Soresina
è un comune della provincia di Cremona. Fu
insignita del titolo di città nel 1962 dal
Presidente della Repubblica Antonio Segni per l'operosità
della sua gente, le virtù di tanti suoi figli,
il fervore delle sue iniziative civiche, benefiche
ed economiche. Legata inizialmente ad una economia
agricola, ha saputo affiancare nel tempo quella industriale
della cera, dei liquori, delle paste alimentari. La
città è inoltre conosciuta a livello
nazionale grazie ai prodotti della locale latteria,
fra i quali i più famosi sono il grana padano
e il burro nella caratteristica confezione di lattina
gialla.
ETIMOLOGIA
Dal latino silicina da silex, selce, in riferimento
alla strada romana selciata che conduce da Crema a
Cremona, lungo la quale è collocato il paese.
ORIGINI
Soresina sorse in epoca preistorica su una delle tante
isolette del Lago Gerundo, un'estesa palude formatisi
in seguito a numerose inondazioni. La dominazione
romana determinò la costruzione di nuove strade
e la bonifica di parte del territorio; durante questo
periodo non esisteva, probabilmente, un solo abitato,
ma varie case isolate che sfruttavano la fertilità
dei terreni. Solo successivamente, durante l'occupazione
longobarda, venne creato un centro unico, con la funzione
di organizzare la produzione agricola di tutto il
territorio limitrofo. L'origine del nome della città
risale al periodo medioevale, anche se non è
conosciuto con esattezza il significato del toponimo:
a questo proposito si intrecciano testimonianze storiche
e leggendarie, che attribuiscono la fondazione del
luogo al vescovo S.Siro, alla via selciata che univa
Crema a Cremona (Silicina), alla posizione sopraelevata
del paese, o alla esclamazione di una donna scampata
ad una terribile pestilenza: quest'ultima versione,
tradizionale e popolare, trova espressione grafica
nello stemma comunale, in cui è ritratta una
figura femminile e un'iscrizione che recita: "Sol
Regina". Da quest'ultima versione deriva anche
lo stemma della Città che vede raffigurata
nel coronato scudo centrale una donna che con una
mano regge un drappo in cui appare la scritta "Sol
Regina" e con l'altra un castello di cui non
si è mai trovato traccia ma che si può
interpretare come simbolo di luogo o Città.
Soresina viene citata per la prima volta in un documento
dell'anno Mille, in cui è menzionato l'acquisto
di alcuni possedimenti a "Surrecina" da
parte di Usberto, vescovo di Cremona.
CENNI
STORICI
Tra il 1133 e il 1136 l'Imperatore Lotario II, per
porre fine alle discordie tra Crema e Cremona per
il possesso del borgo, distrusse interamente Soresina:
successivamente ricostruita la cittadina fu nuovamente
rasa al suolo nel 1217 e fu oggetto di aspri conflitti
nel corso del Duecento e del Trecento, in occasione
della lotta tra Guelfi e Ghibellini, tra le fazioni
comandate da Buoso da Dovara, da Ponzino Ponzone e
da Cabrino Fondulo. Quest'ultimo nel 1403 divenne
signore di Cremona e di Soresina, sino a quando fu
sconfitto e cacciato dai Visconti. Da quel momento,
il paese si trovò nell'orbita dell'influenza
milanese, prima con i Visconti e poi con gli Sforza.
Nel Cinquecento venne concessa in feudo ad alcune
famiglie nobili del luogo, tra cui gli Stanga, Agostino
Centurione, gli Affaitati e i Barbò, signori
di Soresina fino al 1714. Sotto il marchesato dei
Barbò Soresina ebbe grande sviluppo nell'agricoltura,
nell'industria e nei commerci. Il suo mercato del
Lunedì, concessole nel 1492 da Ludovico Maria
Sforza, s'ingrandì sempre più, attirando
uomini d'affari da ogni parte. Solo il periodo della
dominazione spagnola rappresenta per Soresina, come
del resto per la Lombardia, una vera calamità,
fu bersagliata da molte guerre che ne devastarono
il territorio e la notizia della pace tra la Spagna
e la Francia avvenuta nel 1659 venne accolta con grande
gioia. Al governo spagnolo successe quello francese
al quale nel 1707 subentrò quello austriaco
che governò quasi ininterrottamente fino al
1796.
Quando l'esercito francese con a capo Napoleone Bonaparte
occupò l'Italia Settentrionale i soresinesi
li accolsero come liberatori e Soresina che fece parte
prima della Repubblica Cisalpina e poi del Regno d'
Italia diede un notevole contributo alla causa del
Risorgimento e non pochi di loro parteciparono alle
guerre d'Indipendenza e alla Spedizione dei Mille.
Dopo la proclamazione del Regno d' Italia e la raggiunta
unità nazionale, per Soresina iniziò
una nuova era di lavoro e prosperità. Nel 1863
fu costruita la linea ferroviaria Soresina - Treviglio,
la prima ferrovia in Italia.
Nei due conflitti mondiali ( 1915-1918 e 1940-1945
) Soresina diede ancora una volta la misura della
sua generosità sia con il suo contributo di
sangue che con le opere di assistenza e beneficenza
ai militari dislocati sui vari fronti. Il secondo
dopoguerra é stato particolarmente duro per
la città, colpita nelle sue principali attività
industriali e commerciali e impossibilitata a dare
lavoro alla sua esuberante massa di lavoratori. Lentamente
é riuscita a riprendersi e a essere uno dei
centri migliori della Provincia di Cremona.
EDIFICI
RELIGIOSI
Santuario Ariadello
Chiesa di Santa Maria del Boschetto (Tempietto)
Chiesa di Santa Croce
Chiesa di San Rocco
Chiesa di San Francesco al Dosso
Chiesa della Madonnina
LOCALITA'
E FRAZIONI
Ariadello
Nei dintorni, la località di di Ariadello si
trova a circa due chilometri a nord di Soresina. Vi
sorge l'omonimo Santuario, la cui costruzione fu iniziata
nel 1663, a testimonianza della miracolosa restituzione
dell'udito e della parola alla figlia sordomuta del
marchese Barbò, mentre stava offrendo un mazzolino
di fiori alla immagine della Madonna dipinta sul muro
diroccato di un'antica costruzione. Ogni anno, alla
seconda domenica di maggio, vi si svolge la tradizionale
sagra, da sempre occasione per il ritrovo di molti
soresinesi che, fra ordinati pic-nic e bancarelle,
trascorrono in allegria la giornata di festa. Tale
avvenimento prosegue anche il giorno successivo col
tradizionale "ferén".
Dossi
Pisani
Moscona
Questa località, situata nella zona a nord
ovest, è suddivisa in due zone: una appartenente
al Comune di Soresina e l'altra appartenente al Comune
di Trigolo.
Olzano
Olzano, situata a circa un chilometro in direzione
sud est; il suo nucleo sorge su un originario insediamento
di epoca romana ed è più antico di quello
della stessa Soresina: esso consiste in una chiesa,
circondata da alcune cascine tipiche e alcuni edifici
adibiti a private abitazioni. Nel pavimento della
chiesa vi era incorporata una lapide romana, ora esposta
al Museo Archeologico di Milano.