Urgnano
è un comune di 9400 abitanti della provincia di Bergamo.
Situato nella pianura centrale bergamasca, dista circa 12
chilometri dal capoluogo orobico.
LA
ROCCA VISCONTEA
Il luogo che caratterizza maggiormente il territorio comunale
è senza dubbio la Rocca viscontea. Edificata nel
XIV secolo dove già esisteva una fortificazione antecedente
al periodo medievale, venne più volte ristrutturata
dai proprietari che succedettero ai Visconti: tra questi
si segnalano gli interventi operati dalle famiglie Colleoni
ed Albani. Attualmente di proprietà comunale, presenta
ancora una struttura a pianta quadrata con quattro torri
poste ai vertici perimetrali ed altre due sopra le porte
d'ingresso. Conserva ancora anche il fossato ed i relativi
ponti di accesso, e spesso è sede di iniziative culturali.
CHIESA
PARROCCHIALE
In ambito religioso riveste notevole importanza la chiesa
parrocchiale dei Santi Nazario e Celso, risalente alla fine
del XVIII secolo e contenente opere di notevole valore,
tra cui spiccano gli affreschi di Vincenzo Angelo Orelli,
la Pietà del Tintoretto, il dipinto San Nazario e
Celso condannati alle verghe eseguito da Enrico Scuri, la
Via Crucis e Gesù scaccia i mercanti dal tempio di
Francesco Capella e L'invenzione da parte di Sant'Ambrogio
delle reliquie dei Santi Nazario e Celso, opera di Giacomo
Trecourt. Esternamente si presenta con una facciata in pietra
e con un campanile, detto campanile del Cagnola, in stile
neoclassico ed alto ben 54 metri. Al di sotto della parrocchiale
stessa si trova la Chiesa ipogea dello Scurolo.
SANTUARIO
DI BASELLA
Nella frazione Basella grande interesse riveste il santuario
omonimo, costruito in seguito all'apparizione della Madonna,
avvenuta l'8 aprile 1356. Ampliata un secolo più
tardi per volere del condottiero Bartolomeo Colleoni, che
vi seppellì la figlia Medea, rappresenta ancor'oggi
luogo di pellegrinaggio e di devozione popolare.
Meritano
infine menzione anche la chiesa della Beata Vergine Maria
Addolorata e la chiesetta agreste della Trinità,
quest'ultima risalente al XV secolo.
DA
VEDERE
Sul territorio comunale si trovano anche il Parco del Serio,
interessante dal punto di vista naturalistico, ed il museo
africano.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Le origini del paese affondano nell'epoca romana, periodo
del quale sono stati rinvenuti reperti di notevole importanza,
tra cui due lapidi funerarie. Si presume che anche il toponimo
trovi origine in quegli anni, derivando dal nome di un antico
proprietario terriero di allora.
A
tale periodo risalgono anche le vie Cremasca e Francesca,
ancora oggi utilizzate dalla viabilità moderna come
arterie di scorrimento, che tagliano la pianura bergamasca.
Zona quindi di particolare interesse, vide anche insediamenti
della popolazione longobarda, della quale sono state ritrovate
sepolture.
Nel
corso del IX secolo si ha notizia dell'arrivo dei Franchi,
i quali ripristinarono la via Francesca per permettere il
trasferimento della salma dell'imperatore Ludovico II da
Brescia a Milano.
Questi
istituirono anche il Sacro Romano Impero, a cui fa riferimento
il primo documento che attesta l'esistenza del comune rurale
di Urgnano, risalente al 985.
Durante
questo periodo e per tutto il X secolo, si verificarono
anche alcune invasioni barbariche, che secondo alcuni sarebbero
alla base di un'altra spiegazione inerente il toponimo,
derivante dal nome degli Unni, protagonisti di scorrerie
sui territori della pianura padana. Un'ultima interpretazione
dell'origine etimologica del nome, adottata dalla tradizione
popolare, vorrebbe farlo derivare da urna, tanto che anche
lo stemma del paese ne reca un'immagine.
Il
periodo di profonda instabilità, unito ai crescenti
scontri tra le fazioni dei guelfi e dei ghibellini, portò
il paese a dotarsi di fortificazioni a scopo difensivo,
tra le quali spiccava un castello. Risalente ad un periodo
compreso tra il X e l'XI secolo, raggruppò attorno
ad esso gran parte della popolazione, creando così
un notevole nucleo abitativo, che ancor'oggi forma il centro
storico.
Nei
secoli successivi il paese divenne feudo della famiglia
milanese dei Visconti che, a partire dal XIV secolo fece
erigere una rocca in luogo di una precedente fortificazione,
al fine di proteggere il loro possedimento dalle mire espansionistiche
delle altre potenze (famoso fu l'attacco portato al borgo
da Facino Cane), prima fra tutte la Repubblica di Venezia.
Urgnano
difatti si trovava in una zona di confine tra le due entità
politiche del tempo tanto che, a partire dalla prima metà
del XV secolo, passò sotto la dominazione della Serenissima.
Questa emanò una serie di provvedimenti volti a migliorare
la situazione sociale ed economica, restaurò e rinforzò
il castello e lo assegnò in feudo, unitamente alle
terre circostanti, al condottiero Bartolomeo Colleoni.
Documenti
risalenti al 1622 attestano l'esistenza di numerosi campi
adibiti alla coltivazione di granoturco, ponendo quindi
Urgnano tra i primi paesi ad introdurne la coltura.
I
secoli successivi non videro avvenimenti di particolare
rilievo per Urgnano, che seguì le sorti politiche
del resto della provincia, passando alla Repubblica Cisalpina
nel 1797, a cui poi subentrarono nel 1815 gli austriaci,
per poi essere definitivamente annesso al Regno d'Italia
nel 1859.
In
tempi recenti nel paese venne decisa la costruzione di una
circonvallazione, la cui costruzione implicò tuttavia
la parziale demolizione della cinta muraria e del castello
stesso.
Soltanto
nella seconda metà del XX secolo il paese ha subìto
un notevole incremento industriale e demografico, ponendolo
tra le realtà principali della zona.