Loreto
è un comune italiano di 12.278 abitanti della
provincia di Ancona nelle Marche. La città
sorge sulla sommità d'una dolce collina, con
un'ampia campagna attorno caratterizzata dalla coltivazione
dell'ulivo. Svetta per altezza e maestosità
la sagoma della cupola e del campanile della Basilica
sulla cui cima si trova la figura della Madonna. Il
panorama sterminato può arrivare dalla montagna
al mare. Nel 1468 cominciarono i lavori per la Santa
Casa, dapprima con un piccolo edificio rettangolare
circondato da un portico, successivamente da una chiesetta
e definitivamente dall'attuale Basilica; collaborarono
alla fattura dell'opera i toscani Giulio da Maiano
e Baccio Pontelli, con il veneziano Marino di Marco
da Cedrino. La Basilica è in stile gotico rinascimentale
a pianta a forma di croce nata da una antica struttura
a tre navate con un'altra che reca al centro una croce
greca. La cupola ottagonale fu eretta tra il 1498
e il 1500 da Giuliano da Sangallo. Anche il Bramante
partecipò alla realizzazione della facciata,
ma non si può vedere l'opera del maestro in
quanto fu edificata da Giovanni Boccalini, l'interno
è a tre navate separate da colonne quadrate
con sopra crociere a costole. Una ricco e sontuoso
recinto marmoreo riveste la Santa Casa, il rivestimento
progettato dal Bramante fu edificato da Sansovino.
La Cappella dell'Annunciazione fu decorata con affreschi
di Federico Zuccari, le sacrestie di San Marco e San
Giovanni da Melozzo da Forlì e Luca Signorelli,
il soffitto ed il padiglione della sala del Tesoro
dal Pomarancio.
Il campanile fu messo in opera tra il 1750-1754 da
Luigi Vanvitelli; fa bella mostra di sé davanti
l'entrata principale della basilica una fontana di
Carlo Maderno.
Il palazzo Apostolico progettato da Giancristoforo
Romano fu costruito da Sansovino, Antonio da Sangallo
e Giovanni Boccalini. Nel progetto originario avrebbe
dovuto circondare completamente la piazza, ma per
il mancato esproprio del lato destro attualmente occupato
dall'edificio dell'ex Collegio Illirico, venne realizzato
il solo lato di fronte alla Basilica, conforme al
disegno primitivo, ad opera dello stesso Vanvitelli.
Il legame è rafforzato anche con la presenza
del Museo storico aeronautico che ha la sua peculiarità
nell'esposizione di centinaia di divise militari dell'Aeronautica,
alcune pezzi unici.
ETIMOLOGIA
Deriva dal latino laurum, alloro, con l'aggiunta del
suffisso -etum (quindi Lauretum, bosco di lauri).
DA
VEDERE
La città è circondata da maestose mura
ideate da Antonio da Sangallo il Giovane ed erette
nel 1518 e rinforzate nel 1600 con quattro bastioni.
Nel 1482 viene confermata parrocchia dal sempre più
crescente numero dei residenti e da quanti operavano
per e nel paese; aumentavano così tutti quei
servizi che facevano si da accrescere sia il benessere,
sia il lavoro e tutti quegli uffici che attiravano
popolazioni da altre zone. Venne costruito un ospedale
e dimore per i pellegrini che arrivavano da ogni parte
del mondo.
Complesso monumentale di grande rilievo è la
"piazza della Madonna", su cui affacciano
la Santa Casa ed il palazzo Apostolico.
Nel 1468 cominciarono i lavori per la Santa Casa,
dapprima con un piccolo edificio rettangolare circondato
da un portico, successivamente da una chiesetta e
definitivamente dall'attuale Basilica; collaborarono
alla fattura dell'opera i toscani Giulio da Maiano
e Baccio Pontelli, con il veneziano Marino di Marco
da Cedrino. La Basilica è in stile gotico rinascimentale
a pianta a forma di croce nata da una antica struttura
a tre navate con un'altra che reca al centro una croce
greca. La cupola ottagonale fu eretta tra il 1498
e il 1500 da Giuliano da Sangallo. Anche il Bramante
partecipò alla realizzazione della facciata,
ma non si può vedere l'opera del maestro in
quanto fu edificata da Giovanni Boccalini, l'interno
è a tre navate separate da colonne quadrate
con sopra crociere a costole. Una ricco e sontuoso
recinto marmoreo riveste la Santa Casa, il rivestimento
progettato dal Bramante fu edificato da Sansovino.
La Cappella dell'Annunciazione fu decorata con affreschi
di Federico Zuccari, le sacrestie di San Marco e San
Giovanni da Melozzo da Forlì e Luca Signorelli,
il soffitto ed il padiglione della sala del Tesoro
dal Pomarancio.
Il campanile fu messo in opera tra il 1750-1754 da
Luigi Vanvitelli; fa bella mostra di sé davanti
l'entrata principale della basilica una fontana di
Carlo Maderno.
