Pero
è un comune della provincia di Milano. Posto
tra il capoluogo e Rho, lungo la statale del Sempione,
è attraversato dal fiume Olona. L'economia
di Pero, in cui l'industria gioca ancora un ruolo
importante, è in via di transizione verso il
terziario. La raffineria che dominava il paesaggio,
a partire dalla metà degli anni ottanta ha
ridotto gradualmente la sua attività fino a
venire smantellata. Sul suo terreno e sul territorio
adiacente del comune di Rho, dopo un enorme lavoro
di bonifica è sorto il nuovo polo della Fiera
di Milano, progettata dall'architetto Massimiliano
Fuksas. L'indotto della fiera dovrebbe contribuire
a modificare sostanzialmente l'assetto imprenditoriale
del territorio, favorendo imprese di servizi, logistica,
commercio e ricettività alberghiera. Contestualmente
alla costruzione della fiera è stata rivoluzionata
anche la rete dei trasporti. Pero è attraversata
dalla statale del Sempione e si trova a ridosso di
un importante snodo viario composto dall'Autostrada
Torino-Milano-Venezia, dalla Tangenziale Ovest di
Milano e dalle autostrade che da Milano vanno verso
Varese e Como. Per favorire l'accesso alla Fiera di
merci e pubblico è stata prolungata di due
fermate la linea 1 della Metropolitana di Milano (una
fermata nel centro del paese e una in Fiera). Sulla
linea ferroviaria Milano-Torino-Domodossola, che passa
a nord dell'abitato e a ridosso del polo fieristico,
verrà realizzata una stazione presso la porta
Est del polo in cui potranno fermarsi, oltre ai suburbani
e ai regionali, anche i treni della linea ad alta
velocità. La vecchia linea ferroviaria che
serviva la raffineria verrà riattivata per
consentire il trasporto delle merci in fiera direttamente
su rotaia. È attualmente in atto il progetto
di interramento della statale 33 del Sempione partendo
dal comune di Nerviano arrivando fino alle porte della
città di Milano.
ETIMOLOGIA
Deriva dal latino pirus da cui proviene il termine
lombardo pér, ossia pero.
DA VEDERE
Sia Pero, sia Cerchiate nel XVIII secolo erano inclusi
nella Pieve di Trenno.
Il tempio più antico storicamente menzionato
è quello di Cerchiate, già nel 1148
si parla di una chiesetta di proprietà delle
Monache Benedettine del Monastero di San Maurizio
in Milano (attuale Monastero Maggiore)
Nel XIV secolo, sempre nella frazione, è testimoniata
la presenza di una chiesa dedicata ai Santi Filippo
e Giacomo sempre di proprietà del Monastero
Maggiore, che donò poi nel 1956 i terreni per
la costruzione della nuova chiesa, con la medesima
intitolazione, conseguenza della demolizione della
vecchia, per la sistemazione di piazza Roma; attualmente
è Parrocchia autonoma.
Il 1553 è l’anno in cui viene testimoniata
a Pero la presenza di una Chiesa di Santa Elisabetta:
situata sul Sempione all’incrocio con l’attuale
via Figino, venne elevata a Parrocchia nel 1581, per
poi essere demolita alla fine degli anni ’60,
a causa della costruzione dell’attuale Chiesa
della Visitazione di Maria a Elisabetta, in piazza
Visitazione.
In epoca medievale il Monastero Maggiore vanta a Cerchiate,
la proprietà di un mulino con torchio ed un
cascinale, dei quali alcune parti sono ancora presenti
in piazza Roma, al centro della frazione.
In Pero le uniche testimonianze di edifici rilevanti
sono le cascine, di cui la più antica era certamente
quella che sorgeva lungo la strada del Verbano (il
Sempione odierno) e che ha dato il nome al comune
(Cassina del Pero), di essa non rimane nessuna traccia
oggigiorno; delle altre rimangono soltanto la Cascina
del Bosco situata tra la cava e l’autostrada
A4, la Cascina Bergamina e la Cascina Pioltina entrambe
nella zona industriale.
L’unica villa di cui si ha documentazione storica
è quella di un certo Conte Keller, era situata
sempre nell’attuale zona industriale e di essa
non rimane alcuna traccia materiale.
Da ricordare è certamente il Molino Dorino,
che ha dato il nome alla stazione della metropolitana
sulla linea 1, ancora presente sul confine con il
comune di Milano, visibile tra la vegetazione lungo
la “tangenzialina” Pero-Settimo.
