Sedriano (Sidriàn in
dialetto milanese) è un comune della città
metropolitana di Milano, in Lombardia. Il territorio
del comune risulta compreso tra i 135 e i 151 m s.l.m
con un'altitudine media di 145 m s.l.m. L'escursione
altimetrica complessiva risulta essere pari a 16 metri.
ETIMOLOGIA
Sull'etimologia del nome esistono diverse teorie,
scindibili in origine latina e origine longobarda.
Origine latina:
il nome deriva da una gens romana ivi stabilitasi
oppure, deriva dal sostantivo latino sator cioè
seminatore (per via della fertilità della terra)
o, infine, deriverebbe dal gentilizio Saterius aggettivato
in saterianus
Origine longobarda:
il toponimo deriva da desiderianum, cioè del
re Desiderio
poiché abitata da longobardi di religione ariana,
sarebbe sedes Arianorum.
DA VEDERE
Palazzo Borromeo Arese
Risalente alla seconda metà del Cinquecento,
il palazzo venne fatto costruire dalla famiglia dei
conti Visconti di Brignano ai quali rimase sino alla
morte del conte Marco Antonio, nel 1716. Questi lasciò
il palazzo ed altri beni in legato testamentario ad
una sua parente, la contessa Clelia Grillo, la quale
aveva a sua volta sposato il conte Giovanni Benedetto
Borromeo Arese alla cui famiglia il palazzo passò.
La stessa contessa Grillo, dopo una serie di contrasti
col figlio Renato III, visse stabilmente nel palazzo
anziché nella residenza del marito a Milano
a partire dalla metà del Settecento sino alla
sua morte nel 1777 a causa delle sue simpatie politiche
filo-spagnole, particolarmente invise al governo austriaco
di Maria Teresa. La famiglia Borromeo Arese rimase
proprietaria dello stabile sino agli anni '20 del
Novecento quando il conte Giberto decise di vendere
l'intera proprietà, facendo trasferire il mobilio
e le opere in esso contenute nel suo palazzo di Cesano
Maderno. Il fabbricato sedrianese venne quindi venduto
a privati e quindi frazionato. Posto nel centro storico
del paese, anche se rimaneggiato nel tempo e tutt'oggi
frazionato nei suoi ambienti interni, il palazzo conserva
un bel portone in pietra originale, passato il quale
si apre un magnifico porticato voltato a colonne.
Molti locali interni sono a volta o cassettonati e
decorati con motivi floreali o allegorici. Documenti
del Settecento descrivono anche una piccola cappella
padronale al suo interno, oggi non più presente.
Al palazzo era abbinato un enorme parco, con piante
di molte specie, statue ed un laghetto, ma venne frazionato
anch'esso a partire dagli anni cinquanta del Novecento.
Chiesa parrocchiale di San
Remigio
La chiesa parrocchiale di San Remigio di Sedriano
ha origini piuttosto antiche anche se ad oggi rimane
incerta la sua data di fondazione, comunque ascrivibile
al medioevo (IX-X secolo). Il culto di San Remigio
di Reims, infatti, a differenza di molti altri santi
a cui sono dedicate chiese della zona, proviene dalla
cultura francese (San Remigio aveva infatti battezzato
re Clodoveo) e quindi sembrerebbe che la chiesa delle
origini fosse da ascrivere al periodo carolingio.
Quello che è certo è che il culto di
San Remigio era strettamente legato in antichità
ai viandanti ed ai pellegrini e questo spiegherebbe
probabilmente la posizione decentrata della struttura
rispetto al centro abitato, posta nei pressi dell'ex
SS11 che sin da epoche romane era strada consolare
per Milano. La chiesa rimase con tutta probabilità
dunque un semplice rifugio di pellegrini e forse attorno
venne realizzato addirittura un ospizio per l'accoglienza
dei viandanti, ma l'agglomerato urbano divenne tale
che nel XIII secolo venne deciso di istituire la parrocchia.