Il palazzo Apostolico progettato da Giancristoforo
Romano fu costruito da Sansovino, Antonio da Sangallo
e Giovanni Boccalini. Nel progetto originario avrebbe
dovuto circondare completamente la piazza, ma per
il mancato esproprio del lato destro attualmente occupato
dall'edificio dell'ex Collegio Illirico, venne realizzato
il solo lato di fronte alla Basilica, conforme al
disegno primitivo, ad opera dello stesso Vanvitelli.
SANTUARIO
DELLA SANTA CASA
Il Santuario della Santa Casa si trova a Loreto è
un luogo popolare di pellegrinaggio attraverso la
via Lauretana, dove i cattolici venerano la Vergine
Lauretana, patrona dell'aviazione. È tra i
più importanti e visitati santuari mariani
d'Italia; numerosi persnaggi e santi vi hanno fatto
visita, tra cui Camilla da Varano, ossia la clarissa
umanista sr. Battista, santa Gianna Beretta Molla,
Giovanni XXIII. Al suo interno è custodita
la Santa Casa di Nazaret, dove, secondo la tradizione
devozionale, la Vergine Maria ricevette l'Annunciazione.
La "casa della Madonna" era formata da tre
pareti addossate ad una grotta scavata nella roccia
(che si trova nella Basilica dell'Annunciazione a
Nazaret). La tradizione popolare racconta che nella
notte tra il 9 ed il 10 dicembre del 1294 le pietre
della casa di Nazaret vennero trasportate in volo
dagli angeli. In realtà, alcuni studi e dei
documenti ritrovati hanno confermato che il trasporto
avvenne per mare su navi crociate. Infatti, dopo la
cacciata dei cristiani dalla Terra Santa da parte
dei musulmani, un esponente della famiglia Angeli,
regnanti dell'Epiro, si interessò di salvare
la Santa Casa dalla sicura rovina, che fu, dunque,
trasportata prima a Tersatto, nell'odierna Croazia,
nel 1291, poi ad Ancona nel 1293 ed infine a Loreto
il 10 dicembre 1294. Gli studi effettuati sulle pietre
della Santa Casa ne confermerebbero l'origine palestinese,
esse sono lavorate secondo la tecnica usata dai Nabatei,
un popolo confinante con gli ebrei, molto usata anche
in Palestina. Sulle pietre vi sono numerosi graffiti
simili a quelli giudeo-cristiani del II-V secolo ritrovati
in Terra Santa, in particolare a Nazaret. Il santuario
fu costruito per proteggere la Santa Casa, su iniziativa
del vescovo di Recanati, Nicolò delle Aste
nel 1469, e fu concluso nel 1587. Il campanile fu
disegnato da Luigi Vanvitelli e fu costruito nel 1755.
Nella prima cella a pianta ottagonale di questo è
ospitata la "Loreta", fusa nel 1515 da Bernardino
da Rimini, che con i suoi 55 quintali è la
più grande campana delle Marche ed una delle
più notevoli d'Italia. L'interno è a
croce latina a tre navate. Il battistero in bronzo
di Tiburzio Vergelli si trova nella navata sinistra.
Sulla volta vi sono dipinti del Pomarancio. Sotto
la cupola, opera di Giuliano da Sangallo e con la
decorazione rinnovata in occasione dei restauri del
Sacconi dal romano Virginio Monti, si trova la Santa
Casa; sulla facciata occidentale lo scultore Giovan
Battista Della Porta ha scolpito due severe e pensose
sibille (la Sibilla Libica e la Sibilla Persica),
sulla facciata meridionale le sibille Erittrea, Cumana
e Delfica e sulla facciata orientale, altre due sibille.
All'interno della Santa Casa si trova la statua della
Vergine Lauretana. Il rivestimento marmoreo, all'esterno,
è stato progettato da Donato Bramante. Peculiari
sono i due solchi paralleli che si trovano sulla base,
causati dai pellegrini che, per secoli, hanno percorso
in ginocchio il perimetro del rivestimento. Le ultime
opere che corredano l'interno della Basilica sono
l'altare maggiore ed il pulpito, ricavati da due monoliti
di marmo di Carrara in occasione dell'Anno Santo 2000,
opere dello scultore lombardo Floriano Bodini. Fra
le cappelle e le sacrestie, meritano particolare attenzione
le seguenti: la Sacrestia di San Giovanni o del Signorelli
per gli affreschi di Luca Signorelli, e l'ancor più
famosa Sacrestia di San Marco o del Melozzo per i
meravigliosi affreschi, recentemente restaurati, di
Melozzo da Forlì: desta meraviglia la capacità
di questo pittore di produrre effetti "tridimensionali",
da vero maestro della prospettiva, nonché la
Cappella dei Duchi d'Urbino, unica salvatasi con il
suo apparato secentesco dai profondi restauri a cui
fu sottoposta la Basilica a cavallo dei secoli XIX
e XX ad opera dell'architetto Giuseppe Sacconi. Infine,
la chiesa della Santa Casa possiede un concerto di
8 campane in reb della ditta Pasqualini di Fermo,
più un campanone di notevoli dimensioni chiamato
"Loreta" fusa da Bernardo da Rimini del
peso di circa 5,5 tonnellate. Suona solo la notte
del 9 10 dicembre durante la Traslazione della S.
