cui significato è "foresta di alberi ad alto fusto".

DA VEDERE
La parrocchiale di San Martino di forma rotonda con cinque altari è opera pregevole dell'architetto Michele Richiardi, la cui edificazione risale al 1769, mentre il campanile è dell'architetto Nicola Nervi e fu costruito nel 1786. Negli anni settanta fu stupidamente demolita la più antica chiesa di Santa Maria, che presentava ancora rilevanti strutture del periodo romanico e gotico. Notevoli sono gli affreschi dell'oratorio di San Sebastiano, situato fuori del paese e risalgono al secolo XV e rappresentano scene della Passione di Gesù Cristo. Dall'antico castello, menzionato nei documento già nel 1224 vi sono ancora adesso tracce rilevanti. Presenta ancora adesso varie monofore a sesto acuto nell'antica rocca, nella parte più elevata ed interna. Dell'antico ricetto, aggregato al castello rimangono alcuni edifici dalle forme interessanti.

ORIGINI E CENNI STORICI
La prima menzione del borgo si ha nel 999 in un diploma di Ottone III a favore del vescovo di Vercelli, Leone. Arborio fu confermato ai vescovi nel 1027 dall'imperatore Corrado II e nel 1152 da Federico I il Barbarossa. Nel XII secolo sul territorio dominano i conti di Biandrate. Nel 1179 il conte Ottone cede Arborio al comune di Vercelli e contemporaneamente si insediano i de Arborio con Guglielmo. Il consortile dei signori di Arborio appare ben consolidato nel secolo XIV e comprende numerose famiglie, tra cui gli Squarra, i Biamino, i Teta, i Gattinara, i de Rege. Nel 1335 il paese passa ai Visconti. Nel 1404 i de Arborio si sottomettono ai Savoia. Tra il 1405 e il 1407 il luogo è occupato da Facino Cane per conto del marchese di Monferrato. Nel 1407 i de Arborio si sottomettono di nuovo ai conti di Savoia, che acquisiscono stabilmente il territorio nel 1427. L'imperatore Massimiliano I nel 1513 inserisce Arborio nella contea di Gattinara che viene concessa a Mercurino Arborio di Gattinara, il futuro gran cancelliere di Carlo V. Nel 1525 il duca Carlo III di Savoia rinnova la costituzione del comitato a favore di Mercurino e l'imperatore Carlo V la conferma nel 1526. Nel 1621 il duca Carlo Emanuele I di Savoia trasforma in marchesato la contea di Gattinara a favore di Mercurino Filiberto Arborio di Gattinara. Il paese da il nome alla celebre varietà di riso.
DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 939 (M 498, F 441)
Densità per Kmq: 40,5
Superficie: 23,20 Kmq

CAP 13031
Prefisso Telefonico 0161
Codice Istat 002006
Codice Catastale A358

Denominazione Abitanti arboriesi
Santo Patrono San Martino
Festa Patronale prima domenica di agosto
Giorno di Mercato Settimanale lunedì mattina

Comuni Confinanti
Ghislarengo, Greggio, Landiona (NO), Recetto (NO), Rovasenda, San Giacomo Vercellese, Sillavengo (NO), Vicolungo (NO), Villarboit.