Soncino
Lombardia

Soncino è un comune della provincia di Cremona. Il 18 novembre 2004 è stato riconosciuto il titolo di città dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Ha tre frazioni: Gallignano, Villacampagna e Isengo. Il 18 luglio 2008 è ufficialmente entrato a far parte del Club "I borghi più belli d'Italia". Soncino si trova nella Pianura Padana, al centro della Lombardia al confine tra le province di Cremona, Brescia e Bergamo. Sorge sulle rive del fiume Oglio in una zona ricca di fontanili e risorgive. È sede culturale del Parco dell'Oglio Nord. Soncino è sede culturale del Parco Oglio Nord e sul territorio comunale sorgono due riserve naturalistiche sul fiume stesso: la Riserva naturale Bosco de l'Isola e la Riserva naturale Bosco di Barco. Inoltre nel territorio comunale è presente anche una porzione del Pianalto della Melotta (PLIS) Parco Locale di Interesse Sovraccomunale. Dal punto di vista naturalistico hanno rilevanza anche due canali: il Naviglio Grande Pallavicino e il Naviglio Nuovo Pallavicino. Il paesaggio naturalistico più rilevante è il Terrazzo Alluvionale del fiume Oglio, tutta la porzione di territorio a Sud del borgo e delle mura plasmato nei secoli dal lento scorrere dell'Oglio. Interessante dal punto di vista naturalistico il Parco del Tinazzo, che sorge a un paio di km a nord del borgo sulla strada Calciana. Creato dalla famiglia Cerioli nell' '800 custodisce accanto a tipiche piante locali, di cui alcune secolari, anche essenze provenienti da altri continenti. Nel territorio comunale esiste anche un sito di interesse archeologico dove probabilmente sorgeva una villa romana. La caratteristica rocca medievale è stata ambientazione di due famosi film: Ladyhawke di Richard Donner, con Michelle Pfeiffer, Matthew Broderick, Rutger Hauer; Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi. Precedentemente erano stati girati anche due sceneggiati della RAI: Marco Visconti (1975 con Raf Vallone, Gabriele Lavia) e Camilla (1976 con Giulietta Masina). Il territorio del Comune di Soncino è dichiarato sismico ai sensi della L. 64/74 e della L.741/81.

ETIMOLOGIA
Deriva dal nome latino di pianta sonchus, cicerbita (una specie di insalata) con l'aggiunta del suffisso -inus.

MANIFESTAZIONI
Festa del Quartiere Guelfo (ultimo fine settimana di agosto)
Festa di Primavera (terza e quarta domenica di maggio)

DA VEDERE
Soncino è un borgo con un centro storico di impronta medioevale ancora completamente racchiuso in una cinta di mura del XV secolo.

Rocca Sforzesca (XV sec.): importante struttura militare formata da un cortile principale attorniato da quattro torri, tre a pianta quadrata ed una cilindrica. Antistante al cortile principale, verso il borgo, sorge un caratteristico rivellino separato dalla Rocca e dal borgo da quattro ponti levatoi.

Cerchia delle mura e sotterranei. Lungo i due chilometri di mura medioevali sorgono sei torrioni ed in diversi punti si stanno recuperando interessanti strutture sotterranee che facevano parte della difesa militare quattrocentesca.

Pieve di S. Maria Assunta (XII sec.): è la chiesa più importante del borgo, fondata nel XII sec. fu una delle prime chiese della diocesi di Cremona. Venne rimaneggiata a più riprese, di cui l’ultima nel XIX sec. diede l’impostazione attuale. Rilevanti al suo interno un affresco raffigurante la trinità ariana, un dipinto di Mathias Stormer e due sculture lignee.

Chiesa di San Giacomo (XIV sec.): nasce originariamente come un luogo di sosta dei pellegrini diventa poi un convento degli agostiniani (che vi ergono la torre eptagonale). Il culmine della sua importanza lo raggiunge con i domenicani che si insediano nel XV sec. e poco alla volta creano tre chiostri e soprattutto insediano una farmacia ed un importante biblioteca. Il convento fu retto come priore da Michelangelo Ghislieri divenuto poi Papa San Pio V. Pregevoli all’interno una pietà in terracotta policroma dello De Staulis e le vetrate di Fra Ambrosino da Tormoli. Contiene le spoglie di Stefana Quinzani, domenicana, venerata come beata dalla Chiesa cattolica.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie (XV sec.) notevole esempio di architettura rinascimentale, eretta nel 1492 per i Carmelitani. Ancora oggi appare completamente affrescata con notevoli dipinti tra i quali emergono il Giudizio universale sulla controfacciata e le opere di Giulio Campi. Da ammirare anche l'elegante interno che presenta una preziosa decorazione in terracotta nello stile dello scultore Giovanni Antonio Amadeo in collaborazione con Agostino De Fondulis. Attualmente è retta dalle suore dell’Istituto Sacra Famiglia.

