Piadena 
Lombardia

Piadena (pron. Piàdena) é in provincia di Cremona, da cui dista 30 Km in direzione ovest; oltre a Cremona, Piadena é quasi equidistante da Parma (ca. 40 Km), Brescia (ca. 50 Km) e Mantova (ca. 35 Km) e questa posizione geografica ha fatto del paese un centro di riferimento importante per i piccoli paesi del suo circondario. Infatti Piadena é anche un importante nodo ferroviario, con una stazione ed é collegata con la città citate sopra dalla ferrovia. Il paese é attraversato, in direzione ovest-est, dalla S. S. 10 Padana Inferiore e in direzione nord-sud dalla S. S. 343 Asolana. Queste importanti strade, che fino a poco tempo fa non creavano intralci alla vita dei Piadenesi, al giorno d'oggi, con il traffico sempre più caotico, sono motivo di una certa apprensione. Da qualche anno, per cercare di risolvere questo problema, é stata costruita una nuova strada sulla direttrice Cremona - Mantova che, tagliando fuori il paese, lo ha alleggerito di una parte del transito di autoveicoli ed é in previsione la costruzione della parte sud della tangenziale (speriamo).
I paesi confinanti con Piadena sono: a nord Canneto sull'Oglio (MN) a 2 Km di distanza, a est Calvatone (6 Km), a sud San Giovanni in Croce (6 Km) e Voltido e a ovest Drizzona che ora é quasi unita a Piadena.

ORIGINI E CENNI STORICI
Piadena fu abitata già in età preistorica, come testimoniano ritrovamenti archeologici nella zona; nel neolitico le popolazioni primitive vivevano quasi sicuramente in capanne poste su alture e in villaggi lacustri nell'età del bronzo. L'etimologia di Piadena non è certa: secondo un'ipotesi piuttosto antica, il nome sarebbe dovuto all'esarca di Ravenna Giovanni Platina che nel 686 fondò qui il “castrum Platinae”. Secondo altri storici la nascita del centro deriverebbe invece da un insediamento etrusco. La località appare nominata in un atto del 990 con cui il vescovo cremonese dona il castello al Monastero di S. Lorenzo in Cremona. Nel 1019 venne ceduta dal marchese di Toscana Bonifacio di Canossa ai vescovi cremonesi. Sconvolta per due secoli (XIII e XIV) dalle lotte fra guelfi e ghibellini, fu incendiata nel 1306 dai guelfi bresciani e mantovani. Occupata da Ludovico Gonzaga, nel 1348 fu ceduta ai Visconti che ne rafforzarono il sistema difensivo e che fecero erigere torrioni di guardia (le “torrazze di Salvaterra”) che ancora oggi spiccano sullo stemma civico. Nel XV secolo fu espugnata dai veneziani, ma ritornò ben presto al Ducato di Milano. Fu feudo di parecchie famiglie, tra cui gli Oscasali di Cremona e gli Araldi. Nel XVII secolo venne saccheggiata durante la guerra che opponeva il conte di Modena agli spagnoli. Nel corso del XVIII e XIX secolo Piadena condivise le sorti del resto del territorio lombardo dalla prima dominazione asburgica, all'avvento di Napoleone, alla costituzione del Regno Lombardo-Veneto. Significativo fu il contributo dato dai piadenesi ai moti rivoluzionari del Risorgimento.

EDIFICI STORICI
Di rilievo citiamo l'ex convento seicentesco Gerolimini, sede del municipio, e la villa settecentesca Magio Trecchi, dove è attiva una casa di cura per anziani. Lo stemma comunale è composto da alcuni emblemi significativi della storia locale. Le due torri in muratura congiunte da un ponte sul fiume alludono o alle fattezze della torre denominata di Salvaterra, che si doveva trovare sul canale Delmona sulla strada per San Giovanni in Croce, oppure alludono alle due distinte torri difensive del territorio, ossia la Torre di Salvaterra e la torre che doveva ergersi in prossimità del fiume Oglio. Sopra alla struttura murata compare il singolare stemma visconteo del serpente che inghiotte un uomo, simbolo delle vittoriose imprese belliche del nobile casato dei Visconti. Sotto lo stemma compare il nome del comune nell'antica forma di "Platina". Nel municipio vi è un museo archeologico che espone numerosi reperti preistorici, celtici e romani.

Palazzo Maggio-Trecchi (XVIII secolo).

MUSEI
Museo Civico "Antiquarium Platina".

MANIFESTAZIONI
Fiera settembrina
Festa di San Pammacchio
Festa del vino Novello
Festa del gusto

ECONOMIA
L'economia locale é basata soprattutto sull'agricoltura, anche se qualche industria, alimentare e metallurgica, é rimasta.
Ma il fiore all'occhiello di Piadena sono gli scavi archeologici che hanno portato alla luce le vestigia del suo passato. Nella zona sono stati rinvenuti reperti che risalgono all'età preistorica e che sono conservati nel locale Museo Archeologico.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente: 3.516 (M 1.673, F 1.843)
Densità per Kmq: 177,3
Numero Famiglie 1.461
Numero Abitazioni 1.561
Denominazione Abitanti piadenesi

CAP 26034
Prefisso Telefonico 0375
Codice Istat 019071
Codice Catastale G536

Località e Frazioni di Piadena:
San Lorenzo Guazzone, San Paolo Ripa Oglio

Comuni Confinanti:
Calvatone, Canneto sull'Oglio (MN), Casteldidone, Drizzona, Rivarolo Mantovano (MN), San Giovanni in Croce, Solarolo Rainerio, Tornata, Voltido.

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