Ponte
di Legno è un comune italiano e un'importante
località turistica alpina. Nominata nel 1912
dal Touring Club Italiano prima stazione italiana
di turismo e sports invernali. Situato all'estremità
della Valle Camonica, in provincia di Brescia, confina,
tramite il Passo del Tonale, con il comune trentino
di Vermiglio e più in generale il passo funge
da confine fra le provincie di Brescia e di Trento
nonché fra la regione Lombardia e il Trentino-Alto
Adige. La località turistica di Ponte di Legno
si trova all'estremità della Valle Camonica
e ne rappresenta l'ultimo e, per estensione territoriale,
il più grande comune. Completamente immersa
in un ampio fondovalle, funge da confine tramite il
Passo del Tonale tra la Lombardia e il Trentino-Alto
Adige, mentre tramite il Passo di Gavia fra le provincie
di Brescia e Sondrio. Dal paese si può ammirare
per intero il gruppo del Castellaccio, costituito
dall'omonimo monte, dalla cima Lagoscuro, dalla cima
Payer e dalla cima Venezia. Salendo invece dapprima
in Valbione e in seguito al Corno D'Aola, a circa
2000 m s.l.m., si domina l'intero paese, il gruppo
del Salimmo, costituito dall'omonimo monte, dalla
cima Casola e dalla cima Corno d'Aola e perfino il
Passo del Tonale. È possibile inoltre osservare
per intero Vescasa, la già citata Valbione,
dove si trova un laghetto per la pesca sportiva di
trote, un campo da golf a nove buche e un ristorante
tipico e la Conca di Pozzuoli da dove si diramano
sentieri per la Bocchetta di Casola e per la Cima
Salimmo. La frazione di Poia, ormai inserita nell'abitato,
ne costituisce la propaggine occidentale. Le frazioni
di Zoanno e Precasaglio si trovano poco più
in alto del capoluogo, verso nord. La frazione di
Pezzo, invece, resta isolata e rappresenta il paese
della valle ad una maggiore altitudine. Ponte di Legno
è il punto geografico dove il torrente Narcanello,
che scende dal ghiacciaio del Pisgana, ed il torrente
Frigidolfo, proveniente da Val Malza e dal Lago Nero,
si incontrano dando vita ad un importante fiume del
nord e uno degli affluenti principali del Po, l'Oglio.
Essendo la zona anticamente una palude, il fondovalle
è stato più volte bonificato sia per
permettere la costruzione di nuovi edifici, sia, soprattutto
prima dell'avvento del turismo, per favorire la coltivazione
e la pastorizia. Nel territorio comunale di Ponte
di Legno sono attive tre stazioni meteorologiche gestite
in collaborazione con il Centro Meteorologico Lombardo.
La prima è posizionata nell'abitato, una seconda
è ubicata presso la località Pezzo,
mentre l'ultima è posizionata in prossimità
del Passo del Tonale. Il comune rappresenta la più
importante stazione turistico - invernale lombarda,
provvista di circa cento chilometri di piste da sci
con innevamento artificiale e di trenta impianti di
risalita, possiede una cabinovia inaugurata il 2 dicembre
2006 che collega in meno di 15 minuti Ponte di Legno
con il Passo del Tonale, frazione del comune stesso.
DA VEDERE
Parrocchiale della SS Trinità, datata 1685,
sebbene il portone ligneo sia del 1929. All'interno
sono presenti opere della bottega dei Ramus.
Chiesa di S. Appollonio, in località Plampezzo.
Si tratta di un'antica chiesa risalente al XII secolo,
con affreschi del XIII secolo di mano del pittore
Johannes da Volpino.
Castello di Castelpoggio: in località Poia,
all'ingresso occidentale di Ponte di Legno, si trovava
in epoca longobarda (VII sec) una fortificazione che
venne smantellata nel 1455 dall'editto di distruzione
delle rocche camune emesso da Venezia. Nel 1853 erano
ancora presenti dei ruderi, ma nel 1914 vennero erette
delle strutture militari, delle trincee e dei camminamenti;
a ciò va ad aggiungersi che la zona fu pesantemente
bombardata durante la guerra. Nel 1922 il conte Giuseppe
Zanchi De Zan acquista il poggio e costruisce l'attuale
castello. Nel secondo dopoguerra nel maniero sono
stati ricavati 21 miniappartamenti: 12 nel castello,
7 nelle stalle, 1 nella casetta del maggiordomo ed
1 nella cappella. Il castello, sito a 1272 m s.l.m.,
ha una cinta muraria lunga 580 m con merlature ghibelline
e 6 accessi.
MANIFESTAZIONI
Gli scütüm sono nei dialetti camuni dei
soprannomi o nomiglioli, a volte personali, altre
indicanti tratti caratteristici di una comunità.
Quello che contraddistingue gli abitanti di Ponte
è Bar (pastori), Tagòrni, Madunìnì.
