Pisogne
è un comune italiano della Val Camonica, che
sorge sulla sponda nord-orientale del lago d'Iseo,
in provincia di Brescia, Lombardia. Presso la contrada
Grignaghe vi sono ricchi filoni di ferro, con numerosissime
miniere. Gli scotöm sono nei dialetti camuni
dei soprannomi o nomiglioli, a volte personali, altre
indicanti tratti caratteristici di una comunità.
Quello che contraddistingue gli abitanti di Pisogne
è Sbògia Butíghe (rompi botteghe)
oppure Maia óe (mangia aole), Durmintìne.
Pisogne vanta di 2 squadre sportive di rilievo; la
Pallacanestro Pisogne che milita in serie C dilettanti
e la New Volley 2000, squadra di pallavolo che disputa
il campionato di serie B1 nazionale. Entrambe le formazioni
hanno come sponsor principale la Iseo Serrature, che
ha sede e stabilimenti nella zona industriale della
Rovina. Il territorio comunale è aggirato dalla
Strada statale 510 Sebina Orientale grazie ad una
galleria, a oriente dell'abitato.
DA
VEDERE
La Santa Maria della Neve, contiene affreschi del
Romanino;
L'antica Pieve di Santa Maria in Silvis edificata
intorno al IX secolo su antiche vestigia romane, ancor
oggi in parte visibili, e contenente affreschi attribuiti
a Giovanni Pietro da Cemmo.
La chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta,
XVIII secolo.
La Torre del Vescovo che è situata nella piazza
principale, del XII secolo.
Sul lungolago vi è una scultura a forma semicircolare,
composta da 10 pilastri sui quali è riportata
una frase di Renato Guttuso, dedicata all'artista
Romanino
MANIFESTAZIONI
Dall'agosto 2007 si tiene annualmente un concorso
di liuteria al termine del quale tutti gli strumenti
in gara vengono esposti per una settimana nella Chiesa
di Santa Maria della Neve.
Ogni anno,nella settimana di ferragosto si tiene la
tradizionale "Mostra Mercato" per il centro
del paese.
L'ultimo week end di Settembre è inoltre organizzata
la tipica "Festa del Fungo e della Castagna"
con un grande mercato dei sapori tipici, caldarroste
e spettacoli per tutti i gusti. E' organizzata dalla
Pro Loco pisognese.
Il 12 Maggio si celebra la festa patronale di San
Costanzo martire. Ogni 2 anni si tiene il Palio delle
Contrade, gara in cui si sfidano le diverse zone del
paese in discipline sportive e non, giunto quest'anno
alla 5ª edizione.
FRAZIONI
Govine: Góen in dialetto camuno, un tempo separata
da Pisogne dal torrente Trobiolo. Vi è nei
pressi una cascata, chiamata Tufera, dalla portata
di 120 litri. La chiesa è dedicata alla Natività
di Maria.
Fraine
Gratacasolo
Grignaghe: 909 m s.l.m., secondo il Fontana il nome
indicherebbe la ghiaia. Una piccola locaità
che si chiama Siniga, vuole Alessandro Sina, che fosse
l'antica corte di Wuassaningo, citata in documenti.
Vi è una solida struttura medievale deil XV
e XVI secolo, che indica floridezza economica. La
chiesa parrocchiale è di San Michele Scutum:
Barbòtoi
Pressò
Pontasio: chiesa parrocchiale si San Vittore. Scutum:
Gacc - Gnài
Sonvico: Summus Vicus, latino, documenti fino al XVII
lo chiamano Zanzazio. Tra i proprietari dei terreni
vi furono anche i Federici. La chiesa parrocchiale
è di San Martino. scutum: Marandì -
Nèspoli
Toline: i vicini di Toline nel XIV secolo pagavano
le decima ai Federici di Erbanno. Il 16 luglio 1713
un'inondazione minacciò il paese, ma passò
indenne e sorsero numerosi ex voto a San Rocco, Sebastiano,
Defendente, Pantaleone e Madonna del Carmine. La chiesa
parrocchiale è di San Gregorio. Scutum: Tiratròle
– Pèla fich
Seniga: scutum: Aocàcc
ORIGINI
E CENNI STORICI
Già abitato in epoca preistorica, nel Medioevo
fu un importante centro commerciale fra la Valle Camonica
ed il Sebino.
