Vaprio d'Adda
Lombardia

Vaprio d'Adda (Vàvar o Vàver in dialetto locale, Àer in bergamasco e semplicemente Vaprio fino al 1862) è un comune della città metropolitana di Milano, in Lombardia. È attraversato dal naviglio della Martesana ed è compreso nell'omonimo territorio. Tuttavia, si può considerare questo comune, anche come parte della Brianza. Il comune sorge a metà strada tra Bergamo e Milano ed è situato sul confine tra le due province segnato dal fiume Adda, sul versante milanese.

ETIMOLOGIA
L'origine del nome è incerta: potrebbe derivare dal latino vadulum, piccolo corso d'acqua. Potrebbe anche derivare da vepres, ossia cespuglio. Secondo alcuni deriva dalla base celtica wab(e)ra (ruscello infossato). La specifica "d'Adda" indica la vicinanza al fiume.

DA VEDERE
Vaprio conserva edifici di notevole interesse storico ed artistico quali:
I resti della chiesa di San Bernardino, databili nel periodo romano-tardoromano;
La chiesa romanica di San Colombano, risalente al XII secolo;notevoli i capitelli, i bassorilievi, le figure zoomorfe tipiche del bestiario romanico, le lunette esterne con rappresentazioni della costruzione della chiesa e con l'allegoria di Cristo Orfeo. All'interno affreschi originari del XII sec
La chiesa parrocchiale neoclassica dedicata a San Nicolò, edificata nel XIX secolo su progetto di Luigi Cagnola e sede del grande organo "Bernasconi", recentemente restaurato; importanti gli affreschi di Natale Riva, allievo di Hayez
Villa Melzi, dove Leonardo da Vinci soggiornò per i suoi studi sulla canalizzazione delle acque nel milanese e dove prese come discepolo prediletto Francesco Melzi (i segni della sua presenza sono testimoniati da scritti e disegni nonché da un affresco su grande tondo raffigurante una Madonna con Bambino attribuibile se non allo stesso Leonardo perlomeno alla sua scuola);
Villa Castelbarco, attualmente sede di un Ente Fiera di Arte e Cultura; Il nucleo originario risale intorno al mille ed era un antico monastero femminile. Interessanti i sotterranei costituiti da numerose sale a tema con pareti, soffitti e pavimenti a mosaico. Giochi d'acqua stupivano i visitatori
Altre ville del XVIII-XIX secolo: Villa Monti Robecchi, Villa Pizzi, Ville Archinto, Villa Visconti di Modrone, Villa Paleni;
Lo storico stabilimento Duca Visconti di Modrone, fondato nel 1839.
La Casa del Custode delle acque (ex Camera regia) costruita nel 1582 e recentemente restaurata. La casa sorge in una posizione strategica tra il Naviglio della Martesana e il fiume Adda. A quel tempo fungeva da stazione di sosta per i viaggiatori che dovevano prendere il traghetto sull'Adda o imbarcarsi sui barconi che navigavano sul Naviglio della Martesana. Era sede del dazio e del "custode o camparo" che regolava il flusso delle acque.
Galleria interattiva "Leonardo in Adda". Si trova nei locali seminterrati cinquecenteschi della Casa del Custode delle acque. Aperta nel 2011, fa rivivere lo sguardo e il pensiero di Leonardo e li traduce per il pubblico. All'interno della casa sono state allestite tre sale: il teatro del Codice Atlantico, la sala dei moti delle acque, il trattato del paesaggio. I visitatori, divisi in gruppi e dotati di cuffie, attraverseranno gli ambienti e grazie alla magia del teatro, si ritrovano a contatto del genio di Leonardo. È possibile toccare i fogli della riproduzione fedele del Codice Atlantico, scrutare i particolari, osservare i differenti moti dell'acqua spiegati dalla voce di Leonardo ed ammirare i paesaggi leonardeschi.


ORIGINI E CENNI STORICI
Le tracce della sua fondazione si sono perse. Alcuni studiosi ritengono che, in origine, Vaprio d'Adda nasce come "Castrum" nell'intorno dell'anno 300 con l'erezione del primo ponte sul fiume Adda denominato "Pons Aureoli", dal generale romano che lo fece costruire.

