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Lombardia
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Val
Masino è un comune della provincia di Sondrio.
Si trova nella valle omonima, valle laterale della
Valtellina. La frazione Bagni del Masino è
nota per le sue terme.
ETIMOLOGIA
E' un composto di valle e del nome del torrente Masino
che a sua volta deriva da un antico nome etrusco di
persona. Secondo altri deriva dal dialetto masen (macine)
o dal latino mansulum (piccolo podere).
MUSEI
Museo Etnografico Vallivo
LA
VAL MASINO
La Val Masino è una valle della Lombardia,
in provincia di Sondrio, afferente alla Valtellina
(Lombardia). È stata scavata dal torrente Masino,
che scende dal pizzo Badile (Alpi Retiche occidentali)
verso sud, confluendo nell'Adda nel territorio del
comune di Ardenno, all'altezza della frazione di Masino.
Presenta valli affluenti come, a destra, la Val di
Spluga e la val dei Bagni, conosciuta per le sue calde
acque termali, e dalla quale si può raggiungere
il versante meridionale del pizzo Badile; a sinistra
la valle di Sasso Bisolo e la val di Mello, famosissima
per gli amanti del sassismo. Alla valle dei Bagni
afferiscono la Valle dell'Oro e la val Porcellizzo;
alla val di Mello la Val del Ferro, la val Qualido,
la val di Zocca, la val Torrone, la Valle Pioda, la
Val Romilla; alla val di Sasso Bisolo afferiscono
la val di Preda Rossa e la Valle Scermendone. È
per la gran parte amministrata dall'omonimo comune
di Val Masino, i cui paesi principali sono Cataeggio,
Filorera e San Martino. Fino al XIX secolo vi si poteva
accedere solo lungo la strada che da Morbegno porta
a Civo e di qui, passando da Cevo, arriva al ponte
dei Baff sul Masino. Nel secolo scorso è stata
costruita una strada più diretta da Ardenno,
comune adiacente, attraversando l'omonima frazione
ardennate di Masino. Le frazioni ardennate di Piazzalunga,
Scheneno, Biolo, Lotto e Pioda, accessibili attraverso
mulattiere da Ardenno, sono ora servite da una carreggiabile
a partenza della provinciale 404 della Val Masino.
La Val Masino è sempre stata trascurata dalla
Storia, nemmeno i Torbidi Grigionesi e il Sacro Macello
hanno mai intaccato la solitudine di questa valle.
Qualche personalità è stata legata ai
Bagni di Masino come, parrebbe, Francesco I d'Austria.
Si conosce ben prima dell'anno Mille la realtà
di una colonia di pastori amministrata dal monastero
di Sant'Abbondio a Como (ancora oggi a Piazzalunga
c'è una chiesa dedicata al santo). Fino al
Settecento non vi fu né una parrocchia né
un'unità amministrativa: i pascoli appartenevano
ai comuni di Mello o di Civo, che vi compivano la
transumanza staginale. Cataeggio divenne comune nel
1812. Oltre alla pastorizia, un'altra industria della
Val di Masino è sempre stata argine allo spopolamento
della valle: l'attività estrattiva del granito.
Otto sono le cave attualmente aperte. Il plutone Masino-Bregaglia
è formato da una granodiorite detta ghiandone
(per edilizia) e da una diorite detta serizzo (per
monumenti). A Milano si trova nell'anfiteatro romano,
in qualche palazzo medievale e dell'inizio del Novecento.
Negli '70 del secolo scorso la valle ha incominciato
a giocare tutto su di un turismo del tutto particolare:
alcuni giovani milanesi e valtellinesi, alpinisti
contestatori (loro sono riusciti a salvare nel 2004
la val di Mello dall'incombente pericolo di una centrale
idroelettrica) l'hanno colonizzata, sfruttando un
mondo di roccia e massi erratici finora considerati
"inutili". Alpinisti di ogni generazione
e montanari oggi costituiscono una comunità
attiva, che ogni due anni organizza la Festa della
Minoranza Arrampicatrice e ogni anno un campionato
internazionale di sassismo, il Melloblocco.
LA
VAL DI MELLO
La val di Mello è una valle laterale della val
Masino in provincia di Sondrio. L'origine del nome è
da ricercarsi nel paese di Mello, comune non contiguo
alla valle, in quanto posizionato circa 20 km più
a Ovest, sulla Costiera dei Céch, i cui abitanti
(melat) fin dai secoli passati sono proprietari dei
pascoli di questa valle. La Val di Mello inizia dal
paese di San Martino e termina contro il gruppo del
monte Disgrazia, precisamente contro la sua anticima
o Monte Pioda, anche se la vetta del Monte Disgrazia
risulta visibile al di là della cresta spartiacque.
Il versante sinistro orografico della val di Mello,
che è grossolanamente orientata da ovest a est,
risulta quindi esposto a nord e ombroso ed è
caratterizzato da valloni brevi e molto ripidi, molto
selvaggi e poco frequentati da escursionisti ed arrampicatori.
Il versante opposto, in pieno sole, presenta invece
alcuni grandi valloni secondari, a partire dalla testata
la val Cameraccio, la val Torrone, la val di Zocca,
la val Qualido e la val del Ferro, caratterizzati da
stupende pareti rocciose, spettacolari circhi morenici
e pianori alternati a salti percorsi da cascate. Attualmente
i fenomeni glaciali sono molto ridotti all'estremità
superiore dei circhi ed i piccoli ghiacciai rimasti,
tranne qualche eccezione, sono poco più che nevai
perenni. Un famoso sentiero in quota, detto sentiero
Roma, proveniente e terminante in valli adiacenti, collega
le testate dei grandi valloni secondari con un percorso
escursionistico certamente tra i più spettacolari
delle alpi. Ma l'aspetto più caratteristico di
tutta la valle e delle sue valli laterali è l'enorme
estensione delle pareti rocciose che si presentano lisce,
chiare e luminose e creano un paesaggio estremamente
particolare spingendosi dalle più alte vette,
che passano i tremila metri, fino a lambire il fondovalle
al di sotto dei mille metri di quota. La natura litologica
della zona, in gran parte caratterizzata da una roccia
granitoide detta ghiandone, molto compatta ed idonea
all'arrampicata, unita appunto all'estensione delle
pareti rocciose, fanno della val di Mello una delle
destinazioni scelte dagli arrampicatori. La sue caratteristiche
la rendono una meta appetibile per escursionisti, alpinisti
e amanti della montagna. È famosa per l'arrampicata
e il bouldering.
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Popolazione
Residente 950 (M 471, F 479)
Densità per Kmq: 8,2
Superficie: 115,54 Kmq
CAP
23010
Prefisso Telefonico 0342
Codice Istat 014074
Codice Catastale L638
Denominazione
Abitanti valmasinesi
Santo Patrono San Pietro martire
Festa Patronale 29 giugno
Il Comune di Val Masino è:
Città Termale (Terme Bagni del Masino,
in località Bagni)
Il
Comune di Val Masino fa parte di:
Comunità Montana Valtellina di Morbegno
Regione Agraria n. 3 - Val Malenco Val Masino
Comuni Confinanti
Ardenno, Buglio in Monte, Chiesa in Valmalenco,
Civo, Novate Mezzola
Val Masino è: Comune di Confine con la
Svizzera.
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