|
|
San
Giorgio su Legnano |
Lombardia
|
|
San
Giorgio su Legnano è un comune della provincia
di Milano in Lombardia. Si trova nella pianura padana
a nord-ovest di Milano, da cui dista 30 km circa,
in prossimità dell'avvallamento in cui scorre
il fiume Olona. Situato altimetricamente in posizione
leggermente più elevata della confinante Legnano
(di qui la preposizione "su" nel nome) è
uno dei Comuni più piccoli della provincia
di Milano. Il territorio di San Giorgio su Legnano
è situato al limite settentrionale della pianura
Padana, a sud delle prealpi Varesine. Sorge nella
zona interessata dai pianalti morenici ai margini
della Valle Olona. Il suolo è principalmente
composto da ciottoli, ghiaia, sabbia e argilla. In
origine era coperto da un sottile strato di humus
poco adatto alla crescita di boschi e successivamente
alla coltivazione agricola, così da essere
in gran parte groana. A causa della presenza di strati
argillosi sedimentati in corrispondenza di antichi
alvei dell'Olona, il terreno fatica ad assorbire e
trattenere lacqua piovana. Il territorio ha
una superficie di 2,3 km2 ed è distribuito
su un suolo che ha un'altitudine compresa tra i 189
m ed i 201 m s.l.m. Secondo la Classificazione sismica
il comune è in zona 4 (sismicità irrilevante),
come stabilito dall'ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003.
Il tessuto urbanistico di San Giorgio su Legnano si
è sviluppato intorno al centro storico. Poi,
gradualmente, il territorio è stato oggetto
di una marcata urbanizzazione che ha portato alloccupazione
della maggior parte della superficie. Il motivo di
questo fenomeno è limmigrazione di nuovi
cittadini che iniziarono a lavorare nelle nascenti
industrie della zona. Come si può notare dallevoluzione
demografica, nel periodo compreso tra il 1861 e il
1961, la popolazione quadruplicò. In seguito
alla crescita dellabitato sangiorgese le aziende
hanno costruito le loro sedi sempre più in
periferia. Poi, a causa delle varie crisi economiche
che si sono succedute nei decenni del XX secolo e
che hanno portato alla chiusura di molte aziende,
sono sorte molte aree dismesse che sono in fase di
recupero.
ETIMOLOGIA
Il nome deriva e si riferisce alla venerazione verso
il santo patrono: San Giorgio. La specifica si riferisce
alla sua ubicazione.
MANIFESTAZIONI
Annualmente viene organizzato dalla Famiglia Legnanese
il torneo di scacchi di San Giorgio su Legnano. Si
svolge dal 1982 ed è tra i più importanti
tornei di scacchi a livello nazionale. Grazie a questa
manifestazione il Comune è citato nel Guinness
dei primati, in quanto nel 1995 questo torneo di scacchi
ha raggiunto una quota record di iscritti (926), tra
cui l'allora campione del mondo FIDE Anatolij Karpov.
LUfficio Cultura del comune, inoltre, con la
collaborazione delle associazioni del territorio,
organizza annualmente una serie di iniziative e manifestazioni
culturali, tra le quali numerose mostre, visite di
luoghi darte, spettacoli teatrali e concerti.
PARCO
PARRAVICINI
Villa Parravicini possiede un parco allinglese,
che si estende per 9300 m2 circa e comprende più
di 30 specie di alberi e più di 15 specie di
arbusti.
Realizzato probabilmente a metà del XIX secolo,
è vincolato dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali
e Architettonici insieme alla casa padronale con i
rispettivi rustici come "bellezza naturale"
(con Decreto Ministeriale del 25 giugno 1958).
In origine aveva unestensione maggiore e comprendeva
anche da unarea oggi occupata da moderne villette.
Il parco è in tutto il legnanese lunica
area che presenti le particolari caratteristiche botaniche
che hanno portato il parco alla tutela.
Orio Vergani decantava l'abitazione definendola "[...]una
villa che ha caratteristiche di semplicità
e di austerità tipiche delle case padronali
della zona
DA
VEDERE
A San Giorgio su Legnano sono presenti due chiese,
una parrocchiale (dedicata a Santa Maria Assunta)
ed una sussidiaria. Prima della costruzione dell'odierna
parrocchiale, la comunità faceva riferimento
ad una chiesa anteriore al 1750, ora non più
esistente.
