Rovellasca
è un comune della provincia di Como in Lombardia.
A Rovellasca, nella seconda metà degli anni
'70, aveva sede, in Vicolo Meucci 8, Titty Radio International,
una delle prime emittenti libere della provincia di
Como. Il logo della stazione era ovviamente il simpatico
uccellino dei cartoni animati di Gatto Silvestro).
L'emittente trasmetteva su FM 94,000 MHz, con un impianto
sito su una cascina nell'immediata periferia (per
un certo periodo integrò la diffusione anche
con la frequenza 104 MHz). La stazione cessò
i programmi all'inizio degli '80.
ETIMOLOGIA
Potrebbe derivare da rovo o da un riflesso della voce
dialettale roa (frana).
DA VEDERE
Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo
Chiesa di Santa Marta.
ORIGINI E CENNI STORICI
Le origini di Rovellasca risalgono, secondo le tesi
più accreditate, al II secolo a.C., quando
le legioni romane si spinsero verso la Gallia, portando
con sé anche popolazioni greche. Nondimeno
il nome deriverebbe dalla radice *Rod del toponimo
Rovello (ricordiamo la vicina Rovello Porro), più
il suffisso celtico asco, che significa vicinanza,
"al limite di". Resta peraltro aperto il
problema dell'etimologia di Rovello che, secondo alcune
tesi ormai screditate, deriverebbe dall'isola greca
di Rodi, secondo altri da rovum (il pruno in latino),
secondo un'altra versione, più confacente cronologicamente
col suffisso, da roa, ad indicare la natura sassosa
del terreno nella zona, oppure dallo stesso rod, similmente
a Rho e Rodero col significato "argine, torrente
incanalato", con riferimento in questo caso alla
Lura. Il territorio dove sorge Rovellasca, nell'844,
con la suddivisione dell'impero Carolingio, venne
assegnato in gran parte al Contado del Seprio e per
la parte restante al Contado della Martesana; bisogna
però arrivare al 1100 circa per trovare un
agglomerato urbano dove oggi sorge Manera, ovvero
ad est della Lura in territorio di Lomazzo. Al 1286
risale una documentazione scritta di notevole importanza
per l'area geografica che fa capo alla Pieve di Fino
e che comprende il territorio attuale di Rovellasca:
il testo della cosiddetta Pace di Lomazzo, firmata
il 30 marzo di quell'anno nel brolo di San Vito a
Lomazzo, viene letto ed approvato il 3 aprile dagli
ambasciatori di Cremona, Piacenza, Brescia, Pavia,
Novara e Crema "in territorio de Rudello super
brugariam que est inter Rudellum et Lomacium, in strata
qua itur de uno loco ad allium". Se è
presumibile che già intorno al 1350, sul sedime
dell'attuale chiesa parrocchiale di Rovellasca, esistesse
una chiesa dedicata a Santa Maria, bisogna giungere
al 1460 circa per avere notizia di una supplica dei
rovellaschesi al Duca di Milano per ottenere giustizia
contro il bandito Giovanni Pietro da Carcano detto
Zaccagnino. La zona era infatti entrata nell'orbita
milanese e poi Ducato di Milano alla fine del XIV
secolo. Pur rimanendo nel Ducato di Milano fino al
suo termine, nel 1514 il territorio di Rovellasca,
insiemi ai paesi circostanti, viene affidato a Gerolamo
Carcano, cui succede, nel 1538, Giacomo Antonio Carcano.
Nel 1543 il feudo, alla morte del Carcano, passa al
nipote conte Arconati. Nel 1595 i capifamiglia di
Rovellasca si uniscono ai lomazzesi nella supplica
a Filippo II, re di Spagna, affinché sia negato
a Luigi Arconati il titolo di conte di Lomazzo. La
richiesta non viene accolta. Va ricordato che, sempre
nella prima metà del XVI secolo (1521) si registra
un radicale cambiamento nella tassazione della proprietà
fondiariada parte delle autorità francesi che
ha come conseguenza una diaspora dalle comunità
più urbanizzate e porta con ogni probabilità
nuove famiglie nelle corti e nei cantoni di Rovellasca,
allora comunità agricola che lavora i terreni
di due famiglie possidenti: i Dalla Porta e i Giulini.
