San Daniele Po
Lombardia

San Daniele Po è un comune della provincia di Cremona. È situato sulla riva sinistra del Po.

ETIMOLOGIA
In origine era chiamato San Daniele, poi dal 1867 fu chiamato San Daniele Ripa Po e dal 1955 assunse la denominazione odierna. Si riferisce al santo titolare della chiesa parrocchiale. La specifica indica la sua collocazione geografica.

DA VEDERE
Museo Naturalistico Paleontologico, via Faverzani 11, 26046, San Daniele Po (CR). (Tel.037265774 - www.museosandanielepo.com)
Oasi Naturalistica "Le margherite", Sommo con Porto
Attracco fluviale turistico, Isola Pescaroli
Parrocchia di San Daniele

PARCO DELLA GOLENA DEL PO
l Parco della Golena del Po è un PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) istituito dalla Regione Lombardia con Deliberazione di Giunta Regionale n* 369 del 18 luglio 2006. Lo scopo dell'istituzione del Parco è quello di conservare le aree golenali del Po e i lembi residui di formazioni boschive con prevalenza di salice bianco, ontano e olmo. Le fasce più esterne sono caratterizzate da coltivazioni di pioppo industriale.

ORIGINI E CENNI STORICI
Terra feudale, inizia la sua storia attorno all’anno 1000, quando i frati benedettini, del Monastero di Parma, esercitarono numerose bonifiche al territorio. In questo periodo si instaurò nel luogo una nobile famiglia, i Sommi provenienti da Cremona, una famiglia nobile, in continua corrispondenza con il vescovo della diocesi di Cremona, Ubaldo I e il Papa Niccolò II (1059-1061). I Sommi si erano stanziati sulle rive del fiume, dando origine a una frazione di San Daniele, Sommo con Porto, il cui nome rimane l’unica eredità di questa famiglia. A Capo di questa dinastia c’era Enrico Sommi, che ha costruito la propria ricchezza grazie all’agricoltura, e trasferitosi a San Daniele poiché c’era terra fertile. Questa dinastia regnò a nel Paese fino al 1647, quando le truppe Gallo-Estense, saccheggiarono Cremona e stroncarono per sempre questa nobile Famiglia. Il vero sviluppo urbanistico del paese avviene attorno al 1800, sotto il controllo del Ducato di Parma. In quegli anni San Daniele inizia a prendere forma e a sviluppare la propria ossatura; il centro del paese era via Cantone (chiamata ancora così), composta da circa 10 cascine e circa 100 abitanti. Gli anni d’oro li abbiamo nel periodo che va dal 1850 a 1900, quando nel paese nasce la prima fabbrica, importante perché “l’Acetificio Galletti” è il più antico d’Italia (1871). Con la nuova fabbrica, il paese si arricchisce di persone, perché gli abitanti avevano già un proprio lavoro, quello dei campi, e quindi viene costruita la via Faverzani, che all’epoca era vista solo come una via che collegava il vecchio centro del paese ai primi paesi Casalaschi: difatti era chiamata la bassa di Casalmaggiore, ma ora è il centro del paese. I proprietari terrieri non erano molto d’accordo con la costruzione di questa via, perché si vedevano sparire ettari di terreno. Con l’inizio della prima guerra mondiale (1914) il paese, inizia il proprio progresso, continuando ad espandersi verso est, e dando origine alla via che collega il paese a Sospiro. Lo sviluppo di San Daniele, aveva preso un passo veloce, ma la guerra impedì il progresso, con bombardamenti che distrussero parte dei fabbricati e diverse famiglie. Nel primo dopo guerra, un favoloso lavoro di tecnici e operai, ricostruirono parte del paese, e nel frattempo, viene costruita un’ altra via importante, che all’epoca era chiamata, via Po, perché collegava il paese all’argine del Po. La seconda guerra mondiale non impedì lo sviluppo, anzi molti militari tedeschi davano una mano alla costruzione di nuove abitazioni. La via che era chiamata via Po divenne, il 25 aprile del 1945, via XXV Aprile, perché in quella via c’era la casa del popolo, punto di ritrovo per le truppe partigiane del luogo. Nel 1951 il Po straripa, lasciando in ginocchio molte azienda agricole che si trovavano in golena. Molte famiglie si vedevano sparire ogni bene; nel 1952 nasce Via Dondi, allo scopo di consentire a coloro che risiedevano in golena di trasferirsi nella zona protetta dall’argine maestro. Fino al 1980 lo sviluppo sembra placarsi, ma nello stesso anno viene costruita via Puerari, trasversale di via Fontana (via che collega san Daniele a Sospiro). Nel 1980 viene inaugurato il ponte dedicato a Giuseppe Verdi, che collega Isola Pescaroli (frazione di San Daniele Po, situata a sud-est del paese), col comune di Roccabianca (provincia di Parma), e in contemporanea viene costruita la SP 33, che collega il comune di Seniga e il comune Parmigiano.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 1.472 (M 726, F 746)
Densità per Kmq: 64,9
Superficie: 22,68 Kmq

CAP 26046
Prefisso Telefonico 0372
Codice Istat 019089
Codice Catastale H815

Denominazione Abitanti sandanielesi
Santo Patrono Sant'Omobono
Festa Patronale 13 novembre

Il Comune di San Daniele Po fa parte di:
Regione Agraria n. 6 - Pianura fra Oglio e Po

Località e Frazioni di San Daniele Po
Isola Pescaroli, Sommo con Porto

Comuni Confinanti
A est: Motta Baluffi; a nord: Cella Dati, Sospiro; a ovest: Pieve d'Olmi; a sud: Roccabianca (PR), Zibello (PR)
.

.
GALLETTI ACETIFICIO - ACETO BALSAMICO - SAN DANIELE PO (CR)
AUTOSTRADE CENTROPADANE - CREMOA- CR
STRADA DEL GUSTO CREMONESE - CREMONA - CR
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE LUIGI EINAUDI - CREMONA
SCS GESTIONI Srl - CREMA - CR