Alcuni monaci colombaniani, provenienti da Bobbio, fanno risorgere, intorno al 620, questo castrum abbandonato per anni trasformandolo in un insediamento monastico-rurale. Dobbiamo risalire al 990 per trovare in un documento Vapris. Il toponimo, però, potrebbe essere di origine celtica oppure latina ricollegando il nome a "vadulum", cioè piccolo guado. Secondo una antica leggenda, il nome del paese deriverebbe da "Aper" ovvero cinghiale, probabilmente dovuto al fatto che il territorio era infestato da mandrie di cinghiali.

Nel Medioevo, Vaprio ha un ruolo strategicamente importante: fa parte della linea difensiva dell'Adda che comprende i castelli di Trezzo, Cassano e Brivio. Delle vicissitudini del borgo è testimone il castello abbattuto e ricostruito più volte. Ricostruito nel 1281, diviene baluardo della famiglia Torriani. Qui, nel 1324, i Ghibellini milanesi riportano una vittoria sui Guelfi durante la crociata di questi ultimi contro il potere visconteo. Il castello è anche uno dei presidi militari durante gli scontri tra Francesco Sforza e la Repubblica di Venezia. Di questa struttura fortificata oggi non rimane traccia. Nel 1483, Giovanni Melzi, consigliere ducale degli Sforza, ristruttura Villa Melzi, nella quale soggiorna, tra il 1506 e il 1513, anche Leonardo Da Vinci, ingegnere ducale nella Milano di Lodovico il Moro.

Dal 1535 al 1700 la Lombardia cade sotto il dominio spagnolo che segna la decadenza del Ducato di Milano. E questo un periodo di grandi carestie e pestilenze. Famosa quella del 1630 descritta dal Manzoni ne "I Promessi Sposi". Nel Settecento il Ducato di Milano passa agli austriaci e Vaprio, come tutta la regione, si avvia ad un grande progresso sociale ed economico. Grazie al buongoverno austriaco la vocazione imprenditoriale lombarda il riceve il giusto impulso e stimola la crescita economica e culturale. Nel 1763 l'imperatrice Maria Teresa d'Austria sceglie Vaprio come residenza di caccia del duca Francesco III d'Este, governatore della Lombardia.

Nel 1799 Vaprio è nuovamente teatro di scontri tra le truppe italo-francesi e le truppe austro-russe nella battaglia dell'Adda. I difensori della Repubblica Cisalpina, costituitasi sotto l'egida di Napoleone, soccombono sotto l'incalzare dei restauratori che, il 28 aprile, entrano in Milano. Dopo l'intermezzo napoleonico, con la Restaurazione del 1815 nasce il Regno Lombardo-Veneto sempre sotto il dominio austriaco.

Nell'Ottocento a Vaprio sorgono filande e stabilimenti tessili. Nel 1818, dopo quattro secoli, finalmente il traghetto utilizzato per passare da una sponda all'altra dell'Adda è sostituito da un pointe di legno la cui costruzione è voluta dal sindaco Cesare Castelbarco. Il ponte sarà distrutto nel 1859 e ricostruito, prima in ferro, poi in acciaio e quindi in cemento armato tra il 1954 e il 1957.

Nel 1859, con la pace di Zurigo e l'annessione della Lombardia al Piemonte, si conclude il Risorgimento lombardo. Nel 1861 nasce lo Stato italiano. Nel censimento di quell'anno, a Vaprio vengono contati 3.240 abitanti che diventano 6.508 alla fine del XX secolo. Il XX secolo ha visto le lotte operaie, l'occupazione delle fabbriche, il fascismo, le due guerre a cui Vaprio dà il suo contributo di morti, 64 caduti nella I Guerra Mondiale e 50 nella II Guerra mondiale. Nel 2009 è iniziata la costruzione di una nuova zona adibita ad ospitare circa 4500 abitanti e molti negozi: la "Vaprio Sud".

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 8.808 (M 4.375, F 4.433)
Densità per Kmq: 1.249,4
Superficie: 7,05 Kmq

CAP 20069
Telefonico Prefisso 02
Codice Istat 015230
Codice Catastale L667

Denominazione Abitanti vapriesi
Santo Patrono SS. Pietro e Paolo
Festa Patronale 29 giugno

Il Comune di Vaprio d'Adda fa parte di:
Regione Agraria n. 4 - Pianura di Monza
Parco dell'Adda Nord
Polo Culturale Adda e dintorni

Comuni Confinanti
Canonica d'Adda (BG), Capriate San Gervasio (BG), Cassano d'Adda, Fara Gera d'Adda (BG), Grezzago, Pozzo d'Adda, Trezzo sull'Adda.

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