Vernate (Vernàa in dialetto
milanese) è un comune della città metropolitana
di Milano, in Lombardia. Secondo l'ISTAT, il territorio
comunale comprende il centro abitato di Vernate, le
frazioni di Coazzano, Merlate, Moncucco e Pasturago,
e le località di Cascina Mogna, Cascina Morivione
e San Giuseppe.
ETIMOLOGIA
La sua provenienza è incerta: potrebbe derivare
dal nome di pianta verna, ontano, o dall'antico nome
di persona Vernus con l'aggiunta del suffisso -ate.
Il Castello rurale
Nella frazione di Coazzano, è conservato il
più importante monumento di Vernate, un castello
rurale visconteo edificato a metà del XIV secolo
ed adattato poi a convento delle Clarisse di Pavia,
oggi in uso come azienda agricola.
Sant'Eufemia
La chiesa di Sant'Eufemia in Vernate, documentata
già dall'XI secolo, divenuta parrocchia nel
'600, ha oggi perduto gran parte degli affreschi che
la decoravano negli interni, conservando invece intatta
la struttura originaria.
Chiesa del Mulino Vecchio
Nella campagna per Moncucco, la frazione più
lontana dal centro del paese, la strada per Pavia
porta ad incontrare la Chiesa del Mulino Vecchio.
Costruita nel '500 per riparare un'immagine miracolosa,
appare oggi, dopo un lungo ed attento restauro, restaurata
ed intonacata con colori vivaci. Ben diversa è
invece la sorte del nuovo mulino a Moncucco, in evidente
stato di degrado.
Oratorio del SS. Crocifisso
Edificato in località Coazzano, non distante
dal castello visconteo, l'Oratorio del Santissimo
Crocifisso fu edificato nel 1357 per volere di Bianca
di Savoia quando ricevette le terre circostanti in
dono dal marito Galeazzo II Visconti.
ORIGINI E CENNI STORICI
Il territorio, agricolo a memoria d'uomo, è
di civilizzazione antica. Il centro del paese è
infatti situato sulla linea di un antico decumano
di un accampamento romano. Nel 1870 vennero aggregati
a Vernate i comuni soppressi di Coazzano, Moncucco
Vecchio e Pasturago. Nella frazione di Moncucco il
conte Paolo Andreani (1763 - 1823) sperimentò
la prima ascensione con pallone aerostatico della
storia italiana. L'ascensione fu fatta il 13 marzo
1784 dal giardino della villa di Moncucco. Scrive
Cesare Cantù: "ll pallone aveva l'altezza
di 72 piedi, la larghezza di 66, la capacità
di piedi cubici 171128. Era non solo il primo volo,
ma la prima di siffatte macchine che si vedesse a
Milano: onde ognuno può imaginarsi l'aspettazione
e la trepidanza degli spettatori. Abbiamo sott'occhio
una relazione, fatta dal canonico Carlo Castelli,
“pieno ed ebbro ancora dell'areostatico prodigio”,
ove, descritto l'entrar nella barchetta dell'Andreani
con Gaetano Russi e Giuseppe Barzago falegnami, e
il segno dato colla tromba, prosegue: “Ma dall'operosa
azione degli animosi viaggiatori la macchina già
libera vien sospinta in aria, già su d'essa
si libra, già s'innalza maestosa, già
movesi verso al cielo. Spettacolo più grande
non erasi presentato allo sguardo di veruno degli
innumerabili spettatori, né sensazion aveva
provato il più di loro. Mirare una mole vasta
al pari d'un ampio palazzo, e più assai capace
del grandissimo nostro teatro, una mole di un peso
di 1870 libbre grosse, galleggiare, fendere dolcissima
il lieve aere, senza che ondeggiamento mostrasse,
o moto alcuno, fuor di quello che imprimevale l'aria
quasi abbracciando il nuovo suo abitatore, per alto
levarlo alle più pure sue regioni; era portento
da fermare, da scuotere qualunque cuore il meno sensibile
a siffatte impressioni. “Per lungo tempo però
gli occhi de' riguardanti tutti non erano che rivolti
e fissi nel volto del milanese nuovo Dedalo, del coraggioso
aereo viaggiatore, cui seguivano ognora cogli sguardi
solleciti e paurosi: ma vedendolo costantemente lieto
e giulivo dividere le sue cure parte al regolamento
pacifico della sua macchina, e parte a salutare festoso
la sottoposta moltitudine de' suoi concittadini, si
cambiò scena, e dalla sospensione timorosa
si passò da tutti ad un batter festevole di
mano, quasi quasi invidiando la sorte sua, e di chi
lo accompagnava; corrispondendo egli con eguale plauso
e batter di mano ed inchinar di cappello all'esultazione
loro".