2 novembre Commemorazione dei defunti. Ancora oggi
permane l'usanza della distribuzione gratuita del
sale da parte della Vicinia a ciascun capofuoco (famiglie
residenti) in tutto il paese di Ponte di Legno.[13]
Giovedì di mezza quaresima, (Giuedè
de la Meza). Si leggeva il testamento e di seguito
si bruciava la Vecchia. L'usanza continua anche oggi
ORIGINI E CENNI STORICI
Ponte di Legno fu conosciuto in passato come Ponte
Da Legno o Dalegno, noto da documenti di epoca carolinga
come Dalaunia. L'origne della parola è incerta,
potendo correlarsi al popolo degli Anauni della Val
di Non o dei Genauni della Val Genova, citati nel
Trofeo delle Alpi, ma numerosi sono i toponimi di
derivazione celtica o germanica sparsi per l'Europa
con la terminazione -launum (qualche esempio: Alagna
Valsesia; Caulonia; Reillanne, comune francese noto
dall'antichità come Alaunia; Aurania, oggi
Vranja, paese istriano; un'Aulania romana nell'attuale
Gran Bretagna), tali da non portare a un unanime consenso.
Il territorio del comune di Ponte di Legno era parte
dell'antica Dalaunia, che comprendeva anche l'attuale
comune di Temù. La sua prima attestazione in
un documento risale al diploma del 17 luglio 774,
con cui Carlo Magno affida al monastero di San Martino
di Tours (Abbazia di Marmoutier) la Val Camonica.
Prima di tale diploma è possibile, tramite
l'etimologia del dialetto dalignese, risalire a civiltà
e a popoli molto più antichi. Inizialmente
si suppone fossero i Celti ad abitare questa zona,
visti gli stretti legami fra la loro lingua e il dialetto
di Ponte di Legno. In seguito giunsero popoli ancora
più evoluti dotati della conoscenza dei metalli
e delle armi e si presume fossero provenienti dalla
piana di Salisburgo. Fonti non certe stabiliscono
fosse la civiltà di Halstatt. Il territorio
fu occupato insieme al resto della Valle Camonica
dai romani, che vi stabilirono basi sedentarie sia
per favorire i commerci tramite i passi di Gavia e
di Tonale, sia per sopprimere rapidamente le varie
ribellioni, anche dei popoli valtellinesi. Nel 1158
il vescovo di Brescia Raimondo: in specifico, in riguardo
a ogni onore, distretto e castellanza di Dalegno e
di ogni diritto di imporre la decima, quale esiste
adesso ed esisterà nel tempo a venire, che
nel territorio di Delegno e nelle sue pertinenze (...)
e inoltre dell'onore e del distretto che il vescovo
ha in Cimbergo vengano investiti Pietro e Laffranco
Martinengo. Il 18 gennaio 1350 il vescovo di Brescia
Bernardo Tricardo investe iure feudi dei diritti di
decima nei territori di Dalegno il Comune (vicinia)
e gli uomini di Dalegno. Alla pace di Breno del 31
dicembre 1397 i rappresentanti della comunità
di Dalegno, Giacomo di Faustino Favalino e il notaio
Antonio Pedercino di Davena, si schierarono sulla
sponda ghibellina. Il 9 aprile 1411 Giovanni Federici
viene ricompensato da Giovanni Maria Visconti di Milano
della Contea di Edolo e Dalegno, separata dalla Comunità
di Valle Camonica. Nel XVII secolo Gregorio Brunelli
riporta che gli abitanti migravano d'ottobre sino
a maggio nel bresciano, nel cremonese e nell stato
di Milano a portar le pecore. Per quanto riguarda
la storia del secolo scorso, Ponte di Legno ha conosciuto
in prima persona le due guerre mondiali, in particolare
la prima, essendo avamposto principale fra l'Italia
e l'Austria. Il 27 settembre 1917 venne bombardata
dai cannoni austriaci e rasa in breve tempo al suolo.
In quell'occasione si decise di chiamare la piazza
principale del paese appunto Piazza 27 settembre.
Dopo la fine delle ostilità si decise di avviare
il piano di ricostruzione che terminò in data
3 settembre 1922 con la presenza in paese di S.M.
Vittorio Emanuele III. In seguito in data 4 luglio
1929 il Re con un suo decreto concedette lo stemma
al Comune. Altri fatti importanti furono la costruzione
del Rifugio Berni al Passo Gavia, la pavimentazione
in porfido delle principali vie del paese, la costruzione
del cinema nel 1940, la costruzione dell'asilo e delle
scuole statali negli anni '30 e molto importante la
fondazione dello Ski Club Ponte di Legno nel 1911,
uno dei primi d'Italia. Inoltre, fatto non noto a
tutti, fu la nomina del T.C.I. a Ponte di Legno come
"prima stazione italiana di turismo e sports
invernali".