Altre chiese: San Pietro Apostolo, San Pietro Martire, San Paolo, Santa Maria della neve, Sant' Imerio a Gallignano, San Bartolomeo a Isengo, San Bernardo a Villacampagna.

Museo della Seta di Enzo Corbani. All'interno dell'ex Filanda Meroni vi sono esposti antichi strumenti per l'allevamento del baco e lavorazione della seta.

Museo della Stampa. Si trova nella Casa degli Stampatori e vuole rappresentare la storia della stampa soprattutto incentrandosi sugli albori e sulla sua evoluzione. Trova ispirazione dalla famiglia Soncino, stampatori ebraici che diffusero nel mondo la stampa.

Museo Archeologico. Si trova nella frazione di Gallignano e raccoglie alcune testimonianze archeologiche ritrovate nel territorio.

Museo dei Combattenti. Si trova nella Rocca Sforzesca e propone cimeli e ricordi di ex-combattenti delle due Guerre Mondiali.

GALLIGNANO
La maggiore frazione del comune di Soncino, conta oggi circa 1000 abitanti tra il nucleo principale e le numerose cascine e la località San Gabriele. La genesi più accreditata del paese dice che i primi insediamenti umani furono per la lavorazione dell'argilla in zona Bosco Vecchio, cascina esistente fino agli anni 90 del secolo scorso, poi a San Gabriele, situato lungo la via romana ricordata come barbaresca. San Gabriele, ora località di 15 cortili organizzati con un evidente criterio urbanistico di comunità, non crebbe a causa della pericolosità della via romana: dopo la caduta dell'impero la popolazione si spostò a fondare Gallignano, l'attuale località di riferimento per una vasta campagna. A Gallignano è presente il gruppo archeologico Aquaria che ha censito molte prove a suffragare la probabile cronologia appena esposta. Da visitare in paese la chiesa parrocchiale e un palazzo privato. A San Gabriele un palazzo privato di proprietà della famiglia Manenti e la chiesetta santuario di Villa Vetere, posta in aperta campagna, ricostruita dopo il terremoto di Soncino del 1802, su un preesistente luogo di culto documentato dal 1600 ma con ogni probabilità risalente ai tempi dei primi insediamenti. Ovunque nel territorio ci sono risorgive di acque di falda, qui particolarmente vicina alla superficie e da tempo immemorabile scavata e condotta sui prati.

ISENGO
Piccola frazione di circa un centinaio di abitanti che sorge a nord-ovest del capoluogo. Nel suo territorio sono state ritrovate diverse testimonianze archeologiche.

VILLACAMPAGNA
Frazione posta lungo la strada per Cremona. È stata sede di una delle prime case dell'Istituto Sacra Famiglia.

