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Sesto
Calende è un comune della provincia di Varese.
Il borgo è posto al capo meridionale del Lago
Maggiore, dove il Ticino riprende il suo cammino verso
il Po, quale emissario del Verbano.
ETIMOLOGIA
Il nome si riferisce alla distanza da Somma Lombardo,
infatti deriva dal latino (ad) sextum (lapidem), ossia
presso la sesta (pietra miliare)". La specifica
si riferisce a Kalendarum, con riferimento al periodo
in cui si teneva il mercato.
DA
VEDERE
Oratorio di San Vincenzo - detto anche "dei Re
Magi"
Chiesetta
situata a nord di Sesto Calende, su un poggio erboso,
domina dall'alto la valle del Ticino, il Lago Maggiore
e Sesto Calende. Edificata tra la fine del XI secolo
e l'inizio del XII secolo, sui resti di precedenti
edifici tardo antichi e romani, è oggi il simbolo
della continuità insediativa nel territorio
sestese. I restauri settecenteschi non hanno alterato
la semplicità dell'edificio romanico con aula
unica ad abside. La struttura muraria esterna è
diversa nei lati nord e sud in quanto edificata in
epoche diverse. L'abside ripete motivi dell'abside
di San Donato ed è particolare il motivo di
archetti in mattoni e pietre. L'interno è decorato
da affreschi cinquecenteschi, rappresentanti santi,
di particolare bellezza e forse di esecuzione più
antica è la serie dell'abside. Luogo di culto
dall'epoca preistorica ad oggi, l'area è stata
oggetto di plurime campagne di scavo archeologico
che ne hanno dimostrato l'importanza e la continuità
insediativa dall'età romana al periodo longobardo
sino al medioevo ed ai secoli più recenti.
L'oratorio, isolato e lontano dal centro abitativo,
servì a più riprese da lazzaretto e
grande ne rimase la venerazione. Alcuni affreschi
dell'interno eseguiti a scopo devozionale, ne fanno
chiara testimonianza.
Abbazia
di San Donato
Sita in località un tempo denominata Scozzola
o Scovilla, è il maggiore monumento sestese.
Edificata tra il IX e il X secolo, con l'attigua,
oggi scomparsa Abbazia voluta dal Vescovo di Pavia,
Liutardo de' Conti, restò per secoli legata
all'ambiente pavese, di rito romano, pur essendo geograficamente
in area ambrosiana. L'attuale edificio consta di tre
navate absidate. La parte superiore dell'absidina
a sud, andata distrutta, è stata sostituita
nel 700 dall'attuale sacrestia che poggia sui resti
affrescati del precedente manufatto. L'altare maggiore
è sopraelevato sulla chiesa originale alla
quale si accede da due scale affiancate alla gradinata
centrale settecentesca. Nella cripta o scurolo si
leggono a malapena sinopie illustranti la Natività
e l'Ave Maria. Le pareti che racchiudono l'altare
maggiore, affrescate dal Bellotti, presentano curiose
cariatidi con parti sporgenti degli abiti. Ai piedi
del catino centrale, a due centri di curvatura a causa
dell'intervento di sostituzione dell'originaria copertura
lignea andata distrutta con le attuali volte in cotto,
si snoda un coro ligneo di pregevole fattura con quindici
stalli. All'esterno sono di particolare pregio architettonico
l'absidina a nord, l'abside centrale e la torre campanaria,
decorati con archetti in cotto e in pietra. In tutte
le murature esterne e interne sono inseriti,come materiali
di reimpiego, elementi di precedenti edifici cristiani
e pagani sui quali è stato edificato l'attuale
tempio. All'interno sono interessanti nel pronao o
nartece gli splendidi capitelli preromanici e le volte
grafite. Questo avancorpo era probabilmente un portico
aperto su tre lati, utilizzato poi come ampliamento
della Chiesa. Numerosi e di varie epoche gli affreschi,
alcuni dei quali trasferiti su tela in occasione di
scoperte o di restauro. Tra questi la Madonna dei
Limoni, XVI sec. Notevoli tra i rimanenti in sito,
da segnalare, la Disputa di Santa Caterina d'Alessandria,
opera di Bernardino Zenale da Treviglio del 1503,
nella nicchia un tempo fonte battesimale, la Madonna
del latte sul pilastro centrale del lato destro della
navata, l´Ultima Cena, opera di Giovanni Battista
Tarilli da Cureglia datato 1581. Interessanti sono
pure Dio in trono e la teoria di Santi nell'abside
di sinistra. All'interno della Chiesa, in occasione
della creazione della pavimentazione in cotto che
ha eliminato l'originale in beola e sarizzo, sono
stati rinvenuti plutei facenti parte dell'ambone della
chiesa del IX secolo e usati come riempimento. Di
particolare pregio sono oggi conservati nel Museo
presso il palazzo Comunale. Un organo di gradevole
voce è stato recentemente restaurato grazie
ad una sottoscrizione.