ORIGINI E CENNI STORICI
Il primo documento finora conosciuto, dove viene menzionato
Pero, è una pergamena datata 12 febbraio 962,
in cui si parla di un vigneto a Cassina del Pero;
durante il X secolo doveva quindi sorgere soltanto
un cascinale agricolo, situato ai margini dell’antica
strada romana del Verbano, il cui tracciato corrispondeva
a quello dell’attuale Sempione, ivi si producevano
frutta, riso, cereali e fieno.
Nel corso dei secoli XVII e XVIII Cassina del Pero
faceva parte del Feudo di Trenno, nel 1658 tale feudo
venne assegnato a Camillo Melzi, nominato Conte di
Trenno nel 1660 da Re Filippo IV di Spagna; dopo la
morte di Camillo il feudo passa al Conte Cesare Monti,
figlio di Maria Melzi; infine nel 1774 con l’estinzione
del casato Monti, la Contea di Trenno fu devoluta
alla Camera.
Tra i secoli XVIII, XIX e XX, il territorio di Pero
subì diverse inondazioni dalle acque del fiume
Olona. In età napoleonica il comune venne brevemente
soppresso, annesso a Figino nel 1809 e a Settimo nel
1811: gli austriaci però lo restaurarono nel
1816. Nel 1882 una guida turistica che descriveva
il viaggio da Milano a Ginevra lungo la strada del
Sempione, di Pero dice: “… paese tristo
e quasi spopolato, ciò forse dipende dal suolo
uliginoso, o dagli insalubri vapori delle risaie o
dalle acque malsane…”; altre testimonianze
dell’epoca ancora affermano che, lungo il Sempione
presso Pero, erano parecchie croci ad indicare luoghi
di uccisioni per mano di ladri e briganti, che infestavano
il bosco della Merlata, situato sul lato destro della
strada arrivando da Milano.
Il 13 maggio 1928 viene registrata la fusione con
il Comune di Cerchiate.
L'abbondanza di corsi d'acqua e la posizione lungo
la strada statale del Sempione, oltre che la notevole
vicinanza a Milano, favoriranno nel XX secolo lo sviluppo
di Pero come centro industriale. Per quanto la conversione
del territorio comunale verso l'industria inizi già
nella prima metà del secolo, sarà soprattutto
nel secondo dopoguerra, con la costruzione della raffineria,
che questo processo subirà un'accelerazione.
CERCHIATE
Frazione maggiore del comune, localizzata a nord-ovest
del territorio medesimo, sulla sponda destra del fiume
Olona (rispetto alla sorgente). Circolate, Cerziate
o Serchiate sono alcuni dei nomi con cui veniva chiamato
Cerchiate nei documenti medievali o dell’epoca
moderna. L’origine di tali nomi è incerta:
secondo alcuni deriverebbe da quercula o cercula,
a causa dei boschi di quercia presenti sul territorio;
altri lo associano all’espressione de petra
cergiate, con riferimento al torchio (pietra cerchiata)
dell’antico mulino presente sul fiume. In epoca
medievale, fu possedimento delle Monache Benedettine
del Monastero di San Maurizio in Milano. Il documento
più antico in cui si menziona Cerchiate, è
datato 29 luglio 1148, nel quale Papa Eugenio III
conferma alla Badessa tutti i beni e i diritti del
Monastero Maggiore (o di San Maurizio), su alcune
chiese e corti, tra le quali è menzionato il
tempio di Circolate. Altro documento postero, sancisce
il diritto di proprietà del medesimo monastero,
su di un bosco di Cerchiate, oltre al diritto di usare
liberamente le acque dell’Olona per l’irrigazione
dei campi ed il funzionamento del mulino ivi presente.
Cerchiate e Pero furono due Comuni autonomi fino al
13 maggio 1928, quando si decise l’aggregazione
del primo comune al secondo, nonostante il dissenso
dei cerchiatesi, che proponevano invece la sua fusione
con Rho.
CERCHIARELLO
La frazione più piccola di Pero è situata
nella parte nord-ovest del territorio comunale di
fronte all’attuale Fiera di Rho-Pero tra il
Sempione e l’Olona sulla sponda sinistra del
fiume e quindi diviso tramite il corso d’acqua
dall’altra frazione. Viene citato per la prima
volta in un avviso del 31 agosto 1819, redatto dalla
Regia Cancelleria Censuaria del Distretto di Bollate
(all'interno della Provincia asburgica di Milano),
con il quale si appaltava la costruzione di un ponte
sull’Olona che lo collegasse con Cerchiate.