La nuova chiesa Parrocchiale di San Giorgio su Legnano
fu consacrata il 23 aprile 1935 dall'arcivescovo di
Milano, Alfredo Ildefonso Schuster. La chiesa, a pianta
ottagonale coperta a cupola, rappresenta un esempio
di stile rinascimentale di ispirazione bramantesca,
facilmente desumibile dalla pianta centrale. Su ciascuno
degli otto lati si aprono le corrispettive cappelle
laterali ed il presbiterio, che si sviluppa in profondità.
Anche le due cappelle laterali del sacro cuore e della
Madonna risultano dilatate sino a formare quasi un
perimetro circolare coperto a cupola. Un'altra caratteristica
della chiesa è costituita dall'uso di mattoni
a vista, derivata direttamente dalla tradizione lombarda.
La chiesa sussidiaria, dedicata a san Giorgio, è
conosciuta come chiesa del Santo Crocifisso. Sorge
nel luogo dove si trovava il più antico edificio
religioso della comunità. Dopo la costruzione
del 1703, fu chiamata "chiesa nuova". Nel
1933 prese l'attuale denominazione.
Le prime notizie documentate sulla vecchia chiesa
parrocchiale risalgono al 1750, anno del suo ampliamento,
mentre non esistono notizie sull'edificio precedente.
La parrocchiale, in stile barocco, era ad un'unica
navata terminante nell'abside decorata da affreschi
con cappelle laterali. La facciata settecentesca si
presentava semplice, decorata da lesene ed era affiancata
a sinistra dal campanile e a destra dall'oratorio
di San Luigi. L'ex Parrocchiale, chiusa nell'ottobre
del 1934, fu sconsacrata con decreto arcivescovile
in data 24 febbraio 1936 e venduta dalla parrocchia
il 9 gennaio 1948. Fu abbattuta nel 1974.
La cappelletta "Madona di Baldeur" fu edificata
nella zona in cui furono seppelliti i morti della
peste del 1630. Al suo interno era visibile l'immagine
della Madonna con il Bambino. Annualmente veniva fatta
una processione dal paese alla cappelletta in commemorazione
dei morti per la peste, ed una festa seguiva la cerimonia.
Fu demolita nel 1986 per la costruzione di una strada.
A San Giorgio su Legnano sono presenti alcuni edifici
di interesse storico. Il più antico è
l'ex-municipio di via Gerli. Nato come sede delle
Scuole elementari e degli Uffici comunali fu inaugurato
nel 1892. Ospitò anche aule scolastiche fino
al 1929, quando furono inaugurate le nuove scuole.
Mantenne la funzione di municipio fino al 1992.
L'edificio che ospita il circolo familiare è
stato costruito nei primi anni del '900, ed aveva
funzione commerciale. Dal 1936 svolge attività
sociali. Un altro immobile degno di nota è
l'asilo, che fu inaugurato il 15 luglio 1909.
Sono tre le opere progettate dal celebre architetto
sangiorgese Gino Maggioni. Più precisamente
il Monumento ai Caduti (inaugurato nel 1921), il cimitero
(1928), e l'attuale Municipio (1929). Quest'ultimo
fu costruito originariamente per ospitare le scuole
elementari. Dal 1992 questo plesso scolastico fu destinato
a sede municipale.
Nel Comune sono inoltre presenti tre ville nobiliari,
più precisamente villa Parravicini, palazzo
Lucini Arborio Mella e villa Bizzozzero.
La Villa Parravicini ha subito nel corso dei secoli
diverse modifiche che hanno radicalmente cambiato
l'aspetto. Tale edificio esisteva già 1584
ed era casa da nobile di proprietà di Ludovico
Crivelli. In un documento datato 1655 possiamo leggere:
"[...] casa da nobile posta nel detto luogo della
Cassina di San Giorgio con diversi luoghi in terra
e i doi colombari, portici, stalla, polaro, corte,
pozzo comune [...]". La villa possiede un parco
all'inglese, che si estende per 9300 m2 circa e comprende
più di 30 specie di alberi e più di
15 specie di arbusti. Realizzato a metà del
XIX secolo, è vincolato dalla Soprintendenza
ai Beni Ambientali e Architettonici insieme alla casa
padronale. In origine l'area verde aveva un'estensione
maggiore dell'attuale.