Casa e il 10 insieme alle altre 8 prima della messa.
LA
MADONNA NERA
La Madonna di Loreto, detta anche Vergine Lauretana,
è la statua venerata nella Santa Casa. Si tratta
di una Madonna Nera: la sua particolarità è
il volto scuro, comune alle icone più antiche,
dovuto spesso al fumo delle lampade ad olio e delle
candele. La statua originaria, risalente al XIV secolo,
fu deportata in Francia dalle truppe napoleoniche
nel 1797, restituita nel 1801 andò distrutta
in un incendio della Santa Casa nel 1921: quella attuale
risale al 1922, opera di Leopoldo Celani, ed è
di legno di un cedro del Libano proveniente dai giardini
del Vaticano. Durante il periodo di esilio forzato
in Francia il culto della Vergine Lauretana nella
Santa Casa di Loreto fu affidato al simulacro in legno
di cedro (identico all'originale) oggi conservato
a Cannara (PG) e che attualmente rimane l'unico esemplare
del periodo napoleonico, dopo l'incendio del 1921,
ad essere stato venerato nella Santa Casa [1]. Il
culto della Madonna Nera di Loreto è replicato
in molti altri santuari in Italia e all'estero. La
Madonna di Loreto è di volto scuro perché
rappresenta quanto citato nel "Cantico dei Cantici"
dove si dice: Bruna sono, ma bella e più
avanti alle amiche: Non state a guardare che
sono bruna perché mi ha abbronzata il sole
(1, 5-6). Ed il Sole è figura di Dio. Queste
parole sono allorigine del fenomeno delle Madonne
nere, per esempio di Loreto, Czestochowa e Terlizzi
(Madonna di Sovereto), che sono donne di razza bianca
ma di pelle nera.
ORIGINI
E CENNI STORICI
La città si è sviluppata intorno alla
nota Basilica che ospita la celebre Santa Casa, la
casa dove, secondo la tradizione, la Vergine Maria
nacque e visse e dove ricevette l'annuncio della nascita
miracolosa di Gesù. Secondo la tradizione cattolica,
quando Nazaret, dove la Santa Casa di Nazareth si
trovava, stava per essere conquistata nuovamente dai
musulmani, che nel 1291 cacciarono via definitivamente
i cristiani da Gerusalemme, un gruppo di angeli prese
la Casa e la portò in volo fino a Loreto, transitando
dapprima a Tersatto in Croazia e poi, essendo preda
molto spesso di ladri oltre che di pellegrini, giunse
nelle Marche arrivando a Loreto in più tappe.
Per questo motivo la Madonna di Loreto è venerata
come patrona degli aviatori. Gli studi iniziati sin
da pochi anni dopo questo evento, mettono in luce
senza ombra di dubbio la provenienza della casa dalla
Palestina, sia per stile architettonico che soprattutto
per l'uso di materiali costruttivi sconosciuti al
territorio delle Marche ed invece molto usati all'epoca
in Terrasanta. Altre evidenze della terra di origine
provengono dai dipinti e dai graffiti tuttora visibili
che ritraggono santi della chiesa orientale e riportano
il passaggio dei pellegrini che sin dall'era di Costantino
visitavano la Casa. Inoltre, le dimensioni dell'abitazione
coincidono con quelle del "buco" rimasto
a Nazareth dove prima si trovava la Casa. Una recente
teoria, supportata dal ritrovamento di documenti posteriori
al 1294 afferma che il trasferimento fu operato dai
principi Angeli Comneno, un ramo della famiglia imperiale
di Costantinopoli: questa teoria è comunque
tuttora oggetto di discussione, principalmente per
il fatto che tutti i mattoni della Casa sono ancora
saldati dalla malta che si usava in Palestina, un
misto di solfato di calcio idrato (gesso) impastato
con polvere di carbone di legna secondo una tecnica
dellepoca, nota in Palestina 2000 anni fa, ma
mai impiegata in Italia, e questo rende evidente che
i crociati avrebbero dovuto fisicamente staccarla
e trasportala come un unico blocco. Entrambe le tesi
sono concordi sul fatto che, come accennato precedentemente,
la Casa partì da Nazaret nel 1291 e, dopo essere
transitata per la Dalmazia, ossia dopo essere rimasta
per circa tre anni a Tersatto (ora un quartiere della
città di Fiume in Croazia), giunse a Loreto
nel 1294. Il 12 settembre 1920 ebbe luogo in Loreto
la festa per la proclamazione della Madonna di Loreto
quale "Patrona degli Aeronauti", decretata
con breve di papa Benedetto XV del 24 marzo dello
stesso anno. La cattedra arcivescovile della Prelatura
territoriale di Loreto è nella Basilica della
Santa Casa.