Sass
da Preja Büja
Il Sass da Preja Büia (letteralmente:
sasso di pietra scura) è un grande masso erratico
formato da talco scisti e serpentino, trasportato
dai ghiacciai durante le glaciazioni, scolpito con
molte incisioni dai popoli della prima età
del ferro (II millennio a.C.). Vi si possono osservare
soprattutto coppelle circolari ed altre forme, simboli
di fertilità, utilizzate per riti sacri. Si
trova a circa 200 m dall'oratorio di San Vincenzo,
verso la vicina collina morenica. Questo megalito
fa parte del Monumento naturale regionale di Preia
Buia.
IL
CARDINALE DELL'ACQUA
Nato e battezzato a Milano nel 1903, Angelo Dell'Acqua
fu ordinato sacerdote a Sesto Calende nel 1926. Fu
segretario a Milano del Cardinale Eugenio Tosi, a
Istanbul dell'Arcivescovo Carlo Margotti e dell'Arcivescovo
Angelo Giuseppe Roncalli (1935). Ricoprì la
carica di Sostituto alla Segreteria di Stato Vaticana.
Divenne Vicario di Sua Santità per la Diocesi
di Roma. Morì a Lourdes nel 1972. Fu Collaboratore
e interprete fedele di tre grandi Pontefici: Pio XII,
Giovanni XXIII, Paolo VI.
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Popolazione
Residente 9.806 (M 4.709, F 5.097)
Densità per Kmq: 410,5
CAP
21018
Prefisso Telefonico 0331
Codice Istat 012120
Codice Catastale I688
Denominazione
Abitanti sestesi
Santo Patrono San Bernardino da Siena
Festa Patronale 20 maggio
Numero
Famiglie 4.175
Numero Abitazioni 4.626
Il Comune di Sesto Calende fa parte di:
Regione Agraria n. 5 - Colline dello Strona
Parco Lombardo della Valle del Ticino
Località e Frazioni di Sesto Calende
Cocquo, Lentate Verbano, Lisanza, Oneda, Oriano
Ticino, San Giorgio, S.Anna, Groppetti, C.na Brivio,
C.na Motta, C.na Presualdo, C.na Nuova, C.na Pravecchio,
C.na Sommaruga, C.na Impiove, Sciuino, Vallone,
M.o di Perosa, C.na Bassone, Stallazzo, Ronchetto,
C.na della Guardia, C.na del Passero, San Vincenzo,
C.na Ghiffa, Abbazia, Pellecchio, C.na Lavaggione,
Cocado alto, Poggio di Oriano, C.na Fornace, Piana,
Santa Fè, Monte della Croce, C.na Brughiera,
Le Motte, Pignone, Laghetto, C.na Ronco, C.na
Monastero, C.na Bilesa, Valdona, Cucchino, Pasturazza
Comuni Confinanti
Angera, Cadrezzate, Castelletto Sopra Ticino (NO),
Comabbio, Dormelletto (NO), Golasecca, Mercallo,
Osmate, Taino, Vergiate
Musei nel Comune di Sesto Calende
Museo Civico
Chiese
e altri edifici religiosi sestesi
Oratorio di San Vincenzo
Chiesa parrocchiale di San Bernardino (1912)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Chiesa di San Vincenzo
Chiesa di San Pietro e Paolo (in località
Lisanza)
Chiesa di San Materno (in località Lentate)
Chiesa di San Donato
Abbazia di San Donato. |
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