Il palazzo Arborio Mella, di cui non si conosce la
data di costruzione, nel primo Settecento apparteneva
al conte Francesco Lucini, che era in quel tempo il
maggior proprietario terriero del comune. Pregevoli
sono il portale e un balconcino in ferro battuto presenti
sul basso fronte dell'antica casa. In seguito passò
ai conti Arborio Mella e fu ristrutturato nel corso
del Settecento, come testimonia la volta del grande
salone affrescata nel 1750 da Biagio Bellotti. I conti
Mella decisero di vendere l'edificio nel 1922. Il
giardino storico del Palazzo fu creato nel XIX secolo
e ceduto alla Parrocchia per la costruzione della
nuova chiesa Parrocchiale. L'edificio fu frazionato
in diverse proprietà. Una porzione di questo
stabile fu la prima sede del Municipio del Comune
di San Giorgio su Legnano (dal 1924 al 1929). Oggi
parte del Palazzo, di proprietà comunale, ospita
un asilo nido.
Nel centro di San Giorgio su Legnano è ancora
visibile la facciata d'ingresso della casa di proprietà
di Carlo Bizzozero, uno tra i maggiori proprietari
di beni rurali e immobiliari di San Giorgio del XVIII
secolo. Questa villa possedeva un giardino, prospiciente
all'attuale piazza Mazzini.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Le testimonianze archeologiche più antiche rinvenute
a San Giorgio su Legnano sono costituite da necropoli
romane, la cui datazione corrisponde alla prima età
imperiale (I secolo a.C. - I secolo d.C.). Il primo
accenno documentato che nomina la comunità sangiorgese
si riferisce ad un'iscrizione scolpita su alcuni mattoni
datati 1393 su cui è impressa la parola "Sotena"
(o "Sotera"). Sono stati ritrovati durante
gli scavi operati nei pressi della chiesa del Santo
Crocifisso (1769). Il nome del borgo appare come "Cassina
di San Giorgio" sulle mappe nell'epoca dei Borromeo,
prima di diventare definitivamente "San Giorgio
su Legnano", nel 1862. Sullo stemma araldico si
trova l'immagine di San Giorgio che uccide il drago,
con la scritta "Sotera" in oro. Una diffusa
paretimologia di questa scritta, che ha corso tra gli
abitanti della zona, vorrebbe che questa parola fosse
un rimando all'allusione alla necropoli romana. San
Giorgio su Legnano è stato per secoli un paese
agricolo, il cui terreno sassoso ha fornito il materiale
per la costruzione delle cascine locali. Originariamente
il territorio era ricoperto da groane. Era quindi una
zona in cui crescevano spontaneamente soltanto cespugli,
data la bassa fertilità del terreno. Nel corso
dei secoli, grazie al lavoro di fertilizzazione ad opera
dei contadini, e alla costruzione di canali artificiali,
è stato possibile rendere coltivabile il territorio
sangiorgese. Un tempo vaste aree erano coltivate e la
flora delle zone boscose era composta prevalentemente
da farnie, carpini, castagni, noccioli, platani, frassini,
querce, pioppi, olmi, aceri ed ontani. La battaglia
di Legnano potrebbe essere stata combattuta anche sul
territorio sangiorgese. Una delle cronache della famosa
battaglia (29 maggio 1176), gli Annales di Colonia,
contiene un'informazione che indica dove probabilmente
fosse il Carroccio, e dunque la zona precisa dove è
stato combattuto lo scontro: perché nessun combattente
potesse fuggire, i Lombardi "[...]aut vincere aut
mori parati, grandi fossa suum exercitum circumdederunt
[...]" (ossia "collocarono il proprio esercito
all'interno di una grande fossa"). Questo potrebbe
significare che la famosa battaglia potrebbe essere
stata combattuta sul suolo sangiorgese in prossimità
del quartiere di Legnano "costa di San Giorgio",
oppure nei pressi di "San Martino" a Legnano,
non essendo, in altre parti della zona, individuabile
un avvallamento con queste caratteristiche. Una leggenda
popolare narra che ai quei tempi una galleria sotterranea
metteva in comunicazione San Giorgio su Legnano al Castello
di Legnano, e che per questo cunicolo l'Imperatore Federico
I Barbarossa riuscì a fuggire ed a salvarsi dopo
la disfatta nella famosa battaglia. Nel XX secolo, durante
degli scavi, furono effettivamente trovati dei tronconi
di una galleria sotterranea molto antica. Il primo,
non lontano da San Giorgio su Legnano, fu esplorato
da uno degli operai che lo riportarono alla luce. Venne
persuaso dall'esplorazione, dopo aver percorso 5 o 6
metri, a causa di un filato di vento gli spense la candela.