ORIGINI E CENNI STORICI
L'origine di Soncino è ancora avvolta nel mistero. Alcuni ritrovamenti archeologici sporadici (punte di freccia, raschiatoi in selce e un tesoretto in bronzo e rame) possono solo presumere un passaggio, un transito di popolazioni preistoriche attraverso il territorio soncinese, che in quest'epoca (dal periodo neolitico all'inizio dell'età del ferro) era bagnato dalle acque paludose del lago Gerundo. Il dosso su cui sorge l'odierno centro storico di Soncino doveva allora emergere dalle acque e, quindi, poteva essere un luogo molto ben protetto e sicuro. L'arrivo dei celti (V-III secolo a.C.) coincide, probabilmente, con la nascita di una zona di confine. Inizialmente tra i celti e gli etruschi, che erano per lo più stanziati sulla sponda bresciana e mantovana del fiume Oglio. In seguito l'Oglio fu confine per due popolazioni celtiche gli Insubri ed i Cenomani. Risalgono all'epoca romana (II secolo a.C.-IV secolo d.C.) numerosi ritrovamenti di materiale laterizio oltre che due ville ed alcune fornaci sempre nella zona settentrionale del comune di Soncino presso la frazione di Gallignano, che sembra essere la prima veramente abitata. Questo perché si trova ad un'altitudine superiore e, quindi, non interessata dalle acque del Lago Girondo. Anche in questo periodo il territorio soncinese si trova lungo una zona di confine, infatti è ancora incerto se appartenesse alla regione augustea X (Venetia et Histria) o XI (Transpadana). L'invasione delle popolazioni germaniche che provocò la caduta dell'Impero Romano, coincide con il periodo tradizionale della fondazione di Soncino. Secondo i principali storici soncinesi furono i Goti, una popolazione di origine germanica, a stabilire un primo insediamento sul dosso attuale. Lo stesso toponimo Soncino pare sia di ascendenza germanica e significherebbe "re delle acque". Non si sono, però, trovati resti materiali, né si possiedono fonti documentarie che attestino questa tradizione. All'epoca delle invasioni ungare (IX-X secolo) nel Nord Italia si assiste alla nascita di numerose fortificazioni, fenomeno che probabilmente ha interessato anche Soncino,determinando una progressiva frammentazione del territorio. Il 1118 è una data fondamentale, infatti Soncino viene istituito a "borgo franco" segnando il passaggio dalla zona d'influenza bergamasca a quella cremonese. Questa istituzione comporta una notevole espansione demografica ed economica. Il controllo dell'attraversamento del fiume Oglio permette di incamerare notevoli ricchezze. Incominciarono, però, i violenti contrasti con i bresciani che nel 1118 fondarono il borgo franco di Orzinuovi per limitare il potere cremonese nella zona. Nel XIII secolo, sotto la guida di Buoso da Dovara, avviene la prima importante militarizzazione di Soncino. Viene risistemata la vecchia rocca e si costruisce interamente in muratura la cinta muraria. È uno dei periodi più floridi di Soncino, così come in gran parte dei comuni del Nord Italia. L'aumento della ricchezza consente anche migliorie dal punto di vista dei pubblici servizi come la grandiosa costruzione del sistema idrico-fognario che permette anche il funzionamento dei numerosi mulini. Con il privilegio del 1311 Soncino viene sottoposto direttamente all'Impero (diventa terra separata) senza il controllo di nessuna altra città, come lo era stato prima con Cremona. È il periodo, quindi, di maggiore indipendenza. I privilegi concessi erano di natura prettamente economica che intendevano favorire l'espansione commerciale di questo territorio. Nel 1313 lo stesso Enrico VII, con diploma imperiale, investe in feudo Soncino a Giovanni I conte del Forese. Un'infeudazione più sulla carta che reale e, certamente, non impedì l'assoluta indipendenza e libertà della comunità soncinese. Nel periodo visconteo (1385-1454) Soncino diventa la più importante roccaforte di difesa lungo la linea di confine del fiume Oglio tra Milano e Venezia. Per ben tre volte nel XV secolo la Repubblica di Venezia riuscì ad impadronirsi di Soncino, dando sempre prova di buon governo. Si sviluppa grandemente l'attività imprenditoriale sia con la famiglia degli ebrei che con alcune famiglie locali, soprattutto Amadoni e Azzanelli continuando anche nel secolo XVI. Ciò permette una diffusione maggiore dei famosi pannilana soncinesi, ormai richiesti su tutti i mercati europei. La seconda grande militarizzazione del borgo soncinese avviene nell'epoca sforzesca (1454-1536) con il rifacimento completo della cerchia muraria e con la costruzione della nuova rocca. Gli Sforza ebbero grande considerazione di Soncino per la sua posizione strategicamente importante all'interno dello scacchiere militare dell'Italia settentrionale, per questo lo dotarono di imponenti strutture difensive. Con l'arrivo degli spagnoli (1536) inizia il periodo di decadenza del comune soncinese. L'infeudazione ad opera di Carlo V in favore dei marchesi Stampa limita i numerosi privilegi avuti nei secoli passati da Soncino. Lo stanziamento di numerose truppe militari spagnole contribuisce, inoltre, all'impoverimento del territorio ed alla progressiva e costante perdita di vitalità economica. Tra il XVIII e la prima metà del XIX secolo avviene la completa smilitarizzazione ad opera prima degli austriaci mediante l'abbattimento delle quattro porte medioevali e poi di Napoleone. Questi ultimi avvenimenti determinarono la fine della storia indipendente del borgo soncinese.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 7.767 (M 3.806, F 3.961)
Densità per Kmq: 171,4
Superficie: 45,32 Kmq

CAP 26029
Prefisso Telefonico 0374
Codice Istat 019097
Codice Catastale I827

Denominazione Abitanti soncinesi
Santo Patrono San Martino
Festa Patronale 11 novembre

Il Comune di Soncino fa parte di:
Regione Agraria n. 2 - Pianura di Crema
Parco dell'Oglio Nord

Località e Frazioni di Soncino
Gallignano, Isengo, Villacampagna

Comuni Confinanti
Casaletto di Sopra, Cumignano sul Naviglio, Fontanella (BG), Genivolta, Orzinuovi (BS), Roccafranca (BS), Ticengo, Torre Pallavicina (BG), Villachiara (BS)

RIEPILOGO MUSEI
Museo della Stampa
Museo Archeologico Aquaria
Museo dei Combattenti
Museo della Seta.

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