Porlezza
è un comune della provincia di Como, in Lombardia.
Adagiata sulle sponde del Lago Ceresio (Lago di Lugano),
Porlezza è una località a spiccato senso
turistico: nei mesi estivi si riempie di turisti,
in particolar modo di olandesi, tedeschi e svizzeri.
Notevole nella serata del 16 agosto il tradizionale
spettacolo pirotecnico sul lago, in occasione dei
festeggiamenti di San Rocco. Particolarmente apprezzabile
è anche nelle stagioni della primavera e dell'autunno,
quando la cornice naturale delle Prealpi si riempie
dei colori della ricca flora locale. Vi si trova la
pieve dedicata a San Vittore, una delle 57 pievi medioevali
dell'antica diocesi di Milano. L'antichità
della pieve è indicata dalla sua posizione
periferica rispetto alla sede episcopale di Milano
e dalla dedica ad uno dei santi maggiormente venerati
in quella città: tutte le altre otto pievi
con questa titolazione (Arcisate, Arsago, Castelseprio,
Cannobio, Casorate Primo, Corbetta, Missaglia e Varese)
si trovano infatti in posizione periferica. Il borgo
è situato in territorio italiano, all'estremità
nord-orientale del lago di Lugano (Ceresio). Vi si
può arrivare sia attraverso la Svizzera, costeggiando
il Ceresio da Lugano in direzione nord-est, sia restando
in territorio italiano, percorrendo la Strada statale
340 Regina fino ad Argegno per poi attraversare la
Val d'Intelvi, oppure fino a Menaggio da dove parte
la deviazione per Porlezza passando per l'omonima
valle. Il paese è circondato da verdi montagne,
meta di varie escursioni e passeggiate. Oltre al centro
principale, compongono il Comune di Porlezza le frazioni
di Tavordo, Begna, Agria e Cima; quest'ultimo, pittoresco
borgo si trova lungo la sponda settentrionale del
Ceresio, lungo la statale che conduce al limitrofo
comune di Valsolda. Di notevole interesse storico,
la frazione di Cima ha mantenuto una tipica struttura
medievale, con resti di antiche mura e fortificazioni.
A pochi chilometri dal paese, in direzione di Menaggio
si possono visitare il Lago del Piano e l'orrido di
Corrido e, in direzione della Val d'Intelvi, le grotte
di Rescia, ricche di suggestive stalattiti e stalagmiti,
e l'orrido di Osteno.
ETIMOLOGIA
Attestato con il nome di Prolectia, potrebbe riflettere
un pratulicia, dal latino pratulum, diminutivo di
pratum (prato).
DA VEDERE
Chiesa prepositurale di San Vittore il Moro: all'interno,
nel presbiterio presenta affreschi di Giulio Quaglio
di Laino con Episodi della vita del Santo e un altare
barocco, stucchi del Settecento, arredi, dipinti e
sculture lignee.
Chiesetta romanica di San Michele del secolo XII,
conserva l´affresco dell'Ultima Cena del 1347.
Santuario di Nostra Signora della Caravina, a Cressogno,
edificato nel 1663: l'interno è decorato da
affreschi del sec. XVII.
Tempietto di San Carlo Borromeo: fu eretto su progetto
di Pellegrino Tibaldi da Puria.
Oratorio di San Maurizio martire, esempio di architettura
romanica comacina dei secoli XI e XII, coperto da
una frana nel secolo XIV) fino al 1966, è stato
riportato alla luce e restaurato.
ORIGINI E CENNI STORICI
I primi abitanti queste zone furono i Gauni, i quali
battezzarono le rive del lago denominandole "Gaune
sponde". Porlezza, nell'antichità, è
indicata con "Porletia", spesso "Prolectia"
e "Proletia", in diversi scritti anche col
nome di "Porlexe" e "Portolexe",
e si trova anche "Portus Laetitiae" che
indicava l'antico porto.