Sempre a questo secolo risale la costruzione della
chiesa dedicata a Santa Marta (benedetta nel 1508)
mentre nel 1571 viene ridedicata a Santa Maria e a
San Pietro la chiesa parrocchiale, che è stata
ampliata. Nel 1611 Rovellasca risulta abitata da 900
persone, suddivise in 130 famiglie. Un documento del
1643, dei consoli di Lomazzo, attribuisce la titolarità
del feudo di Lomazzo - compresa dunque Rovellasca
- a Marco Francesco Carcano. Nel 1684 un incendio
devasta parte della chiesa parrocchiale e la canonica.
Una mappa del territorio di Misinto del 1691 testimonia
poi che i proprietari terrieri di Rovellasca sono
le famiglie Clerici, Della Porta ed Arconati, oltre
all'Ospedale Maggiore di Como. Nel 1722 l'elenco dei
principali proprietari terrieri affianca agli Arconati
e all'Ospedale i Carcano e gli Archinti. Nello stesso
anno risulta documentata l'esistenza di un incannatoio
per la lavorazione della seta sull'area dell'odierna
via Carugo. Nel 1752 la chiesa parrocchiale di Rovellasca
viene elevata a prepositurale. Nel 1773 le famiglie
abitanti a Rovellasca sono 190 (in questo conteggio
non si tenne conto di Cascina Manera, indicata come
esterna al paese). Quindici anni dopo il paese è
colpito, con le zone circostanti, da un'epidemia di
febbre putrida: la chiesa si Santa Marta viene temporaneamente
adibita a lazzaretto e verrà riconsacrata l'anno
successivo. Alla metà del XIX secolo Rovellasca
ha 1600 abitanti; la chiesa parrocchiale viene ridedicata
ai santi Pietro e Paolo mentre nell'incannatoio, di
cui si parlava già nel 1722, lavorano ora oltre
100 ragazze, di età compresa tra i 12 e i 18
anni, sotto la direzione del pastore protestante Theophilus
Linder. È lo stesso periodo in cui ha inizio
l'emigrazione di numerose famiglie Rovellaschesi,
soprattutto verso le Americhe e l'Australia. Nel 1857
Rovellasca ha circa 1700 abitanti; l'anno successivo
lo storico Cesare Canti segnala l'esistenza in paese
di 173 "ditte". Nel 1875 viene fondata la
Società di Mututo Soccorso fra gli operai,
i merciai ambulanti, i braccianti e i contadini di
Rovellasca. Nel 1884 passa a Rovellasca la frazione
"Corte dei Tipi", che fino ad allora aveva
fatto parte di Misinto. Nel 1905 nasce il Corpo Musicale
di Rovellasca. Due anni dopo viene inaugurato il nuovo
"Asilo infantile Principe di Piemonte".
Nel 1909 viene fondata l' "Unione commercianti
in tessuti". L'anno seguente nasce lo "Sport
Club Rovellasca 1910". Nel 1928 si registra la
fusione tra Rovellasca e Rovello Porro. Il nuovo Comune
ha sede a Rovellasca e acquista la singolare denominazione
Rovi Porro. Nel 1932 vengono inaugurate le nuove Scuole
Elementari. Nel 1939 termina l'esperienza di "Rovi
Porro". Rovellasca e Rovello Porro ritornano
ad essere due Comuni autonomi.Il 24 aprile del 1945
entrano in Rovellasca le pattuglie dei Partigiani
"garibaldini". Il primo Sindaco del Dopoguerra
è Carlo Volontè (dal 1946 al 1950).