L'attuale struttura attualmente visibile, invece,
è stata costruita dopo la demolizione della
precedente chiesa. Dopo l'ingrandimento del paese,
infatti, si decise di abbattere l'antica chiesa e
di ricostruire l'attuale sulla posizione della precedente,
con la posa della prima pietra è stata posta
il 7 ottobre 1962, venendo ufficialmente consacrata
il 16 maggio 1969 dall'arcivescovo di Milano, il cardinale
Giovanni Colombo. L'edificio oggi visibile si presenta
in forme moderne, con struttura a capanna in facciata
decorata con pietre grezze a piastrelle a vista, mentre
l'elemento più caratteristico è indubbiamente
il campanile, stondato, visibile in prospettiva anche
dal vicino paese di Vittuone.
Oratorio di San Bernardino
L'Oratorio di San Bernardino, già citato nella
sua struttura da Goffredo da Bussero (XIII secolo)
nel suo Liber notitiae sanctorum Mediolani con il
nome Oratorio della Madonna Addolorata, è una
delle poche chiese antiche rimaste sul territorio
comunale di Sedriano. Esso si trova in località
Roveda e si presenta come una struttura di ridotte
dimensioni, a pianta unica, in stile barocco, essendo
stato costruito nel 1775 sulla base di una precedente
costruzione rinascimentale (e prima ancora medioevale),
un tempo annessa all'ospedale di Santa Maria in Rovedeo
che sorgeva appunto nei pressi di quest'area. In essa
sono conservate le spoglie di San Massimo.
La Roveda
La Roveda appariva sul finire del XIII secolo come
una località disabitata del territorio di Sedriano
e prendeva il nome da quella vegetazione incolta e
cespugliosa che i documenti medioevali chiamano "Rovedeo".
A dirigere ed amministrare l'ospedale presente in
questa località nel XV secolo furono chiamati
gli Umiliati che avevano cura in particolare dei poveri
e degli ammalati. Da una carta del 1374 risulta che
le terre affittate ad opera benefica erano pari a
114 pertiche. Nel maggio dell'anno seguente i frati
e le suore, decisero di riunirsi a consiglio e decisero
di unirsi all'ospedale di Santa Caterina a Milano,
anch'esso servito dagli Umiliati. Seguirono alterne
vicende di revoca e conferma della fusione dei due
ospedali fino al 1414 quando i frati di Santa Caterina
trasformarono Santa Maria in Rovedeo ed il territorio
ad essa legato in una grande fattoria. Successivamente
lo stesso ospedale di Santa Caterina entrò
a far parte dell'Ospedale Maggiore che quindi assorbì
anche i beni del Rovedeo.
ORIGINI E CENNI STORICI
Non è nota la data esatta della fondazione
di Sedriano, ma analizzando la storia dei comuni confinanti,
pare lecito supporre che sia avvenuta attorno al I
secolo a.C. Si trattava di un piccolo villaggio romano
sorto nei pressi dell'antica strada consolare che
collegava Milano alla Gallia Transalpina, passando
da Novara, Vercelli, Ivrea e Aosta, fino ad attraversare
il colle del Piccolo San Bernardo. Nel 569 i Longobardi,
partiti dalla Pannonia al seguito del re Alboino nell'anno
precedente, conquistarono Milano e i suoi dintorni
(oltre al Veneto e a Pavia).
