Senago
è un comune della provincia di Milano. Senago
è situato a nord ovest di Milano ad un'altitudine
di 176 metri sul livello del mare, a circa 18 km dal
centro del capoluogo. La conformazione geologica del
territorio comprende una parte a base fangosa con
presenza di detriti sassosi, sabbia e ghiaia ed una
parte a base argillosa ricca di ferro. Tale conformazione
è testimoniata dalla presenza sul territorio
di cave di sabbia (ancora in funzione), sia delle
cave di argilla (ormai dismesse ma comunque attive
nell'importazione) per la produzione di laterizi.
Parte dei territori comunali sono inclusi nell'area
del Parco delle Groane; inoltre il territorio comunale
è attraversato dal Canale Villoresi. Nel territorio
scorrono i torrenti Garbogera, Pudiga, Lombra, e Cisnara.
Confina a nord con Limbiate, a sud con Bollate, a
est con Paderno Dugnano e a ovest con Garbagnate Milanese.
ETIMOLOGIA
Il toponimo Senago e quello della vicina località
Senaghino avrebbero origine romana (come ipotizzato
anche dallo storico Dante Olivieri nel suo Dizionario
di Toponomastica), anche se la zona, come quasi tutti
i comuni adiacenti, fu abitata dai Celti ben prima
dell'arrivo dei Romani. A favore di quest'ultima ipotesi
c'è l'epigrafe murata all'esterno di Villa
San Carlo Borromeo e datata 1814, che spiega il toponimo
con sanus aer o sanus ager, dove ager è un
tipico suffisso celtico.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Senago fece parte del feudo di Desio e venne donato
nel 1476 da Galeazzo Maria Sforza a Lucia Mariani.
In seguito passò a Tommaso Readino, ai Gallarati,
al nobile Giovanni Manriquez e alla sua famiglia,
cui appartenne dal 1580 al 1779, anno in cui l'investitura
passò al marchese Pietro Secco Comneo. Nel
Seicento, il cardinale Federico Borromeo rilevò
una villa sul ciglio orientale dell'altopiano delle
Groane e vi ospitò alcuni seminaristi e teologi
durante l'epidemia di peste del 1630. Il nobile prelato
morì nel 1631, troppo presto perché
venissero svolti restauri radicali. Fu Gilberto IV
Borromeo, divenuto in seguito vescovo di Novara e
cardinale, a concepire la ristrutturazione della vecchia
dimora patrizia. Il progetto iniziale, affidato a
Filippo Cagnola, prevedeva una sostanziale trasformazione
dell'antica struttura in un palazzo monumentale, incentrato
su un cortile aperto a settentrione. Soltanto nel
nostro secolo però, i lavori vennero ultimati,
con l'intervento degli architetti milanesi Fausto
e Giuseppe Bagatti Valsecchi. Molte altre residenze
signorili, dedicate allo svago e all'evasione dalla
vita cittadina, sorsero nel XVII e XVIII secolo nei
dintorni di Senago. Col tempo tali dimore diventarono
il fulcro di una riorganizzazione del paesaggio agrario
in grandi aziende padronali.
DA
VEDERE
Villa Corbella-Martinelli-Sioli;
Villa Po Degli Occhi, di costruzione settecentesca,
conserva affreschi di gusto neoclassico nel corpo
centrale. La dimora residenziale è dotata di
una torre belvedere che si affaccia su un suggestivo
parco. Attualmente sono in corso lavori di restauro;
Villa Verzolo-Monzini, ora di proprietà comunale,
fu fatta costruire dalla famiglia Monzini verso la
metà del XVIII secolo. Inizialmente ledificio
svolgeva una funzione agricola. Solo verso il 1850,
in vista delle nozze di un componente della famiglia,
venne deciso di trasformare ledificio in villa,
realizzando quindi anche i soffitti affrescati che
si possono ancora vedere. La villa, sede della biblioteca
comunale, sorge allinterno di un parco allinglese
aperto al pubblico;
Villa Ponti, in stile neogotico è circondata
da un vasto parco, in mezzo al quale sopravvivono
i ruderi di una torre di epoca viscontea.
MUSEI
Museo della Villa San Carlo Borromeo
Museo del Trattore Agricolo
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa Santa Maria Nascente
Chiesa di Santa Maria Assunta
Chiesa di San Bernardo
Chiesa Beata Vergine di Fatima e Santa Rita.