Sant'Omobono
Terme (fino al 2004 Sant'Omobono Imagna) è un comune di 3.460
abitanti in provincia di Bergamo. Situato in Valle Imagna, dista circa
20 chilometri da Bergamo.
ETIMOLOGIA
Il toponimo trova origine dal santo patrono del borgo di Mazzoleni,
che compone il comune unitamente a Cepino, Selino Alto e Selino Basso.
DA
VEDERE
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di terme di acque
sulfuree che, unite alla tranquillità della zona ed all'aria
pulita, rendono il luogo adatto a chi vuole trascorrere momenti di
relax rigenerando il corpo. Molto interessante è la villa delle
Ortensie, posta a fianco delle terme. Risalente al XIX secolo, presenta
linee molto raffinate ed eleganti, grazie anche ad un recente restauro.
In ambito religioso meritano menzione le chiese dei quattro paesi
che compongono il territorio comunale. Quella di Mazzoleni, intitolata
a Sant'Omobono, presenta un aspetto maestoso con linee settecentesche.
Risalente alla seconda metà del XIX secolo, custodisce opere
di buon pregio; la chiesa parrocchiale di Cepino, intitolata a San
Bernardino, venne edificata nel XVI - XVII secolo con una struttura
ad una navata in luogo di un precedente edificio di culto. Al suo
interno si trovano opere di Gaetano Peverada. A Selino alto si trova
invece la chiesa parrocchiale di San Giacomo che, edificata nel XVIII
secolo con uno stile neoclassico, presenta sculture di scuola fantoniana
e dipinti di Francesco Quarenghi. In ultimo la chiesa di Santa Maria
Immacolata che, posta nella frazione di Selino basso, venne edificata
nel XX secolo. Tuttavia l'edificio di maggior richiamo a livello religioso
è indubbiamente il santuario della Cornabusa. Molto frequentato
non solo dalla gente di tutta la valle, è una chiesa completamente
ricavata nella roccia, elemento che la rende unica nel suo genere.
Edificata nel XVI secolo si trova al centro di una leggenda popolare
che troverebbe origine nel periodo medievale, quando un'anziana donna
si rifugiò in una grotta naturale per rifugiarsi dalle lotte
tra guelfi e ghibellini. Una volta terminati gli scontri, questa lasciò
sul luogo una statuetta della Madonna, ritrovata qualche tempo più
tardi da una giovane sordomauta che, dopo il ritrovamento, si sentì
immediatamente guarita.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Le origini del paese dovrebbero comunque risalire all' epoca medievale,
quando nella zona imperversarono scontri cruenti, molto più
che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra Guelfi e Ghibellini.
Questo per il fatto che la valle Imagna, prevalentemente guelfa, era
in netta contrapposizione con lattigua valle Brembilla, schierata
con i Ghibellini. I primi scontri videro prevalere i guelfi, tanto
che i ghibellini chiesero aiuto ai Visconti, signori di Milano. Questi
riuscirono a sconfiggere gli avversari e ad estendere il proprio dominio
sulle valli della zona. Il modo con cui infierirono sugli avversari
portò i guelfi a cercare più volte la vendetta con ulteriori
uccisioni. Dopo continui ribaltamenti di fronte il dominio dei Visconti
e dei ghibellini fu definitivo, anche se il rancore guelfo dava spesso
seguito a rivolte popolari, avvenute anche a Sant'Omobono e soffocate
con le armi. La situazione si rovesciò quando la zona passò
sotto il controllo della repubblica di Venezia che, in contrapposizione
con i Visconti, sosteneva lo schieramento guelfo. Seguirono distruzioni
nei confronti dei possedimenti ghibellini, mentre i paesi guelfi,
tra cui Sant'Omobono, ebbero un trattamento di favore. I secoli successivi
non videro fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità
che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto
della provincia senza parteciparvi in modo diretto. Il comune di SantOmobono
Imagna, venne costituito nel 1927 con l'aggregazione dei comuni di
Mazzoleni e Falghera, Cepino e Selino. A partire dal termine del XVIII
secolo il territorio cominciò a ritagliarsi una certa notorietà
grazie alla presenza di acque sulfuree molto pregiate, le cui doti
sono enunciate anche negli scritti di Giovanni Maironi da Ponte. Queste
vennero classificate, a metà del XIX secolo, come tra le migliori
conosciute sul territorio italiano, facendo nascere di conseguenza
un'industria legata al loro sfruttamento, tanto importante da permettere
il cambiamento del nome da Sant'Omobono Imagna a Sant'Omobono Terme,
grazie ad una legge regionale dell'agosto 2004.
DATI RIEPILOGATIVI
Popolazione
Residente 3.184 (M 1.607, F 1.577)
Densità per Kmq: 294,8 (Censimento Istat 2001)
CAP
24038
Prefisso Telefonico 035
Codice Istat 016192
Codice Catastale I349
Denominazione
Abitanti santomobonesi
Santo Patrono Sant'Omobono
Festa Patronale 13 novembre
Numero
Famiglie (2001) 1.220
Numero Abitazioni (2001) 2.111
Il
Comune di Sant'Omobono Terme è:
Città Termale (Terme di Sant'Omobono)
Il Comune di Sant'Omobono Terme fa parte di:
Comunità Montana Valle Imagna
Comuni Confinanti
Bedulita, Berbenno, Brembilla, Corna Imagna, Costa Valle Imagna, Rota
d'Imagna, Valsecca
Chiese e altri edifici religiosi santomobonesi
Santuario Beata Vergine della Cornabusa