Oltre all'ipotesi di una fondazione romana di Sedriano,
è legittimo affiancare una possibile fondazione
longobarda, forse col nome di Desiderianum, l'ultimo
re longobardo. Quale che sia l'ipotesi corretta, esistono
alcuni documenti che attestano la presenza di genti
longobarde secoli dopo la sconfitta del 774 ad opera
dei Franchi anche se ovviamente, discendenti dei longobardi
c'erano in ogni paese indipendentemente da chi lo
avesse fondato:
1.il ritrovamento nel campo di San Quirico a Sedriano
della tomba di un guerriero longobardo, risalente
al VI-VII secolo
2.un documento del 1020 riguardante la vendita di
alcuni beni appartenuti ad un certo Liutulfo di Sedriano;
Liutulfo è un nome di origine longobarda. Per
quanto concerne le cronache, la prima citazione di
Sedriano risale al 900: nell'ambito di una disputa
di diritto feudale venne chiamato a deporre Podo da
Sateriano. A partire dal XII secolo, Sedriano comincia
ad apparire spesso nei documenti, per via dei personaggi
illustri a cui ha dato i natali. Si ricordano: Rogerio
da Sedriano (prima metà del XII secolo, importante
giudice), Gabriele da Sedriano (XV secolo, cesellatore
e armaiolo della corte milanese), Giovanni da Sedriano
(fine del XV secolo, tipografo; a lui si deve, nel
1472 la prima tipografia di Pavia). Il paese figura
con tre chiese nel duecentesco Liber Notitiae Sanctorum
Mediolani di Goffredo da Bussero. Nel 1270, nella
frazione Roveda, il prevosto di Corbetta, Pietro Villano
(appartenente all'ordine degli Umiliati), fondò
un ospedale per i poveri (l'Ospedale Santa Maria,
con annessa chiesa omonima) che godette di vari lasciti
fino al 1375 quando, a causa delle ristrette condizioni
economiche, venne annesso all'Ospedale Santa Caterina
di Milano. Ai primi del Quattrocento l'ospedale divenne
una fattoria; tutti i suoi beni, passati al Santa
Caterina, vennero annessi all'Ospedale Maggiore nel
1458. In seguito anche Giovanni Zavattari e Giacomo
Sernazzari offrirono all'ospedale prati, boschi, vigne,
parte delle quali situate in Trenno. Nel 1564 ci pervenne
il nome del parroco "domino Johanne Maria Ghisolpho".
In quanto all'infeudazione tanto comune nell'epoca
spagnola ed austriaca va detto che Sedriano, come
buona parte dei comuni della Pieve di Corbetta, riuscì
ad esserne esente. Dal Settecento Sedriano fu luogo
di villeggiatura del patriziato milanese (rimane di
notevole interesse il Palazzo Borromeo). Nel gennaio
1759, secondo alcuni documenti, Bareggio dovette cedere
a Sedriano 784 pertiche di terre situate in località
Roveda e contese dalle due comunità per tanti
secoli. Nel giugno 1771 il Tribunale Supremo del Reale
Consiglio di Milano decise che quelle stesse terre
venissero tolte dal catasto di Sedriano e iscritte
di nuovo in quello di Bareggio. In data 24 aprile
1814 leggiamo un'interessante lettera del sindaco,
signor Spreafico, al signor Conte Podesta della Capitale
Milano in cui si parla delle devastazioni compiute
dalle truppe francesi nel territorio comunale. Nel
1859 rimase coinvolta nella Battaglia di Magenta,
accogliendo la ritirata delle truppe austriache verso
Milano. La modernità fece la sua irruzione
tra il 1879 ed il 1880, quando giunse da Milano la
linea tranviaria diretta a Castano Primo e a Magenta
con il suo caratteristico tram a vapore battezzato
Gamba de legn. Nel gennaio 1898 tra le carte dell'Ufficio
Registri per la Conservazione dei Monumenti in Lombardia
vi è una richiesta di ampliamento della chiesa
parrocchiale. La Prefettura concesse il nulla osta.
Nel 1915 venne inaugurato l'asilo. Nei tre anni della
guerra muoiono 75 sedrianesi e cinque sono decorati
al valor militare. Nel 1923 si inaugura la sede dell'associazione
ex combattenti e la lapide dei caduti collocata presso
l'edificio comunale. Viene fabbricata in questo periodo
la grande e bella filanda Rusconi (stabilimento Cincinnati),
che con altre aziende avrà il merito di dare
lavoro a molti sedrianesi, sottraendoli al pendolarismo
con Milano. Dopo il 1945 il paese si trasformò
rapidamente, sopprimendo il 31 agosto 1957 il vecchio
tram a vapore.