Un secondo troncone verso Legnano fu scoperto e subito
ostruito dall'Amministrazione comunale per ragioni di
sicurezza. Una leggenda narra che i Reali d'Inghilterra,
durante un loro viaggio verso l'Oriente nel XIII secolo,
sostarono a San Giorgio su Legnano. Durante il Medioevo
San Giorgio su Legnano era al confine tra i contadi
del Seprio e della Burgaria, due contee dipendenti dalla
marca di Lombardia. Allepoca la comunità
dipendeva sia per l'aspetto civile, sia per quello religioso
dalla Pieve di Parabiago. Già dal XVI secolo
San Giorgio su Legnano aveva un sindaco, anche allepoca
rappresentante della collettività. Al sindaco
era affiancato un cancelliere le cui funzioni erano
simili a quelle dell'odierno segretario comunale. Tra
i vari compiti, teneva in casa propria l'Archivio comunale.
Nel 1558, come risulta dal catasto spagnolo, risulta
che il Comune era composto da undici cortili. Era quindi
ancora un borgo di modeste dimensioni. Un aspetto molto
importante del XVII secolo era l'infeudazione. Durante
questo secolo il governo spagnolo mise in vendita all'asta
molti feudi, cioè terreni sopra i quali il compratore,
divenuto così feudatario, poteva vantare dei
diritti politici, economici e sociali. Le comunità
avevano la possibilità di riscattare la terra
pagando una quota stabilita, e San Giorgio ottenne il
riscatto nel 1648, indebitandosi per 3.000 lire con
Francesco Castelli, proprietario terriero. Due anni
di cattivi raccolti misero però in ginocchio
l'economia della comunità sangiorgese, che non
fu più in grado di restituire la somma avuta,
al punto da chiedere di essere infeudata da Camillo
Castelli, figlio di Francesco, nel frattempo defunto.
La vite rappresentava la coltura più diffusa
della zona. Nel 1723, infatti, il 70% circa del territorio
sangiorgese era coltivato con vigneti. La vite era così
diffusa che, ancora nel 1855, San Giorgio su Legnano
era tra i Comuni nei quali l'estensione dei terreni
coltivati a vigneti era predominante. La seconda metà
del XIX secolo fu caratterizzato dalla trasformazione
delle piccole attività protoindustriali a vere
e proprie aziende. Come risulta da un documento del
1872, avevano sede a San Giorgio su Legnano due protoindustrie
per il trattamento della seta, uno per il lavorazione
e laltro per la torcitura. Nel complesso dava
lavoro a circa 200 persone, in maggioranza donne come
risulta da un testimonianza scritta del 1891, tra le
attività protoindustriali, erano anche presenti
una sede distaccata del setificio Kramer & C. di
Legnano e unattività artigianale per la
produzione dellacquavite.
|
|
|
|
|
Popolazione
Residente 6.776 (M 3.338, F 3.438)
Densità per Kmq: 2.908,2
Superficie: 2,33 Kmq
CAP
20010
Prefisso Telefonico 0331
Codice Istat 015194
Codice Catastale H884
Denominazione
Abitanti sangiorgesi
Santo Patrono San Giorgio
Festa Patronale 23 aprile
Il
Comune di San Giorgio su Legnano fa parte di:
Regione Agraria n. 2 - Pianura di Legnano
Comuni
Confinanti
Busto Garolfo, Canegrate, Legnano, Villa Cortese.
|
|
|
|
. |
|
|