Nell'813 il Vescovo di Verona Rataldo possedeva proprietà
in Valcamonica, tra cui Pisogne.
Il 10 agosto 1132 Pisogne, tramite una bolla di papa
Innocenzo II, viene donata al monastero di San Faustino
e Giovita di Brescia.
Trovandosi nel mezzo della guerra tra Bresciani e
Bergamaschi per la conquista dei castelli di Volpino,
nel 1199 verrà incendiata e distrutta dai Bergamaschi.
Il 6 marzo 1206 la famiglia Avogadro riceve dal vescovo
di Brescia Giovanni da Palazzo l'investituta della
corte di Cemmo, Mù, Pisogne e Gratacasolo.
Nel 1229 è per la priva volta citato il mercato
di Pisogne.
Nel 1287 la grande ribellione camuna guidata dai Federici
e dei Celeri contro Brescia porta alla devastazione
di Pisogne e all'uccisione di parecchi guelfi ivi
residenti. A seguito di questo fatto la cittadina
venne fortificata tra il XII ed il XIII secolo e concessa
alla nobile famiglia Brusati.
Nel 1291 Tebaldo Brusati è proclamato signore
della città.
Giovedì 19 giugno 1299 Cazoino da Capriolo,
camerario del vescovo di Brescia Berardo Maggi, dopo
aver visitato le pievi di Edolo, Cemmo, Cividate e
esser tornato a Brescia, giunge a Pisogne per continuare
la stesura dei beni vescovili in Valle Camonica. Qui
il console della vicinia di Pisogne, di Pontasio,
Grignaghe, Fraine e Toline giurano secondo la formula
consueta fedeltà al vescovo, e pagano la decima
dovuta.
Confermano al vescovo di Brescia notevoli privilegi:
che gli oneri della difesa del borgo siano a spese
dei pisognesi, che non venisse costruita nella cinta
muraria tutim vel domum de batallia seu fortezam,
e la concessione dell'esercizio della giustizia civile
e criminale.
Era inoltre proibito costruire nelle vicinanze qualsiasi
tipo di fortificazione senza il consenso del vescovo.
A questi patti il 21 giugno 147 Vicini giurano fedeltà.
Nel 1305 gli Oldofredi sostituiscono i Brusati nell'esazione
delle decime.
Nel 1413 Carmagnola occupa Pisogne. Nello stesso anno
si risolve la lite tra Pisogne e Pian Camuno per il
possesso del Monte Campione.
Il 4 dicembre 1462 il comune acquistò dal Vescovo
di Brescia Bartolomeo Malipiero tutti i suoi stabilimenti
e diritti, eccetto la Torre.
Nel 1518 sono condannate al rogo otto streghe.
Nel 1665 i forestieri residenti nella Vicinia di Pisogne
chiedono gli stessi diritti degli Antichi Originari,
ed il Governo Veneto glieli concede.
Il 14 novembre 1727 il notissimo bandito Giorgio Vicario,
uno dei più temuti buli della Valle Camonica,
nato a Pisogne nel 1695, viene orrendamente assassinato.
Nel 1817 viene riempita, con ingente spesa, la palude
a nord del paese.
Nel 1850 si abbatte sul paese la terribile alluvione
del torrente Trobiolo.
Nel 1907 Pisogne venne raggiunto dalla linea ferroviaria,
ancora oggi funzionante.
Nel XIX secolo e nel 1952 vennero scoperte antiche
piroghe carbonizzate. Oggi non ne rimane traccia in
quanto disperse.