Torre
Beretti e Castellaro è un comune della provincia
di Pavia in Lombardia. Si trova nella Lomellina sud-occidentale,
non lontano dalla riva sinistra del Po. Torre Beretti,
sede comunale, si trova nella pianura alluvionale,
mentre Castellaro de' Giorgi è in posizione
più elevata, sul bordo del terrazzo della pianura
diluviale.
ETIMOLOGIA
Il toponimo si compone della parola "torre"
e del cognome "Beretti" appartenente ad
un' illustre famiglia della città. Il nome
Castellaro designa l'espressione piccolo castello.
CENNI STORICI
Il comune di Torre Beretti e Castellaro fu creato
nel 1928, unendo i due vecchi comuni di Torre Beretti
e Castellaro de' Giorgi. Torre Beretti (CC L249),
noto dapprima solo come Torre, si sviluppò
piuttosto tardi rispetto ad altri centri lomellini,
e prese il nome attuale dai suoi signori, i Beretta
della Torre. Seguendo le sorti di Frascarolo, nel
1441 fu infeudato ai Birago di Milano e nel 1522 al
cancelliere imperiale Mercurino Arborio di Gattinara,
che era anche feudatario di Sartirana. Seguendo a
questo punto le sorti di Sartirana (diversamente dai
vicini Castellaro e Cassina de' Bossi), Torre Beretti
rimase agli Arborio di Gattinara fino al XVII secolo.
All'inizio del XIX secolo fu unito a Torre Beretti
il comune di Cassina de' Bossi. Cassina de' Bossi
era un abitato del tutto indistinguibile da Torre
Beretti, di cui occupava gli isolati occidentali e
orientali (mentre Torre Beretti costituiva il centro
del paese). Nonostante la contiguità, Cassina
de' Bossi ebbe vicende diverse da Torre Beretti, seguendo
piuttosto quelle di Castellaro e di Frascarolo. Appartenne
dunque feudalmente ai Varesini, e nel 1675 fu venduto
ai Canobbio. Fu unito a Torre Beretti nel 1806 e definitivamente
nel 1818. Vi trascorse l'estate la Marchesa Colombi
nel 1885, durante la composizione dell'opera "Un
triste Natale". Castellaro de' Giorgi (CC C144)
appare come Castellarium nell'elenco delle terre soggette
a Pavia (1250). Seguì le sorti di Frascarolo,
essendo infeudato nel 1441 ai Birago che lo vendono
ai Varesini, tornando ai Birago ed essendo poi infeudato
a Mercurino Arborio di Gattinara (1522), tornando
infine ai Varesini. Questi ultimi (che vendettero
Frascarolo ai Bellisomi e Cassina de' Bossi ai Cannobio),
nel 1675 vendono anche Castellaro ai Pattigna, feudatari
anche nel secolo successivo. Il feudo di Castellaro
comprendeva anche il comune di Cassina Comuna, che
fu soppresso e unito definitivamente a Castellaro
nel 1818. Il comune di Castellaro de' Giorgi fu a
sua volta soppresso e unito a Torre Beretti nel 1928.