Falconara
Marittima è un comune italiano di 27.879 abitanti
della provincia di Ancona nelle Marche. La cittadina
è abbastanza vicina ad Ancona, con la quale
forma quasi un unico territorio; si estende interamente
lungo la costa del mare Adriatico e si presenta con
un lungo lido sabbioso frequentato d'estate anche
da molti turisti e, naturalmente, dalla popolazione
locale. A Falconara Marittima è nato nel 1968
un Parco Zoo che oggi conta un'estensione di oltre
60.000 m². Ogni anno nel mese di agosto viene
tenuta a Falconara Marittima nella centralissima Piazza
Mazzini la Mostra Mercato del fumetto che richiama
appassionati da ogni regione italiana. La principale
risorsa economica è la raffineria API, che
crea preoccupazioni ambientali e sanitarie per la
popolazione di Falconara e dei comuni limitrofi. Altre
piccole industrie ed aziende artigianali contribuiscono
ad aumentare il lavoro. Lungo il litorale sono presenti
ristoranti caratteristici, piccole pensioni ed alberghi,
ma la vocazione turistica della località e
le spiagge ben attrezzate, come precedentemente detto,
vengono fortemente limitate dalla presenza del citato
polo energetico, infatti sovente dei tratti di mare
vengono vietati alla balneazione a causa di possibili
sversamenti di idrocarburi. L'adiacenza dell'aeroporto,
della ferrovia adriatica e degli impianti API adibiti
alla produzione di energia elettrica procurano ulteriori
timori per la sicurezza della zona, attualmente oltretutto
interessata da un forte flusso migratorio extracomunitario.
A Falconara Marittima è presente il nodo ferroviario
fra la linea adriatica Bologna-Ancona e l'appenninica
Roma-Ancona, oltre all'aeroporto internazionale Raffaello
Sanzio.
ETIMOLOGIA
Il nome ha il significato di "luogo in cui si
trovano falconi". La specifica, assunta nel 1863,
si riferisce all'espansione dell'insediamento dall'entroterra
sul mare.
DA
VEDERE
castello di Falconara Alta risalente al periodo tra
il VII ed il XII secolo, sottoposto a diversi restauri
divenne residenza di campagna. Ultimamente è
stato riportato interamente allo stato originale.
Castelferretti, risalente al 1384-1386 venne edificato
da Francesco Ferretti. Nel 1397 ottenne l'erezione
a contea grazie al papa Bonifacio IX. Presieduto da
forze armate fu rifugio per le popolazioni circostanti
durante le lotte nella Marca anconitana.
Il castello di Rocca Priora, divenne un baluardo per
la difesa di Ancona per le incursioni di nemici provenienti
dal nord. Dopo un'incursione venne munito di feritoie
e ponte levatoio. Il marchese Trionfi nel 1756 lo
restaurò completamente e lo adibì ad
abitazione.
La Villa Monte Domini costruita sulla collina che
domina Castelferretti dai conti Ferretti sembra attorno
all'anno 1505. È collegata all'abitato con
un bella scalinata.
La chiesa di Santa Maria della Misericordia risalente
al XV secolo e costruita per volere dei conti Ferretti
presenta all'interno interessanti affreschi della
scuola umbro-marchigiana del Quattrocento.
La biblioteca francescana e picena creata da padre
Candido Mariotti è completamente dedicata a
san Francesco d'Assisi ed ai francescani; nel 1934
l'intera raccolta fu trasferita nel convento dei frati
minori di Falconara.
ORIGINI
E CENNI STORICI
L'origine dell'abitato è senza dubbio da rapportarsi
con la costruzione del castello dei conti Cortesi,
proprietari di buona parte del territorio dei dintorni.
Le prime notizie si hanno attorno all'anno 1225 quando
i conti chiesero protezione ad Ancona ed aggregarono
tutti i loro castelli al contado, pur mantenendo una
certa autonomia. Già dall'inizio del Cinquecento
si presero decisioni di carattere comunale, ma solo
dopo la metà dello stesso secolo si ebbe un
vero organismo degno di questa definizione, anche
se per Ancona le castella ricoprirono sempre molta
importanza sia strategica che a causa della ricchezza
di quelle terre. L'economia fu sempre stazionaria
perché i proprietari terrieri rimasero sempre
le stesse famiglie: Ferretti, Fatati, Torriglioni
e Bourbon del Monte. Si ebbe una grande trasformazione
solo dopo la costruzione della linea ferroviaria Ancona-Orte
ed Ancona-Bologna (1860-1870), da allora tutta l'attività
si spostò dall'entroterra alla costa. Divenne
un importante centro di convegni civili e politici.
Durante il fascismo, dal 1928 venne accorpata ad Ancona
e solo dopo la guerra, nel 1948 ritornò ad
essere un comune a sé.